commenti vari su tutto nessuno escluso

Equitalia: Mastrapasqua stipendio da 1,2 milioni di euro. Ma quanti incarichi ricopre? C'è qualche conflitto di interesse sulla sua posizione?

Su Net1news ho letto la notizia secondo cui Antonio Mastrapasqua, vicepresidente di Equitalia e presidente dell’Inps guadagna 1,2 milioni di euro all'anno.
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Ma in un paese come l'Italia in cui siamo un periodo di forte crisi economica dove ci sono milioni di disoccupati, ogni giorno si hanno notizie di nuovi suicidi tra imprenditori e operai, i pensionati fanno fatica ad arrivare alla fine del mese con la misera pensione è giusto che un dirigente guadagni queste cifre?

Ma Mastrapasqua ha altri incarichi oltre a quello ad Equitalia ed Inps??????

Antonio Mastrapasqua è un economista italiano che è stato eletto presidente dell'Inps nel 2008 ed è iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti di Roma e all'Ordine Nazionale dei Giornalisti Pubblicisti. Oltre all'Inps e ad Equitalia ricopre altri 23 incarichi che ti vado ad elencare: vicepresidente di Equitalia Nord, di Equitalia Centro, di Equitalia Sud ed è dirigente di Italia Previdente, di Eur Spa, di Eur Tel, di Eur Congressi Roma, di Coni servizi Spa, di Autostrade per l'Italia, di Fandango, di Telecom Italia Media.

E' inoltre membro del consiglio di amministrazione di Quadrifoglio, di Telenergia, di Loquendo, di Aquadrome, Mediterranean Nautilus Italy, ADR Engineering, Consel, Groma, EMSA Servizi, Telecontact Center, Idea Fimit SGR.

Non c'è un conflitto di interessi con tutti questi incarichi? Ma come fa a presiedere contemporaneamente ad eventuali riunioni? Non potrebbe accontentarsi solo dei due ruoli che ricopre all'Inps e Equitalia?

Suggerisco poi di vedere questo video di Report dell'8 marzo 2012 dove si parla di doppi incarichi e doppi stipendi per i membri del Governo Monti
 
Mancava solo il decreto di attuazione per aprire definitivamente le porte delle banche al fisco. E ora è pronto. L'Agenzia delle Entrate sta per varare il provvedimento che mette a punto la super-anagrafe dei rapporti finanziari. Il trasferimento dei dati comincerà il 31 ottobre. Confluiranno nei computer dell'Agenzia, oltre a tutti i nostri estratti conto a partire dal 2011, anche i depositi titoli, i movimenti delle carte di credito, gli accessi alle cassette di sicurezza e gli acquisti di oro.

La "sentenza capitale" per il segreto bancario era stata scritta alla fine 2011 dall'art. 11 della cosiddetta manovra "salva Italia", che nell'ambito della lotta all'evasione fiscale ha reso automatico il controllo delle movimentazioni finanziarie. Il Garante per la privacy era intervenuto sollevando perplessità sulla sicurezza della trasmissione informatica ma la piattaforma tecnologica è stata adeguata alle richieste e l'Authority ha dato il via libera lo scorso novembre. Con quest'ultimo provvedimento operativo l'operazione può definitivamente partire.

Il calendario

La trasmissione dei dati seguirà questa tempistica:

• entro il 31 ottobre 2013: tutti i rapporti attivi nel 2011;
• entro il 31 marzo 2014: tutti i rapporti attivi nel 2012;
• entro il 20 aprile di ogni anno successivo: tutti i rapporti attivi nel'anno precedente.

Chi deve trasmettere

L'obbligo di trasmissione non spetta al singolo contribuente ma agli intermediari finanziari, cioè banche, Poste italiane, società finanziarie e di investimento, società di gestione del risparmio (Sgr) e società di investimento a capitale variabile (Sicav).

Cosa dev'essere trasmesso

Dovranno arrivare al fisco i dati identificativi di ciascun rapporto con una persona fisica o giuridica (con gli eventuali cointestatari) contraddistinta da un codice univoco e i saldi o i valori al 1° gennaio e al 31 dicembre dell'anno di riferimento.

