La domanda pertanto è: "qual'è il LIMITE a partire dal quale il proprio amore per gli altri dimunisce, e inizia l'esigenza di "
sistemare" un errore di valutazione personale iniziale di ex socio clemm o una concezione delle cose o del progetto che è incompatibile con la propria coerenza interna?" Se qualcosa non la concepisco, la devo eliminare. Il mio impegno nel farlo è commisurato alla mia
dipendenza con la faccenda.
Apprezzo chi critica argomentando senza preconcetti o travi negli occhi perchè davvero aiuta ad avvicinarci ad una verità (pur sempre umana). Non sempre la pancia o il cuore hanno torto, non capiscono mai nulla ma intuiscono sempre tutto meglio.
Nei clemm ci sono tante persone felici di contribuire a un nuovo umanesimo, mossi da speranze e da idee nuove, e capisco che possa essere difficile capire cosa abbiano tanto da gioire. Non si può mica condividere i motivi delle gioie altrui e capire tutto nella vita di tutti gli altri. Per la volpe, l'uva non raggiungibile (per lei) è acerba o marcia. E' una semplice razionalizzazione (meccanismo di difesa) e di dissonanza cognitiva, sia per i soci dei clemm che per i membri di questo forum. Nessuno ne è esente.