Quando un conto corrente viene chiuso dalla banca
Quando un conto corrente viene chiuso dalla banca
Perché la banca mi può chiudere il conto? E quali sono i diritti del correntista? C’è un preavviso da rispettare?
Immaginate di andare un giorno in banca per fare un prelievo, un deposito di denaro, un bonifico, e di sentirvi dire: «Guardi, mi dispiace ma Lei il conto da noi non ce l’ha più». Ma come? Ce l’avevo fino a ieri…
E’ una situazione estrema, certo. Ma giusto per dire che la banca può interrompere il rapporto con voi se ritiene che ci siano le circostanze. Quali?
Quando un conto corrente viene chiuso dalla banca, cosa bisogna fare?
La banca può chiudere un conto corrente?
Il
conto corrente altro non è che un contratto tra due parti: la banca e il cliente. Se uno dei due non trova più conveniente questo rapporto, può
recedere il contratto.
Può farlo il
cliente, se ritiene che il suo interlocutore non gli offre più le garanzie economiche pattuite all’inizio. Basta inviare la
disdetta per raccomandata a/r o presentarsi in filiale per chiudere il conto, consegnando documenti e libretto degli assegni.
Ma
quando un conto corrente viene chiuso dalla banca? Ad esempio quando, in seguito ad una fusione, non si ritengono più convenienti i
conti poco movimentati da un certo periodo di tempo, o che sono a saldo zero se non, addirittura, in negativo. Oppure quando è stato concesso un
fido ma il cliente non è stato in grado di restituire i soldi per
mancanza di liquidità e la banca ha dovuto scomodarsi avviando un
recupero del credito. O, ancora, perché il cliente ha ricevuto un decreto ingiuntivo per il
mancato pagamento di un prestito sottoscritto con un’altra banca o con una finanziaria.
Insomma, per dirla in modo quasi brutale, la banca «si rompe le scatole» a dover seguire un correntista che o non paga o non muove soldi. E se il cliente non fa guadagnare alla banca, l’istituto che interesse ha a continuare il rapporto con lui?
Certo, uno può dire: «Nemmeno la banca mi fa guadagnare granché». Benissimo, puoi sempre andare altrove. Che piaccia o no, è la legge del mercato, purtroppo o per fortuna, a seconda dei punti di vista. Nessuno ti ha costretto a rivolgerti a quell’istituto che, peraltro, ti ha dettato le sue condizioni al momento della firma del contratto.
C’è un altro motivo per il quale
un conto corrente viene chiuso dalla banca: quando il cliente non fornisce la
documentazione necessaria prevista dalla
legge anti-riciclaggio. La normativa è entrata in vigore nel 2008 ed è stata confermata quattro anni dopo dal governo Monti. Le banche, in sostanza, sono obbligate ad aggiornare i dati riguardanti l’identità del correntista, oltre alla natura e allo scopo del rapporto continuativo. In questo modo, e grazie all’anagrafica creata dalle banche, è possibile agevolare le pratiche di accertamento tributario su un determinato cliente.
TRASCRIZIONE TGCOEMM 19 FEBBRAIO 2018
1:24:14
abbiamo ricevuto un'altra raccomandata dalla nostra attuale banca intesa che è il banca prossima dove ci dicono il giovedì ho appuntamento che dobbiamo chiudere il conto anche lì vabbè poi diremo alla guardia di finanza scusate da qualche parte in italia ce lo vogliono far aprire il conto lo dobbiamo andare all'estero la prima conto perché
noi vogliamo essere ligi alle regole alle leggi però se ce li chiudono e non so che cosa fare
prima c'e l'ha chiuso unicredit adesso ce lo chiude banca prossima la raccomandata c'è arrivata quindi fa fede però non è un problema
troveremo una banca che ci permetterà di avere un conto
l'hai annunciato qui che ci stanno ascoltando anche via satellite quindi magari qualche banca straniera
ma vedete adesso non è per accusare
non è per accusare non voglio accusare nessuna istituzione bancaria per me sono tutte fallite però reggono perché la vita è fatta così
allora perché ci chiudono il conto o ci chiedono di chiudere il conto per un motivo molto semplice
perché secondo le leggi Basilea 234 eccetera ogni bonifico che ti arriva la banca deve fare da garante deve andare a verificare che non ci sia il famoso riciclaggio per la legge dell'antiriciclaggio e un bonifico di 10 euro fatto da un numero incredibile di persone
pone all istituto bancario dei costi molto alti senza poter fregarci dal punto di vista degli degli diciamo degli interessi degli interessi degli introiti soprattutto quindi
io capisco che questo è l'atteggiamento diciamo così immagino
della banca comunque poi il giovedì quando all appuntamento ci diranno il perché forse è vero della motivazione vera con la quale dobbiamo chiudere questo conto secondo me proprio per questo motivo
non solo per nulla allarmato perché ripeto
ormai i conti si possano fare un po ovunque anche con le banche online e quindi sarà questione di poco per trasferire tutto questo
qui inizia a straparlare...
non so se diciamo le persone le persone che ci seguono vorranno ancora continuare per quelle che lo fanno ovviamente continuare a darci fiducia per quello che stiamo facendo e continuare a a lasciarci liberi di poter negoziare con i mercati perché se tu poi devi andare a chiedere soldi a qualcuno per poter promuovere un progetto è facilmente poi diventarne preda noi invece abbiamo fatto quello che abbiamo fatto e siamo arrivati dove siamo arrivati solo perché eravamo liberi di poter negoziare grazie a questo euro donato con il cuore da parte di molte persone che ci seguono quindi se ancora questo succederà io sono convinto che tutte le iniziative che abbiamo promosso fino ad oggi riusciranno ad avere una visibilità straordinaria fin dai prossimi mesi
VOI AVETE CAPITO???