COME COMINCIANO LE GUERRE? i DIPLOMATICI RACCONTANO BUGIE AI GIORNALISTI, POI (1 Viewer)

PILU

STATE SERENI
Un imprenditore monzese accusato di una frode fiscale da 50 milioni di euro è stato arrestato dalla guardia di finanza, che ha sequestrato un vero e proprio impero immobiliare. Il gruppo Viesse International holding, leader nella fornitura dei servizi alle aziende, composto da dieci società con quartier generale a Usmate Velate (Monza Brianza), e il suo fondatore, un 44enne imprenditore monzese, sono finiti nel mirino della Procura di Monza e della guardia di finanza del comando provinciale di Milano.

qs si..altri no perchè ?
 

Val

Torniamo alla LIRA
Bello il riferimento "sotterraneo", ma è veramente difficile fartelo capire,
QUESTO è il rappresentante legale della Società.

Io scrivo che abbiamo perso "la certezza del diritto".
E la Legge è fondamentale se vuoi che esista "la democrazia".

E' così difficile farVi riflettere su questi argomenti ?
 

Nuovo_trader

Into_the_wild
Bello il riferimento "sotterraneo", ma è veramente difficile fartelo capire,
QUESTO è il rappresentante legale della Società.

Io scrivo che abbiamo perso "la certezza del diritto".
E la Legge è fondamentale se vuoi che esista "la democrazia".

E' così difficile farVi riflettere su questi argomenti ?

Ancora qui a ripetere a memoria come i bambini la lezione impartita dall'imbonitore lavatore di cervelli eh?! Usando tra l'altro le stesse identiche parole...questo la dice lunga! Piantala e documentati un po....la vuoi capire che la filastrocca della giustizia politica non esiste? I procedimenti a carico del tuo idolo S.B. sono iniziati quando ancora la sua discesa in campo era un miraggio....ed era un cittadino come tanti altri non eletto e senza "milioni di preferenze" come vi piace tanto ripetere a memoria! Vedi condanna poi amnistiata nel 1990 per falsa testimonianza!

"Silvio Berlusconi ha più volte ribadito che le indagini hanno seguito la sua discesa in campo, e ha denunciato i magistrati milanesi, presso la procura di Brescia, per il reato di «attentato ad organo costituzionale»; la denuncia è stata archiviata, e nelle motivazioni si legge:
« Risulta dall'esame degli atti che, contrariamente a quanto si desume dalle prospettazioni del denunciante, le iniziative giudiziarie [...] avevano preceduto e non seguito la decisione di "scendere in campo"(Carlo Bianchetti, giudice per le udienze preliminari di Brescia, ordinanza di archiviazione della denuncia, 15 maggio 2001). »"
Assurdo, siamo un paese di pecore che credono a qualunque cosa sentita in tv....il vero scandalo sta nel fatto che venga permesso ad un cittadino come un altro (visto che di fronte alla legge siamo uguali) di difendersi in televisione e non in tribunale, dove chiaramente non può/vuole difendersi.....! Complimenti! Anche io ora posso rubare o commettere qualunque reato tanto la giustizia non è credibile....poi vado in tv a difendermi....e magari mi faccio un paio di leggi ad personam per accorciare i tempi di prescrizione o depenalizzare i reati...

Mi spiegheresti come mai un certo Massimo Maria Berruti passa dall'essere finanziere a deputato di F.I. e poi del PdL (tra l'altro pregiudicato e condannato definitivamente per favoreggiamento dello stesso S.B., ma questo è un dettaglio a quanto pare), passando per Fininvest, dopo aver conosciuto S.B. durante un'ispezione della GdF nella sede dell'Edilnord il cui proprietario unico era S.B.?! Siamo la barzelletta del mondo.....Josefa Idem si è dimessa per non aver pagato l'IMU, ca**o!!!!! :wall:
 

PILU

STATE SERENI
Ancora qui a ripetere a memoria come i bambini la lezione impartita dall'imbonitore lavatore di cervelli eh?! Usando tra l'altro le stesse identiche parole...questo la dice lunga! Piantala e documentati un po....la vuoi capire che la filastrocca della giustizia politica non esiste? I procedimenti a carico del tuo idolo S.B. sono iniziati quando ancora la sua discesa in campo era un miraggio....ed era un cittadino come tanti altri non eletto e senza "milioni di preferenze" come vi piace tanto ripetere a memoria! Vedi condanna poi amnistiata nel 1990 per falsa testimonianza!

"Silvio Berlusconi ha più volte ribadito che le indagini hanno seguito la sua discesa in campo, e ha denunciato i magistrati milanesi, presso la procura di Brescia, per il reato di «attentato ad organo costituzionale»; la denuncia è stata archiviata, e nelle motivazioni si legge:
« Risulta dall'esame degli atti che, contrariamente a quanto si desume dalle prospettazioni del denunciante, le iniziative giudiziarie [...] avevano preceduto e non seguito la decisione di "scendere in campo"(Carlo Bianchetti, giudice per le udienze preliminari di Brescia, ordinanza di archiviazione della denuncia, 15 maggio 2001). »"
Assurdo, siamo un paese di pecore che credono a qualunque cosa sentita in tv....il vero scandalo sta nel fatto che venga permesso ad un cittadino come un altro (visto che di fronte alla legge siamo uguali) di difendersi in televisione e non in tribunale, dove chiaramente non può/vuole difendersi.....! Complimenti! Anche io ora posso rubare o commettere qualunque reato tanto la giustizia non è credibile....poi vado in tv a difendermi....e magari mi faccio un paio di leggi ad personam per accorciare i tempi di prescrizione o depenalizzare i reati...