Più in dettaglio, i principali rapporti e dati che dovranno essere inviati all'Agenzia delle Entrate sono:

Conti correnti o conti deposito: saldo contabile d'inizio e fine anno e importo totale addebiti e accrediti nel corso dell'anno;
Deposito titoli: controvalore dei titoli rilevato contabilmente alla fine dell'anno di riferimento e del precedente, l'importo totale degli acquisti di titoli, fondi ecc. effettuati nel corso dell'anno e l'importo totale dei disinvestimenti;
Carte di credito o di debito: utilizzo del plafond di spesa alla fine dell'anno e del precedente, importo totale degli acquisti effettuati e, nel caso di carte prepagate, l'importo totale delle ricariche o delle carte acquistate;
Fondi comuni di investimento: ammontare del contratto di gestione, importo totale delle sottoscrizioni di quote nell'anno e dei rimborsi;
Certificati di deposito e buoni fruttiferi: totale degli importi facciali, importo totale delle accensioni e delle estinzioni nel corso dell'anno (escluse quelle transitate su un deposito titoli);
Cassette di sicurezza: numero degli accessi nel corso dell'anno;
Compravendita di oro e metalli preziosi: valore totale degli acquisti e delle vendite.
Operazioni extra-conto: valore complessivo.

Sono escluse le operazioni tramite conto corrente postale di importo unitario inferiore a 1.500 euro.

L'obiettivo - vale la pena ricordarlo - è recuperare una parte dei 120 miliardi di euro che vengono sottratti al fisco ogni anno (in media 3mila per ogni contribuente italiano). Una cifra che da sola basterebbe a pagare gli interessi su tutto il nostro debito pubblico. (A.D.M.)


conviene detere i soldi in banca o portarli a casa
 
molto molto convincente
figurati che credevo che in asia le banche fossero serve di qualche partito, magari quello maggioritario, magari quello al potere, magari con l'appui militàire

per persuadermi del tutto, potresti postarmi qualche esempio di banca asiatica fallita? tre o quattro, non di più

grazie :)

nel 1997 ne sono fallite un infinita' in sudasia (in genere quelle con capitali stranieri)

qui le lobby ebree, inglesi e americani hanno vita dura

non come da noi che diamo via il culo senza alcuna dignità ;)
 
Ho perso 5 milioni di euro al gioco. Ma ne sono uscito". Marco Baldini, lo speaker radiofonico e grande amico di Fiorello ha raccontato a Domenica Live la sua esperienza di giocatore d'azzardo e di come, dopo aver toccato il fondo, si sia risollevato.

Baldini ha raccontato così il suo calvario a Barbara D'Urso: "Feci un errore banale, quello della pigrizia mentale, quando cominciai a lavorare a Radio Deejay vidi tutti che erano più ricchi e famosi di me. E per diventare altrettanto ricco caddi dentro alla voragine del gioco. E quando succede non ne esci più.”

Ha poi proseguito: “Mi sono giocato circa 5 milioni di euro, il corrispettivo di 10 miliardi di lire. La cosa peggiore è quando poi iniziano i debiti, le tasse, gli strozzini. E inizi a perdere gli amici e la stima di tutti. Diventa un incubo, ma ho avuto fortuna perché nostro Signore mi ha dotato di quella vena di pazzia che nel lavoro mi ha dato una mano, ho avuto la fortuna di trovare degli amici molto cari come Linus e Fiorello ma potrei fare anche altri nomi e mia moglie.” Baldini ha trovato l'amore che cambia la vita: "Un amico mi disse che una sua amica, Stefania, usciva da un matrimonio burrascoso e che avrei dovuto trattarla bene. Talmente bene che l'ho sposata".
 
ma possiamo campare con le nostre tasse stiiiii magniacci schifosi

Premio di 700 mila euro a dirigente dell'Iacp: scoppia la polemica









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Ad esprimere sconcerto è il Consiglio della V Circoscrizione di Messina, sia per l'enorme cifra, sia per le motivazioni che la giustificano


MESSINA. Un premio di produttività di 700 mila euro è stato dato a tre dirigenti dello Iacp, l'istituto autonomo case popolari di Messina, già al centro di un'inchiesta per assenteismo della Guardia di Finanza quando furono indagati 81 dipendenti su 96. Ad esprimere sconcerto è il Consiglio della V Circoscrizione di Messina, sia per l'enorme cifra, sia per le motivazioni che la giustificano. «Il premio di produttività, seppur riconosciuto dalla legge, per prassi viene corrisposto come mero atto burocratico e non legato al reale raggiungimento degli obiettivi.Dalla gravissima vicenda dell'assenteismo al chiaro stallo delle operazioni di risanamento urbano - afferma il Consiglio - tutto lascia credere che lo Iacp avrebbe bisogno di ben altre cure, che non premi ingiustificati sulla base dei risultati». «La vicenda - prosegue la nota - è odiosa anche per altra ben valida motivazione: proprio nelle giornate scorse, per stessa ammissione dei vertici dello Iacp, quegli stessi che si attendono adesso 700mila euro di premio, l'Istituto non è riuscito a trovare quelle poche migliaia di euro che sarebbero servite a rendere inservibili le baracche di Fondo Basile e poter così trasferire le dodici famiglie in attesa da due anni presso i nuovi alloggi. La vicenda è adesso all'attenzione del prefetto Trotta e nei prossimi giorni percorreremo ogni strada per comprendere se vi siano responsabilità dirigenziali nel clamoroso stallo di Fondo Basile, e, se si troveranno, non si esiterà un attimo nel perseguire la strada giurisdizionale».
 
