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L'Università della Strada viene riconosciuta a livello legale dal MIUR | Lo Studente in crisi

L’Università della Strada viene riconosciuta a livello legale dal MIUR
È di poco fa la notizia ufficiale secondo cui sarebbe stato riconosciuto dal MIUR il valore legale della ben nota Università della Strada.

Un grande passo in avanti per l’istruzione del nostro paese che riconosce finalmente tutti i liberi professionisti che hanno studiato duramente in questi anni tra una rissa e l’altra.

Università della Strada tutte le informazioni
Requisiti
Potranno accedere al corso di Laurea dell’Università della Strada tutti gli studenti in possesso di un diploma, anche se rilasciato da un tabaccaio o un centro scommesse, ma soltanto dopo aver superato un test d’ingresso.

Secondo le prime indiscrezioni le domande del test verteranno sui seguenti argomenti:

  • Danza e musica Reggaeton
  • Scienze della sgommata perfetta
  • Scienze dell’impennata perfetta
  • Psicologia post Negroni
  • Economia dello spaccio
Sbocchi professionali
In particolare i laureati nel Corso di Laurea in Scienze della Vita Notturna conseguiranno una solida formazione generale di base nelle discipline di:

  1. ricettazione,
  2. ottenimento di rispetto,
  3. minaccia a mano armata,
  4. contraffazione.
Questo permetterà loro di intraprendere una brillante carriera anche nel settore della politica.


I laureati saranno poi in grado di proporsi sul mercato con iniziative imprenditoriali ad hoc attraverso l’apertura di StartUp a Vocazione Criminosa.

Ricordiamo il recente successo di Martino Fattobene che ha ottenuto un terzo investimento di 5 milioni di euro per la sua StartUp TripRating che recensisce gli spacciatori e ne mappa spostamenti e prezzi.

Lezioni e piano di studi
Le lezioni si terranno nei cortili, sulle panchine e comunque in zone in cui c’è poco controllo da parte delle forze dell’ordine.

“Tutti potranno arrivare in ritardo a lezione. Fare il cazzo che si vuole è requisito essenziale per studiare in questa università” ha confermato il Rettore nell’intervista che ci ha lasciato mentre era agli arresti domiciliari.

Reazioni pubbliche
Non sono mancate le reazioni più disparate alla notizia. Subito il portavoce del comitato Studenti di Ingegneria italiani ha evidenziato: “E comunque la nostra facoltà è più difficile, nell’Università della Strada i 30 li regalano”.
 
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Tempio Pausania, 11 mar. 2018-

“Entrai nel progetto perché mi riconoscevo nei suoi valori”, suona pressapoco così la spiegazione più usata dagli evasi dal Coemm, oramai destinato a diventare l’ennesimo monumento ai caduti di questa nazione derelitta e preda di vandali di ogni razza e religione. E monumento sia quest’ àncora alla quale si sono attaccati in centomila, appiccicati alle speranze che il mondo lo avrebbe cambiato proprio uno che il mondo lo ha sempre voluto esattamente com’è adesso. La ricetta è stata semplice: 1) prometti b) continua a promettere c) ..e prometti ancora. Ma cosa? Non vi pare che le promesse le avevate già udite più e più volte nella vostra vita? E quando mai vi è capitato che una visione tra il mistico e il rivoluzionario ha avuto un qualsiasi successo in Italia? A dire il vero, tolto il fenomeno Scientology, mai.

“Sono d’accordo – risponde sempre il capitano evaso – ma si trattava solo di 1 euro al mese!”. Nessuno che risponda che non era solo quella misera donazione ma la contropartita di riceverne 1.500 ogni mese, una presunta quanto impossibile trasformazione miracolosa dovuta a misteriosi quanto inesistenti investitori finanziari. Da far venire il capogiro al povero Uomo Sector, Patrick de Gayardon che sfidava l’impossibile, riuscendoci sino a quel tragico 13 aprile del 1998 quando, vestito da uomo alato, precipitò alle Hawaii, imprigionato dal sistema di salvataggio dei suoi paracadute che non funzionarono. A sfidare sempre la sorte, sino ai punti estremi della stessa, capita.

Il mondo attuale, sempre in bilico tra “discese ardite e risalite”, di verdi terre” ne ha viste ben poche, perché se dovessimo credere a chiunque si erga a salvatore, in politica come nella vita di tutti i giorni, avremmo occasioni ogni momento. La truffa ha mille sembianze, sta dietro una mail farlocca, appresso a quel tubo magico chiamato TV che ci violenta ogni giorno di falsa informazione e ci allieta con pubblicità ingannevole. Ne siamo sommersi, ci sta affogando, e non abbiamo la forza di uscirne fuori per respirare aria pulita. E poi c’è Internet, la gabbia degli ultimi anni, strumento fenomenale e allo stesso tempo insidioso perché da modo a chicchessia di ricevere miliardi di informazioni, tipo Matrix insomma, ma non ti da i codici di accesso su come usarle, ti lascia al libero arbitrio di decifrarle a tuo uso e consumo. Tutti oggi sanno tutto, ma cercano sempre il tanto che gli serve per affrontare discussioni su piattaforme virtuali. Cari vecchi libri, care e mai dimenticate enciclopedie di un tempo, dove la ricerca era di ore senza fine per arrivare a sapere qualcosa sul sesso degli angeli.

Un click e sei già sul pezzo, oggi. E si aprono gli sconfinati mondi di miliardi di notizie, liberi di volare e essere acchiappati, come la cultura di cui ci si appropria nel vano tentativo di darle un’appartenenza. Invece sta lì, libera nell’aria, pronta per tutti, da coltivare (cultura deriva da colere, latino, che vuol dire coltivare), far crescere, farla propria e, se si è capaci, diffonderla, senza autoincensarsi di diventarne il solo ed unico proprietario.

