Come liberarsi dei call center

Che è un bel miscuglio linguistico

Origini​

L'origine del ladino, nella sua componente non latina, è tuttora incerta. Nella prima età del ferro la cultura di Luco-Meluno è predominante in gran parte dell'arco alpino centrale, ma nella seconda Età del Ferro viene sostituita man mano dalla cultura di Fritzens-Sanzeno. Se a essa sia associabile un popolo (come quello dei Reti) è tuttora da determinare. Un'ulteriore questione riguarda invece la composizione etnica dei Reti; se essi fossero un popolo ben definito o piuttosto un insieme eterogeneo di popoli. La scoperta nel Sebasteion di Afrodisia in Turchia di un’iscrizione che menziona chiaramente un ethnos dei Reti, assieme ad altri popoli alpini, suggerirebbe un loro riconoscimento come popolo.<a href="Lingua ladina - Wikipedia"><span>[</span>5<span>]</span></a>

L’alfabeto retico, detto anche reto-etrusco, è distinto in quattro varianti: di Lugano, di Sondrio-Valcamonica, di Magré e di Bolzano. Se la scrittura presenta similitudini con l'etrusco, non-indoeuropee quindi, l’arte invece, come ad esempio le fibule e le armi, denunciano influenze transalpine, hallstattiane e della cultura di La Tène, culture che confluiscono poi direttamente nella più generica dicitura di Celti.<a href="Lingua ladina - Wikipedia"><span>[</span>5<span>]</span></a>

Le evidenze archeologiche, comunque, smentiscono una diretta discendenza dei Reti dagli Etruschi<a href="Lingua ladina - Wikipedia"><span>[</span>6<span>]</span></a>.

La romanizzazione dell'arco alpino centrale fu nelle sue prime battute lenta e graduale. L’elevazione della città di Trento a municipium fra il 50 e il 40 a.C. conferma che già nel corso del I secolo a.C. l'avanzata romana si era insinuata ben oltre Verona, ma il controllo del valichi alpini richiese un'invasione militare. In seguito alla conquista romana il territorio di origine della lingua ladina si trovò diviso in tre parti: Regio X Venetia et Histria, il Norico e la Rezia. Nel territorio vennero tracciate importanti vie di comunicazione, ma oltre ad alcune aree delle vallate principali, la romanizzazione delle vallate secondarie fu limitata<a href="Lingua ladina - Wikipedia"><span>[</span>7<span>]</span></a>.

Questa situazione permise pertanto alla popolazione di lingua latina di assorbire nella propria parlata elementi celtici (cosa che colloca il ladino fra le lingue galloromanze), come pure elementi della lingua retica, facente parte del gruppo non-indoeuropeo delle lingue tirreniche, e non riconducibili pertanto né al ceppo celtico, né al latino; come ad esempio: barantl (pino mugo), roa (frana), crëp (montagna), dascia (frasca)<a href="Lingua ladina - Wikipedia"><span>[</span>8<span>]</span></a>.

Tali popoli, parlanti una forma ormai non più pura del latino, erano indicati dalle popolazioni di lingua tedesca, in seguito alla penetrazione di questi durante le invasioni barbariche, come Welsch (opponendoli a sé stessi e ai Windisch, gli Slavi)<a href="Lingua ladina - Wikipedia"><span>[</span>9<span>]</span></a>; mentre essi stessi si definivano latini (da cui il termine dialettale ladin). Il termine si diffuse a partire dal XVIII secolo anche negli ambienti tedeschi (Ladinisch) per designare le popolazioni in via di germanizzazione soggette al Tirolo.

Alcune delle popolazioni soggette storicamente alla Repubblica di Venezia non compresero subito l'importanza di salvaguardare il proprio bagaglio storico-culturale per i significati sottesi di filo-asburgicismo, per cui negli ambienti italiani si era giunti al compromesso di Ladino-Dolomitici.[<em><a href="Aiuto:Chiarezza - Wikipedia" title="Aiuto:Chiarezza">non&nbsp;chiaro</a></em>] Ora però una nuova consapevolezza e sensibilità sta prendendo piede anche in tali popolazioni e una maggiore attenzione è rivolta alle proprie origini, al di là dei confini.

Il ladino ha tratti in comune con le lingue romanze occidentali, per esempio la lenizione - talvolta fino alla scomparsa - delle intervocaliche (latinu > ladin) e il plurale in -s anziché in -i, -e, ma a volte se ne discosta (la c dinanzi a e e i non passa a [ʦ] > ma diventa [ʧ] come nel gruppo orientale - i casi di aspirazione di [k], come nella parola l sak, sembrano invece essere un caso di germanizzazione<a href="Lingua ladina - Wikipedia"><span>[</span>10<span>]</span></a>).

:oops:
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto