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Duemiladodici, un anno da dimenticare per il settore immobiliare, che ha registrato una flessione dei prezzi del 4,2% su base annua, con picchi del 7% al Sud Italia e un crollo del volume delle compravendite che scende del 29,6%, secondo le rivelazioni dell'Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia delle Entrate. La compravendita delle abitazioni non è mai stata così bassa dal 1985.
La spesa per l'acquisto di abitazioni nel 2012 ha subito un calo del 26% rispetto al 2011. Il rapporto dell'Agenzia delle Entrate spiega che la spesa è stata pari a 74,6 miliardi, vale a dire 26 miliardi di euro in meno rispetto all'anno precedente.
LE PIU' CARE, LE MENO COSTOSE
Dall'analisi del mercato immobiliare residenziale elaborata da Immobiliare.it, a soffrire maggiormente sono stati i grandi centri, (sopra i 250.000 residenti) che hanno subito contrazioni di prezzo maggiori di quelle dei piccoli centri (6,5% vs 3,8%).
La contrazione dei prezzi, lascia tuttavia intatto il primato delle città d'arte, dove si registrano i prezzi più alti per comprare casa: Roma (4.742 €/mq), Venezia (4.330 €/mq), Siena (4.175 €/mq) e Firenze (4.150 €/mq). Rimane fra le città più costose anche Milano (4.179 €/mq). Tra le grandi città Verona è quella che registra minori costi, 2.800 €/mq in centro, 1.600 €/mq nella media fascia.
Le meno care, invece, sono tutti capoluoghi di provincia del Sud e con una popolazione residente inferiore ai 250.000 abitanti: Caltanissetta (1.125€), Reggio Calabria (1.230€) e Vibo Valentia (1.240€).
La discesa dei prezzi di vendita e la crescita delle locazioni (la crescita dell’offerta di case in affitto è stata superiore a quella delle case in vendita nella misura del 6%) sono due fenomeni conseguenti alla difficoltà di accesso al credito bancario: chi cerca casa è spesso costretto a optare per l'affitto, mentre chi ha bisogno di ottenere liquidità e non riesce a vendere dovrà o ridurre i prezzi o ripiegare sulla messa in locazione.
L'andamento del settore dei mutui conferma l'ipotesi.
CROLLANO I MUTUI (-38,6%), SI ALZA LA RATA MEDIA
Le compravendite di abitazioni con mutuo ipotecario nel 2012 sono scese del 38,6% rispetto al 2011e il capitale complessivamente erogato nel 2012 attraverso i mutui per l'acquisto di un immobile si è quasi dimezzato ( -42,8% rispetto al 2011). Mentre credit crunch imperversa e gli onerosi spread bancari annullano gli effetti benefici dei tassi bassi, le rate del mutuo pesano di più: il versamento mensile medio del mutuo è di 700 euro, subendo nel 2012 un incremento di circa il 3%.
La spesa per l'acquisto di abitazioni nel 2012 ha subito un calo del 26% rispetto al 2011. Il rapporto dell'Agenzia delle Entrate spiega che la spesa è stata pari a 74,6 miliardi, vale a dire 26 miliardi di euro in meno rispetto all'anno precedente.
LE PIU' CARE, LE MENO COSTOSE
Dall'analisi del mercato immobiliare residenziale elaborata da Immobiliare.it, a soffrire maggiormente sono stati i grandi centri, (sopra i 250.000 residenti) che hanno subito contrazioni di prezzo maggiori di quelle dei piccoli centri (6,5% vs 3,8%).
La contrazione dei prezzi, lascia tuttavia intatto il primato delle città d'arte, dove si registrano i prezzi più alti per comprare casa: Roma (4.742 €/mq), Venezia (4.330 €/mq), Siena (4.175 €/mq) e Firenze (4.150 €/mq). Rimane fra le città più costose anche Milano (4.179 €/mq). Tra le grandi città Verona è quella che registra minori costi, 2.800 €/mq in centro, 1.600 €/mq nella media fascia.
Le meno care, invece, sono tutti capoluoghi di provincia del Sud e con una popolazione residente inferiore ai 250.000 abitanti: Caltanissetta (1.125€), Reggio Calabria (1.230€) e Vibo Valentia (1.240€).
La discesa dei prezzi di vendita e la crescita delle locazioni (la crescita dell’offerta di case in affitto è stata superiore a quella delle case in vendita nella misura del 6%) sono due fenomeni conseguenti alla difficoltà di accesso al credito bancario: chi cerca casa è spesso costretto a optare per l'affitto, mentre chi ha bisogno di ottenere liquidità e non riesce a vendere dovrà o ridurre i prezzi o ripiegare sulla messa in locazione.
L'andamento del settore dei mutui conferma l'ipotesi.
CROLLANO I MUTUI (-38,6%), SI ALZA LA RATA MEDIA
Le compravendite di abitazioni con mutuo ipotecario nel 2012 sono scese del 38,6% rispetto al 2011e il capitale complessivamente erogato nel 2012 attraverso i mutui per l'acquisto di un immobile si è quasi dimezzato ( -42,8% rispetto al 2011). Mentre credit crunch imperversa e gli onerosi spread bancari annullano gli effetti benefici dei tassi bassi, le rate del mutuo pesano di più: il versamento mensile medio del mutuo è di 700 euro, subendo nel 2012 un incremento di circa il 3%.