sara' vero??????

agenzia delle Entrate ha riconosciuto come atto di ristrutturazione edilizia a fini di risparmio energetico l’installazione di impianti fotovoltaici.
È per questo che possono fruire delle detrazioni fiscali Irpef del 50%.
L’Agenzia ha infatti accolto l'interpretazione dell'istanza di consulenza giuridica presentata da Anie Confindustria lo scorso ottobre.
Tale l'istanza chiedeva «la corretta interpretazione dell'articolo 16 bis del DPR 917 del 1986 e, in particolare, che la detrazione già applicabile ai lavori di ristrutturazione per gli impianti elettrici, di riscaldamento e idraulici, potesse essere estesa anche alle spese sostenute per l'acquisto e l'installazione di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica fino a 20 kW nominale (le dimensioni più tipicamente presenti presso gli edifici residenziali)» si legge in una nota dedicata alla stampa.
«La risposta va incontro alle aspettative del settore – ha dichiarato Maria Antonietta Portaluri, direttore generale di Anie – Anche perché le detrazioni fiscali sono legate alla possibilità di ottenere un risparmio energetico».
«Peraltro - prosegue Portaluri - non sarà necessario produrre particolare documentazione che attesti il risparmio energetico, in quanto la realizzazione dell'impianto a fonte rinnovabile comporta in sé un miglioramento della prestazione energetica dell'edificio con notevoli effetti quindi di semplificazione e riduzione di oneri».
Secondo quanto riconosciuto dall'Agenzia, «per poter beneficiare della detrazione, è necessario che l'impianto fotovoltaico sia installato essenzialmente per far fronte ai bisogni energetici dell'abitazione (e quindi per usi domestici, di alimentazione degli apparecchi elettrici, di illuminazione). Infine, l'Agenzia conferma il divieto di cumulo tra la detrazione fiscale in esame e la tariffa incentivante, ma riconosce la cumulabilità tra la stessa detrazione e lo scambio sul posto ed il ritiro dedicato».
 
Affari tuoi è stato "irregolare" e "assolutamente scorretto". Almeno per un certo periodo di tempo "i concorrenti più accorti sono stati messi in grado di individuare i premi più sostanziosi".

Insomma, le accuse di Striscia la Notizia non erano campate in aria. A dare ragione al tg satirico è un magistrato: secondo quanto riporta il Corriere della Sera, il procuratore aggiunto di Roma, Leonardo Frisani, ha stabilito che la trasmissione di RaiUno era “assolutamente scorretta”. E ha così dato torto allo staff dei notai della trasmissione che avevano querelato Striscia la Notizia, che per prima aveva lanciato l'accusa contro i “concorrenti”. Secondo i magistrati, il gioco della Rai è stato “irregolare almeno per un certo periodo di tempo”. In pratica, “i concorrenti più accorti sono stati messi in grado di individuare i premi più sostanziosi”. E questo per lasciare i pacchi più ambiti in gioco più a lungo e far salire così gli ascolti.

Tutto è iniziato nel 2005, quando il tg satirico di Ricci ha iniziato a mettere in discussione il "gioco dei pacchi" (in onda nello stesso orario di Striscia). Le denunce, con con tanto di tapiri, si erano protratte sino al 2010. Secondo quanto sostenuto da Ezio Greggio, Antonio Ricci, Jimmy Ghione e Valerio Staffelli alcuni concorrenti venivano messi nelle condizioni di poter scegliere i pacchi coi premi da migliaia di euro. I magistrati non li hanno smentiti e il pm ha archiviato la querela che nel 2010 era stata presentata dai notai della trasmissione.
Ora la decisione di archiviare quel procedimento spetta al gup. L'udienza è stata fissata per il 26 marzo.

Nel frattempo la Rai assicura che il regolamento alla base della trasmissione è stato modificato e che, a garanzia della trasparenza, "ogni passaggio è blindato a livello di sicurezza".



