Quest'anno ho scoperto che devo sostituire due valvole del riscaldamento in quanto esiste una disposizione che prima non era mai stata applicata ma che pra verrà controllata dall'ASLe quindi è necessaria controllare e pagarne la sua sostituzione.
Poi dove invece hai un immobile indipendente dove hai sia stufa a gas che stufa a pellet che altro impianto devi per forza avere un libretto certificato naturalmente che ti viene rilasciato a pagamento.
Infine mia figlia che fa pallavolo non agonistica sarà costretta a fare elettrocardiogramma più visita medica naturalmente a sue spese perché almeno tutti sono più sereni....
Deve essere parte delle semplificazioni burocratiche renziane...
beh ... erano norme in vigore da prima
il libretto esiste da ... infiniti anni, anzi la regione Liguria ha posticipato di un anno l'aplicazione del nuovo modello (che si scarica gratis in pdf, e non l'ho ancora compilato ma in teoria riprende i dati del vecchio)
la gabella sul certificati di sana e robusta costituzione anche lì, da venti anni almeno...
ma più bella se vogliamo è questa:
in una società che conosco, che ha locato un immobile e subaffittato ad un extracomunitario (filippino) una unità abitativa, la ASL ha chiesto al locatario di produrre il certificato di abitabilità dell'appartamento





1) la società non ha tale documento ( e chi ce l'ha? magari rilascato 30 anni fa ...)
2) il documento è emesso dall'UT del Comune, che ne deve aver copia
3) la ASL cosa c'entra con il certificato di abitabilità ?
4) la legge 241/1990 vieta alla PA di chiedere documenti già in possesso ad altra PA: il principio è stato ribadito con l'articolo 15, comma 1, della Legge 12 novembre 2011, n. 183, che ha modificato il "Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa" di cui al DPR 28 dicembre 2000, n. 445.
Articolo 15
Norme in materia di certificati e dichiarazioni sostitutive e divieto di introdurre, nel recepimento di direttive dell'Unione europea, adempimenti aggiuntivi rispetto a quelli previsti dalle direttive stesse.
...
02. Sulle certificazioni da produrre ai soggetti privati e' apposta, a pena di nullita', la dicitura: "Il presente certificato non puo' essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi"»;
b) all'articolo 41, il comma 2 e' abrogato;
c) all'articolo 43, il comma 1 e' sostituito dal seguente:
«
1. Le amministrazioni pubbliche e i gestori di pubblici servizi sono tenuti ad acquisire d'ufficio le informazioni oggetto delle dichiarazioni sostitutive di cui agli articoli 46 e 47, nonche' tutti i dati e i documenti che siano in possesso delle pubbliche amministrazioni, previa indicazione, da parte dell'interessato, degli elementi indispensabili per il reperimento delle informazioni o dei dati richiesti, ovvero ad accettare la dichiarazione sostitutiva prodotta dall'interessato (L)»;
e questo si veda bene NON è la fregatura della autocertificazione, che con la scusa dela semplificazione aveva in realtà addossato al cittadino la responsabilità di fabbricare il documento e gli aveva anche imposto la responsabilità PENALE in caso di falso (anche errore in buona fede, infra)
ergo:
la PA fa il kezzo che vuole e nessuno la denuncia , perchè altra PA la difende (ci sarebbe la saga dello Statuto del Contribuente, ma sto facendo la TASI e sono troppo incazzzzzzato per scrivere su questo

)
concludo
l'unico che ha cercato ( PER FINTA) di attaccare i privilegi autoreferenziali della PA ... è proprio Renzi


quelli che dovrebbero fare qualcosa, siamo noi, con una raffica di esposti
nel caso sopra, è la ASL a dover fare il controllo presso l'UT del Comune, e non imporre al cittadino di fare da archivista pubblico