Mi spiegheresti come mai un certo Massimo Maria Berruti passa dall'essere finanziere a deputato di F.I. e poi del PdL (tra l'altro pregiudicato e condannato definitivamente per favoreggiamento dello stesso S.B., ma questo è un dettaglio a quanto pare), passando per Fininvest, dopo aver conosciuto S.B. durante un'ispezione della GdF nella sede dell'Edilnord il cui proprietario unico era S.B.?! Siamo la barzelletta del mondo.....Josefa Idem si è dimessa per non aver pagato l'IMU, ca**o!!!!! :wall:

se nessuno protesta qual'è il problema...vedi gente in mezzo alla strada ? quindi va tutto bene...

ci meritiamo il peggio e il peggio ci toccherà nel futuro...illuso chi pensa o peggio spera di cavarsela :specchio:
 

PILU

STATE SERENI
come si fa a credere a qs gente che se ne fotttee del popolo...

Sotto a chi scorta. Se il reportage de Il Tempo sui cinquantamila innocenti sbattuti in cella s’è portato dietro una scia di indignazione trasversale, questa nuova inchiesta sulle berline blindate dei vip – sin dalla sua prima puntata – ha letteralmente paralizzato l’attività del nostro centralino e ingolfato di rabbia la posta elettronica dei colleghi autori dello scoop. Segno che l’imperante abuso d’auto blindate con annesso l’uso indecente di agenti promossi camerieri, è un problema maledettamente serio perché ci riporta a una gestione della sicurezza da Paese incivile. I colpi di mannaia inferti alle casse delle forze dell’ordine stanno infatti sfasciando quel poco che resta degli organici (e dei mezzi) di polizia. Obbligano i comandi a chiudere caserme e ridimensionare i servizi, permettono a iene e sciacalli d’imperversare dove pantere e gazzelle ormai non arrivano più. Non è nelle nostre corde inveire contro la Casta, o sbraitare di malapolitica. Occorre però che lassù qualcuno legga gli elenchi dei fortunati e dia un segnale. Rapido. Immediato. Soprattutto definitivo. Perché sa di schiaffo alla miseria veder uscire dagli autosaloni del Viminale fiammanti Audi e Bmw da centinaia di migliaia di euro e poi scoprire, come hanno scoperto i cronisti di questo giornale, che i commissariati della Capitale hanno una sola Panda per controllare migliaia di romani, oppure carcasse di Fiat Duna o Bravo agonizzanti sopra i 200mila chilometri e prossime all’estrema unzione.

Se occorre tagliare, che si tagli. Epperò, signori, facciamo che quest’apocalittica spending review infierisca di forbice anche su «quelli lì» che alla scorta non rinunciano mai, per fare la spesa, andare allo stadio, rilassarsi in vacanza. Coi soldi di una blindata per raccomandati si rifà l’intero garage a un presidio di periferia. Spogliando gli agenti del doppiopetto e dei Rayban scuri si ridà dignità a caserme e commissariati prossimi alla chiusura per carenza di personale. Eppoi risparmiando su quest’indecente status symbol si ricomincerebbe a dare speranza ai reparti e agli uomini di pronto intervento del 113 e del 112 costretti a faticare, e rischiare, ogni giorno di più. Diffidate di chi con tono infastidito spiegherà che la riduzione delle auto blu comunque non risolve il problema. O è in malafede o non ci capisce nulla. Più probabilmente va di fretta perché la scorta l’aspetta.

Gian Marco Chiocci

eppure ci sono non 10 ma 20 mln di italioti che li votano,.... di cosa preoccuparsi ? va tutto bene...

ma guai a lamentarsi .. vengo a trovarvi e vi ficco un bel palo di 20 cm. largo fino in gola... partendo dal basso naturalmente.,,

intanto De Mita ha ancora la scorta
E l'auto blu...:wall::wall:
 

PILU

STATE SERENI
PUBBLICATO L’ELENCO DELLE 225 PERSONALITÀ CHE NON ESCONO SENZA AUTO BLU. MOLTI AD OGGI NON HANNO PIÙ CARICHE PUBBLICHE


Ci costano in media 250 milioni di euro l’anno, gli uomini che ogni giorno accompagnano politici, magistrati e giornalisti da un luogo all’altro.