 
Coppia di disoccupati ruba al supermarket
per sfamare i 5 figli, la polizia non li arresta

E' successo a Treviglio, in provincia di Bergamo, dove marito e moglie avevano preso cibo e abbigliamento per 200 euro. Gli agenti hanno avuto conferma sul fatto che entrambi avevano perso da poco il posto di lavoro



Hanno rubato generi alimentari e capi d'abbigliamento per circa 200 euro in un supermercato di Treviglio, nella Bassa Bergamasca, e alla polizia, una volta fermati, hanno riferito di avere cinque figli e di non sapere come sfamarli perché entrambi hanno perso da poco il lavoro. Accertato che quanto riferivano era vero, gli agenti del commissariato di polizia di Treviglio non hanno arrestato ma solo denunciato una coppia di quarantenni residenti nella vicina cittadina di Caravaggio (Bergamo), lui di origine albanese e la moglie nativa di Varese.

I due sono stati fermati alle casse del supermercato Pellicano, a Treviglio, con i generi alimentari e i vestiti nascosti in alcune borse, mentre tentavano di uscire dal punto vendita senza pagare. Bloccati dalla vigilanza, che ha chiamato la polizia, i coniugi hanno riferito di avere a casa cinque bambini e di non sapere come sfamarli. Circostanza risultata vera, così come il fatto che avessero da poco perso entrambi il lavoro
 
Salute, Lancet: “Italiani tra i più longevi d’Europa” e gli inglesi ci invidiano

Prima di noi nella classifica ci sono solo gli spagnoli secondo una ricerca pubblicata sulla rivista Lancet. I media britannici si domandano come sia possibile che pur guadagnando meno, fumando di più, avendo una spesa sanitaria non elevata e una situazione economica disastrata, viviamo – in media- ben 18 mesi più dei sudditi della regina


Siamo il secondo popolo più longevo tra quelli occidentali su un campione di 19 Paese. E’ quanto emerge da uno studio della rivista Lancet, ripreso nei giorni scorsi dai media inglesi che si domandano come sia possibile che pur guadagnando meno, fumando di più, avendo una spesa sanitaria non elevata e una situazione economica disastrata, viviamo – in media- ben 18 mesi più degli inglesi: 81 anni e mezzo contro 79 anni e 9 mesi. Nei giorni scorsi la notizia ha avuto grande eco all’estero ma in Italia, complici probabilmente le polemiche post-elettorali, non se n’è parlato. “Neanche un giornalista italiano mi ha contattata per commentare la notizia – ha detto alla Bbc Stefania Salmaso, direttrice del Centro nazionale di Epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell’Istituto superiore di sanità. – Le persone non si rendono conto di quanto siano fortunate e si lasciano sfuggire le buone notizie”.

A precederci nella classifica dei più longevi un altro Paese economicamente messo male: la Spagna. Ma gli inglesi non sembrano curarsi troppo degli spagnoli. Vogliono capire perché noi li “battiamo” in termini di aspettativa di vita. Loro sono al 14esimo posto della classifica, molto dopo Francia, Germania e Svezia, rispettivamente al terzo, quarto e quinto posto. “Com’è possibile che la Dolce vita superi la Buona vita britannica?”, si chiedono.I motivi sono diversi. Come scrive Fergus Walh della Bbc: “Abbiamo minori disuguaglianze sociali rispetto ai britannici e mangiamo seguendo la dieta mediterranea che sembra essere miracolosa soprattutto a causa della grande varietà di frutta e verdura, del ridotto apporto di grassi animali e dell’uso dell’olio d’olia per la cottura. In genere beviamo anche in modo diverso dagli inglesi: il vino consumato durante i pasti ci fa sfuggire dal cosiddetto effetto binge drinking (l’assunzione di più bevande alcoliche in un intervallo di tempo breve che aumenta il rischio di ammalarsi di demenza senile) comune in Gran Bretagna e nei Paesi del Nord Europa. Anche se le abitudini delle nuove generazioni stanno cambiando e si tende ad “abbuffate alcoliche” soprattutto nei fine settimana.

La somma dei fattori, però, non porta a un risultato preciso. Come infatti spiega Edmund Jessop, vice-presidente della Facoltà di Salute, le aspettative di vita sono dovute a un ampio numero di fattori e quindi è difficile individuare esattamente quali siano. Nei 200 commenti all’articolo della Bbc i pareri sono diversi. C’è chi dice che è questione di genetica. Molti concordano sul grande ruolo giocato dal cibo. Qualcuno scrive: basta camminare per strada o all’aeroporto di Malpensa per notare quanto gli italiani siano in forma. Altri, invece, ritengono che tendenzialmente siamo un popolo felice e che prendiamo la vita con l’allegria.
 

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