È' un invito allo scherno, alla riduzione della donna, e terza carica dello Stato, a bambola gonfiabile, soggetto inerme e inanimato.
La politica è un calderone di insulti e volgarità ma quando si tratta di donne, si abbassa a un livello davvero imbarazzante, tra accuse di prestazioni sessuali, auguri di strupro, bamboline, spintoni e ridicolizzazioni sessiste varie. Mai si punta a fare critiche costruttive sull’operato delle donne.
Nel ventennio berlusconiano ne abbiamo sentite di ogni, da “È più bella che intelligente” rivolto a Rosi Bindi, in diretta durante una notissima trasmissione televisiva a, circa la questione sulla sicurezza, “Ci dovrebbe essere un soldato per ogni bella ragazza” — riducendo, come al solito, lo stupro a un atto dettato dalla passione alla vista dell’avvenenza di una donna e al gesto di violenza compiuto per mano dell’uomo nero dietro al cespuglio. Quando, più volte si è affermato, dati alla mano, che la maggior parte delle violenze sulle donne avvengono per mano di mariti, ex, fidanzati, amici e conoscenti. Abbiamo visto Grillo etichettare come vecchia puttana un Premio Nobel per la medicina, istigare con giochi di parole, tramite un post su facebook, alla violenza verbale più bieca tra auguri di stupro e umiliazioni varie a Laura Boldrini. Abbiamo visto, l’allora capo della comunicazione m5s, Messora, esternare dopo la polemica che si era creata circa il giochino sopracitato lanciato da Grillo, rassicurare Laura Boldrini di non rischiare lo stupro perché poco avvenente.
Abbiamo visto la deputata m5s strattonata violentemente da Dambruoso, il “bambolina imbambolata” di De Luca a Raggi, i peggiori insulti sessisti e razzisti, compresi di lanci di banane, contro Kyenge, agli attacchi giornalieri a sfondo sessista contro Boschi e Boldrini, all’accusa di stare lì solo perché sono brave a fare pompini da parte di un deputato del m5s contro le deputate.
Le tematiche di genere diventano sempre più un argomento ostico da affrontare. E sempre più viene ridicolizzato chiunque le affronti.
Puntualmente, a ogni attacco verso Boldrini, mi è capitato di leggere, da molti uomini e molte donne —persino femministe—, lunghe premesse, filippiche su quanto non la condividano su certi aspetti.
Sì, perché effettivamente c’è bisogno che condividiate al 100% le idee di una donna affinché questa meriti di essere difesa da insulti irripetibili, auguri di stupro, attacchi pregni di grandi argomenti quali “troia”, “puttana”, “cagna” e dall’accostarla a un oggetto inerme, gonfiabile e coi buchi.