A pagare gli agenti della scorta però sono sempre i contribuenti. Il valore di cui si parla è su base nazionale ed è solo indicativo, anche perchè riguarda solo i circa 2000 uomini che guidano le auto e comprende i costi di benzina e manutenzione delle autovetture. Solo a Roma, le personalità che vengono accompagnate dalla scorta sono 225. Ieri il quotidiano Il Tempo ha pubblicato l’elenco degli scortati nella Capitale aggiornato ai primi di settembre. Ci sono tutti tra politici, magistrati, giornalisti, diplomatici e sindacalisti. Nell’elenco ci sono personalità come papa Francesco, che di certo non può passeggiare da solo fuori le mura vaticane. Ovviamente ci sono il premier Enrico Letta e il presidente della Camera Laura Boldrini, come pure il presidente del Senato Pietro Grasso.

C’è anche Silvio Berlusconi, la cui scorta ci costa 2 milioni e mezzo l’anno, e anche il fratello Paolo, imprenditore. Tutti accompagnati da agenti con il compito di tutelarli.

Spesso per rafforzare il livello di sicurezza però vengono utilizzati anche uomini e volanti dai commissariati, forze che invece dovrebbero essere impiegate per la sicurezza del cittadino. Ovviamente non tutte le personalità di cui si parla hanno lo stesso numero di agenti a propria disposizione. Ad esempio il direttore generale del Dap (il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria) è a Roma il più scortato con sedici uomini più altri sei a disposizione, seguito dal ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri che invece ne ha 16. Ci sono anche casi in cui il numero di agenti impiegato è nettamente minore, come per il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa che ad esempio ha due uomini a seguito, lo stesso per la senatrice Pd Anna Finocchiaro, e per il presidente Generale Spa, Giancarlo Elia Valori.

A leggere l’elenco dei 225 nomi scortati a Roma, viene da chiedersi se davvero sia il caso di far pagare ai contribuenti personale di polizia impiegato in questo modo. Spesso infatti viene scortato anche chi non ha più cariche pubbliche. Anche Gianfranco Fini, ex presidente della Camera , ha la scorta, che stando alle notizie pubblicate lo scorso anno ci costa in media 80 mila euro l’anno. Fini si muove da un posto all’altro con quattro uomini a seguito. L’ex presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia con tre. Anche l’ex deputato Pdl Andrea Rochi ha una scorta. Come pure Francesco Rutelli e l’ex ministro per le Pari Opportunità Josefa Idem, dimessasi dopo lo scandalo della rata Imu non pagata.

Non mancano gli agenti neanche all’ex presidente di democrazia cristiana Ciriaco De Mita. Nel corposo elenco ci sono anche alcuni giornalisti come Roberto Saviano, e il direttore de La Stampa Mario Calabresi. Vittorio Feltri vene accompagnato da due agenti, lo stesso per il conduttore di Porta a Porta Bruno Vespa e per l’ex direttore del Tg4 Emilio Fede. Poi c’è l’elenco dei magistrati, che devono essere scortati soprattutto alla luce della delicatezza delle indagini che hanno svolto o che svolgono attualmente. Di conseguenza sono maggiormente esposti a pericoli e minacce.

E infine non mancano manager e presidenti di azienda come presidente di Microcredito Mario Baccini, l’ex presidente Finmeccanica Pierluigi Ceccardi, come pure l’attuale presidente Finmeccanica Giovanni De Gennaro.

IN TEMPI DI CRISI, però, è lecito chiedersi se davvero tutte le scorte attribuite siano necessarie. “Esistono scorte che possono essere tranquillamente eliminate – spiega Flavio Tuzi, segretario generale Nazionale del sindacato Italia Sicura – É inutile impiegare i cosiddetti piani di sicurezza all’uscita di casa o al rientro delle personalità. Spesso si rafforza la scorta utilizzando volanti del 113 che invece dovrebbero garantire i cittadini sul territorio. Questo crea due fenomeni: costi enormi e meno sicurezza nazionale”.

di Valeria Pacelli – Il Fatto Quotidiano 21.09.2013

e gli italioti che li votano e sopratutto li difendono.... che ridere anzi che piangere a maggior ragione se...

Negli Stati Uniti è a pagamento. E, a meno che non si tratti del Presidente in persona o del suo vice, chi sentisse il bisogno essere guardato a vista giorno e notte da uomini in divisa deve versare soldi di tasca propria.
Anche in Germania il “cerchio” dei protetti è ristretto: ne hanno diritto solo il presidente del Bundestag, il cancelliere e i propri ministri.
In Francia, poi, si gioca al risparmio: il presidente dell’Asseblea e quello del Senato hanno a disposizione due soli uomini: una guardia del corpo e un autista. Stesso discorso per Gran Bretagna, Austria, Olanda: dove gli “angeli custodi” proteggono solo monarchi, capi di Stato e premier.
E se, in Francia, Sarkozy negli anni del suo mandato le aveva estese a tutti ministri e molti sottosegretari, il neo presidente François Hollande le ha quasi dimezzate


popolo di cojoni

santachè due uomini di scorta..:wall::wall:

monti 10 uomini...

http://www.iltempo.it/polopoly_fs/1.1173657.1379669739!/menu/standard/file/intoccabili.pdf

prego vomitate pure
 

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