Se arriva al 5% potrebbe dare il là ad un movimento più ampio.
Bernd Lucke
BERLINO, GERMANIA – Chi pensa che i professori universitari non siano nè adatti nè capaci di prendere voti potrebbe doversi ricredere. Bernd Lucke, fondatore e capolista del partito anti-euro Alternativa per la Germania (Afd), sembra essere a un soffio dal superare la soglia di sbarramento del 5%. Il che permetterebbe a lui e al suo partito l’ingresso nel Bundestag, il parlamento tedesco. E toglierebbe con ogni probabilità la possibilità al centrodestra guidato dalla cancelliera Angela Merkel di riconfermarsi al governo nella sua attuale coalizione nelle elezioni di domenica prossima.
Outsider della politica locale, secondo alcuni l’unico potenzialmente in grado di sparigliare le carte di una tornata elettorale fin qui piuttosto sotto tono, Lucke è piombato nel mondo della politica direttamente dalla sua cattedra di Economia all’università di Amburgo, dove insegna dal 1998. I suoi studi li ha completati tra Bonn e l’università di Berkeley, negli Usa. Sposato con una professoressa universitaria, cinque figli, a cinquant’anni, è riuscito a tirar su in cinque mesi una creatura politica che ha fatto scomparire gli altri partiti acchiappa-delusi: come i Pirati.
”Sono nettamente sopra il 5%, forse anche vicini al 10%”, ha detto all’inizio della settimana a Berlino, ingaggiando una battaglia – anche legale – con i sondaggisti, che invece danno la sua creatura al 3-4%. Ma il professore è per natura ambizioso: nei dibattiti appare competente – certamente nella sua materia, l’economia,
non alza mai la voce,
spiega le sue ragioni con pazienza e un sorriso sulle labbra.
Tutto sembra fuorchè un populista.
Nè è il classico accademico distante dai problemi delle persone comuni. ”Facciamo politica semplicemente per il normale contribuente tedesco”, ha spiegato ancora recentemente Lucke, ex iscritto deluso della Cdu di Angela Merkel.