Così vieni raggiunto da pseudo intellettuali che ti scrivono accusandoti di non saper fare il giornalista. Caspita, e ci voleva tanto a capire che non lo sono giornalista? O meglio, non quel che si intende per mestierante della notizia, piuttosto un libero pensatore aerobico/anarchico che mai una sola volta ha prestato la sua intelligenza al cosiddetto campo d’azione limitato e limitante delle linee editoriali, laddove si infrange la libertà di opinare senza dover essere asserviti a qualcuno.

Una tale, mi ha suggerito di fare Erasmus, che nonostante i miei 60 anni, dice si può fare anche a 85! Queste sono le persone di cui prima descrivevo il profilo, quelle aderenti al progetto truffa del quale si era invaghita anch’ella, forse perché i suoi studi accademici (magari della stessa università della strada del profeta o di tanti finti, falsi, ignobili non titolati della setta) le avevano aperto mente e visuale, oltre…già, oltre, questa parola che viene usata dai seguaci dotati di vista fototronica a raggi quantici, o ubriacati di esoterismo, magia, religioni da mercato delle pulci e invenzioni finanziarie per diventare in un batter di ciglia ricchi da far schifo.

Possiate viverci voi in questo indegno mondo di ladri, spregevoli individui che avete tradito il valore della vita per disegnarvene uno a vostro piacimento, voi che ci mettete il cristo in ogni azione, che vi sentite missionari di un mondo alternativo che non esiste e mai esisterà come lo volete voi. Voi che avete disonorato lo spirito che vi vantate di avere per abbracciarne uno circondato di nefande azioni, manovre atte a delinquere, a raggirare menti poco avvezze a riconoscere l’odore pessimo del vostro cuore, voi che minacciate, occultate, zittite, offendete ad ogni occasione. Sono profetico? Mai saputo cosa sia un dio e non ho spiriti guida, mi servo della mia sufficiente cultura e intelligenza per colpirvi laddove siete vulnerabili. E sta proprio lì, in un angolo celato da sicumera, quel senso profondo di vergogna che mascherate con la tracotanza indicativa di chi sa di affondare ma vuole riemergere a danno degli altri.

Restate pure nella vostra declamata coerenza che altro non è che quel tozzo di pane che avete rubato a poveri ingranaggi di questa ruota che diventa ogni giorno che passa meno rotonda. Emergenza emorragia? Tamponate, ne sapete una di più del diavolo voi altri. Mica si può far morire un circo come il vostro!

Forza su! C’è il prossimo spettacolo da preparare prima che il buio vi sorprenda, ignudi come vermi, miseri come siete sempre stati, a strisciare davanti all’innominabile omino della truffa. E’ il vostro ruolo, sarà anche il destino che vi attende. E c’è ancora qualche altro dottorato da assegnare a rozzi personaggi vestiti a festa nella parata ignobile del vostro spettacolo, col libretto pieno di Trenta e Frode!

Antonio Masoni
 
L'Università della Strada viene riconosciuta a livello legale dal MIUR | Lo Studente in crisi

L’Università della Strada viene riconosciuta a livello legale dal MIUR
È di poco fa la notizia ufficiale secondo cui sarebbe stato riconosciuto dal MIUR il valore legale della ben nota Università della Strada.

Un grande passo in avanti per l’istruzione del nostro paese che riconosce finalmente tutti i liberi professionisti che hanno studiato duramente in questi anni tra una rissa e l’altra.

Università della Strada tutte le informazioni
Requisiti
Potranno accedere al corso di Laurea dell’Università della Strada tutti gli studenti in possesso di un diploma, anche se rilasciato da un tabaccaio o un centro scommesse, ma soltanto dopo aver superato un test d’ingresso.

Secondo le prime indiscrezioni le domande del test verteranno sui seguenti argomenti:

  • Danza e musica Reggaeton
  • Scienze della sgommata perfetta
  • Scienze dell’impennata perfetta
  • Psicologia post Negroni
  • Economia dello spaccio
Sbocchi professionali
In particolare i laureati nel Corso di Laurea in Scienze della Vita Notturna conseguiranno una solida formazione generale di base nelle discipline di:

  1. ricettazione,
  2. ottenimento di rispetto,
  3. minaccia a mano armata,
  4. contraffazione.
Questo permetterà loro di intraprendere una brillante carriera anche nel settore della politica.


I laureati saranno poi in grado di proporsi sul mercato con iniziative imprenditoriali ad hoc attraverso l’apertura di StartUp a Vocazione Criminosa.

Ricordiamo il recente successo di Martino Fattobene che ha ottenuto un terzo investimento di 5 milioni di euro per la sua StartUp TripRating che recensisce gli spacciatori e ne mappa spostamenti e prezzi.

Lezioni e piano di studi
Le lezioni si terranno nei cortili, sulle panchine e comunque in zone in cui c’è poco controllo da parte delle forze dell’ordine.

“Tutti potranno arrivare in ritardo a lezione. Fare il cazzo che si vuole è requisito essenziale per studiare in questa università” ha confermato il Rettore nell’intervista che ci ha lasciato mentre era agli arresti domiciliari.

Reazioni pubbliche
Non sono mancate le reazioni più disparate alla notizia. Subito il portavoce del comitato Studenti di Ingegneria italiani ha evidenziato: “E comunque la nostra facoltà è più difficile, nell’Università della Strada i 30 li regalano”.

Ma sopratutto l'Università della Strada non boccia nessuno. (ogni riferimento è puramente casuale)
 

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