qualcuno mi dice come sarebbe il governo di dx ?
L'uomo ucciso oggi a Roma è Silvio Fanella, già condannato a 9 anni di reclusione nel processo per la maxitruffa di Fastweb-Telecom Italia Sparkle. Fanella era legato a Gennaro Mokbel, imprenditore al centro di numerose inchieste, ritenuto una delle menti del raggiro. Nel processo per la maxitruffa, che si è concluso con le assoluzioni del fondatore di Fastweb Silvio Scaglia e dell'ex ad di Tis Stefano Mazzitelli, Fanella era accusato di associazione per delinquere transnazionale pluriaggravata finalizzata al riciclaggio con altre venti persone.
Secondo l'impianto accusatorio l'uomo ammazzato oggi a Roma avrebbe «organizzato, diretto e controllato, assieme ad altri - è detto nel capo di imputazione - il materiale trasferimento delle somme indebitamente sottratte all'erario e il relativo reinvestimento in attività lecite ed illecite». Le accuse dei pm romani riguardano anche il ruolo svolto da Fanella nel «controllo delle attività investigative in atto, l'assistenza alle famiglie degli associati che si erano allontanati dal territorio nazionale, l'intestazione fittizia di bene riferibili all'associazione in Italia e all'estero, la movimentazione di somme e preziosi in Italia e all'estero e il rientro nel nostro Paese dei capitali illecitamente acquisiti, ai fini del loro reinvestimento e in particolare ai fini dell'acquisto di immobili, attività commerciali, preziosi e altri beni».
Nella loro informativa i carabinieri di Potenza ricordano un dato essenziale per capire cosa si muove sotto l’area dell’estrema destra romana: “Parte dei soldi della colossale frode (Telecom Sparkle-Fastweb, ndr) sarebbero finiti in mano alla ‘ndrangheta, in particolare al clan Arena, che li avrebbe impiegati per organizzare l’elezione del senatore del Pdl Nicola Paolo Di Girolamo”. Un link diretto tra la holding criminale che ruotava attorno a Gennaro Mokbel e le cosche calabresi. Alleanze pericolose, che possono portare alla morte se i patti non vengono rispettati.