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Arrivano in Italia i conti correnti multipaese
Ipagoo presenta un sistema per gestire conti in Francia, Italia, Spagna e Gran Bretagna. Cresce la tedesca N26. Occhi aperti sul riciclaggio
La similitudine che i fondatori di
Ipagoo usano più spesso per spiegare come funzioni il loro istituto di moneta elettronica è quella del roaming telefonico. Così come quando si viaggia all’estero, si può usare il proprio numero di cellulare appoggiandosi alla rete di un operatore del luogo, Ipagoo offre di
gestire da un solo conto corrente pagamenti e operazioni in
diversi stati. Al momento quattro e tutti europei:
Francia, Regno Unito, Spagna e Italia. Ipagoo punta agli espatriati o alle piccole e medie imprese che fanno affari con l’estero. “
Se un italiano deve pagare una bolletta in Spagna, deve aprire un conto là. Anche se la sua banca ha una filiale all’estero, dovrà avere una posizione a livello locale”, spiega Franco Mignemi, cofondatore di
Orwell, la società inglese che ha sviluppato Ipagoo.
Ipagoo non è una banca. Non può investire denaro. Non offre mutui né prodotti investimento a suo marchio. E in realtà
non può neanche tenere in cassaforte il denaro che i correntisti depositano, tant’è che per il Regno Unito si appoggia a Barclays e per l’Europa continentale all’italiano Istituto centrale delle banche popolari.
Ipagoo, di fatto, funge solo da intermediario. Ha sviluppato l’applicazione, e presto anche un sito, da cui il cliente può aprire i conti correnti in quattro mercati e in tre valute:
euro, sterlina e dollaro.
Dall’avvio delle attività ad aprile i correntisti sono 500. Entro il 2021 l’obiettivo è convincere
500mila piccole e medie imprese e
4 milioni di persone. La società ha investito circa 25 milioni di euro in cinque anni per mettere a punto la piattaforma. L’apertura del conto, ad esempio, che avviene a distanza, prevede come autenticazione un selfie finale con il documento di identità che viene georeferenziato dal sistema di Ipagoo per verificare la corrispondenza con l’indirizzo di residenza dichiarato. Per il deposito di denaro fisico Orwell sta attivando in Italia un’altra sua controllata, Pagasicuro, un sistema che
convenziona 4.000 negozi lungo lo Stivale. Il canone mensile del conto è di
3 euro al mese e comprende tre bonifici Sepa in uscita. I successivi costano 2 euro, i pagamenti internazionali via Swift 36 euro. La commissione di cambio di valuta è dello 0,5%. Gli scambi tra conti dell’app sono gratis.
Ipagoo, in verità, spinge il cliente a restare all’interno dei confini di Ipagoo. Un’azienda, ad esempio, potrebbe aprire conti per le sue filiali e far convogliare il denaro su quello della capogruppo senza spese. Per questo la società ha già pronte
nuove aperture, in Germania, Portogallo, Polonia, Stati Uniti entro il 2018, e in quattro anni intende attivare 70 valute.
La concorrenza con le banche, però, non è direttrice di sviluppo di Orwell. Al contrario la società vuole offrire il sistema di Ipagoo come
piattaforma per altri istituti di credito.
Chebanca ha firmato il primo accordo ma i canali di trattativa sono aperti con altre cinque realtà italiane. “
In futuro potranno offrire i loro prodotti, come un mutuo, su Ipagoo, allargando il loro bacino di clienti”, auspica Mignemi.
La Orwell in realtà non è la sola compagnia che ha sviluppato servizi di pagamenti per
expats. A dicembre dello scorso anno ha iniziato a lavorare in Italia
Number26, nata in Germania nel 2013. Autorizzata come banca, N26 ha di recente raccolto 40 milioni di dollari da una rosa di investitori, tra cui il miliardario di Hong Kong, Li Kashing, tra i principali azionisti di
Ck Hutchinson, che a sua volta è in Wind Tre. La società ha 300mila clienti nei 17 Paesi europei in cui opera e ha ottenuto una licenza bancaria dalla Bce.
Number26 ha integrato due sistemi per scambiare denaro oltre confine senza cambiare conto corrente:
Moneybeam, per le operazioni person to persone, e
Transferwise per i bonifici. L’istituto di credito offre anche polizze assicurative, fidi e forme di investimento e in Italia ha 10mila correntisti.
Ancora prima è sbarcata sul mercato LeuPay, un sistema di conti correnti multi-Paese sviluppato dall’istituto di credito maltese Satabank. La app, che in origine operava in Bulgaria, è particolarmente apprezzata sui forum in cui si scambiano informazioni sui paradisi fiscali come uno strumento per muovere liberamente denaro. Il sistema di conti multipli e transfrontalieri è sorvegliato speciale per smascherare eventuali operazioni di riciclaggio. Ipagoo spiega di adoperare un sistema di controlli incrociati che evidenziano operazioni anomale e triangolazioni sospette dall’esterno.