Perchè mi aveva attirato il coemm? Perchè sono entrato ormai due anni e mezzo fa? Perchè si parlava di solidarietà, di aiuto reciproco, di unione che poteva fare la forza anche economicamente, di presa di coscienza e di poter essere considerati un pò protagonisti tutti quanti della crescita sociale, condizionando scelte e dando suggerimenti supportati da una massa di persone coscienti ed impegnate. Non c'erano troppi tecnicismi, il quid doveva essere una cifra di normalissimi euro spendibili per le esigenze quotidiane, senza vincoli nè condizioni.
Cosa è diventato oggi questa "cosa"? Un gruppo chiuso comandato e guidato senza alcun contraddittorio solo dalle scelte della sua oligarchia, che relega le persone a mezzo per arrivare a scopi molto meno popolari, ma solo ad accrescere, per mezzo della "spendibilità" di numeri di adepti, potere personale ed iniziative politiche ed economiche. Una organizzazione che naviga a vista, cercando di imporre una serie di iniziative inconcludenti, farlocche e presentate da personaggi perlomeno discutibili. Una associazione che si è palesata avere fini politici, sete di potere, di denaro e senza nessuna credibilità, piena di contraddizioni e senza un minimo di trasparenza. Oggi si parla non più di Euro, ma di monete complementari spendibili in circuiti di negozianti, negozianti cercati e convinti ( gratuitamente) degli stessi adepti, che devono dimostrare di saper "creare valore". E sono pronto a scommettere che prossimamente le fantomatiche carte saranno date a chi proporrà un certo numero di negozianti e non a tutti. (5.0, ......98.0 )
Mensilmente i sarlotti devono discutere su temi imposti: se la cosa fosse coerente con quanto prospettato all'inizio, qualcuno dovrebbe ascoltarli, prendere nota di suggerimenti, fare sintesi. Invece NULLA, un chissenefrega mensile che dovrebbe offendere chi si impegna. Ma niente, "tutto bene madama la marchesa", ed allora chi ci sta ancora e non ha valutato la metamorfosi del coemm si meriti ciò che l'aspetta. Tanto aveva ragione, come sempre, mia nonna: " chi si somiglia si piglia".