la cultura occidentale è fondata sul concetto proprio ed originale di "individuo" come elemento non divisibile , dotato di proprietà e diritti propri inalienabili , finito, distinto dall'infinito
questo ha posto l'uomo come centrale e dominante rispetto alla natura con tutti i riflessi sia positivi che negativi in termini di espressione della propria potenza
non possiamo guardare solo un lato della moneta ignorando l'altro
ma nella cultura occidentale è anche entrato il concetto di persona e cioè di un individuo che ha un ruolo da giocare nei confronti degli altri
Etimologia : persona;
l'idea che la cultura occidentale non sia solidaristica a contrario di quelle non occidentali mi pare sia un mainstream che non ha riscontro nella realtà
lo stato sociale nasce qui , non in asia
E' tutto vero, ma puntualizzo:
1) IQT ci sono troppe donne, si rischia di far fatica a mandarlo in wacca
2) anpassàn: quand'ero giovane, nel seminario che feci per l'esame di sociologia, mi dissero che la pressione al conformismo (e quindi contro l'individualismo) è moooolto più forte in Giappone che in Italia
3) "lo stato sociale nasce qui e non in Asia" merita un approfondimento alla luce della mia Weltanschauung sui rapporti tra regole e comportamenti innati o comunque trasmessi dalla Cultura dominante.
"lo stato sociale nasce qui e non in Asia".
E dunque?
Secondo la mia Visione, il fatto che esista una norma (o un insieme di norme, battezzate in questo caso "Stato Sociale") NON è indice di tendenza naturale a realizzare una situazione bensì, semmai, il contrario.
Per esempio: non esiste una norma di legge che obbliga le persone a nutrirsi e a dormire o a non uccidersi. Eppure lo fanno. Perché non occorrono norme che impongano ciò è "naturale" (inteso anche come "culturalmente imposto", beninteso).
Invece esiste una norma che dice "in macchina, fermatevi al semaforo rosso", il che fa pensare che, se tale norma non esistesse, le persone attraverserebbero gli incroci in modo quantomeno ardìto. Perché "cercare di arrivare a destinazione nel minore tempo possibile" è naturale, mentre "fermarsi e far passare gli altri" no.
Quindi, spesso le norme impongono, mi si passi la semplificazione, comportamenti "innaturali". "Innaturali" per il singolo, ma - si pensa - benèfici per la collettività, beninteso.
Concludendo,
"Vince il più forte ossia il più cattivo"
![Mmmm :mmmm: :mmmm:](/images/smilies/mmmm.gif)
Si consiglia di guardare "Wolf" (Jack Nicholson licantropizzato rècita "E' magnifico essere lupo, non è vero?
Il potere senza la colpa. L'amore senza il dubbio").
Ma la "competizione con se stessi" non è la schizofrenia?
Ovvero: se uno "mette da parte i propri egoismi per un bene comune", secondo me, lo fa perché si sente bene nel farlo.
Unitariamente.
Anch'io, quando vo a farmi cavare il plasma, lo faccio per egoismo, perché la mi fa stare bene: non c'è una parte di me che dice "dàllo!" e una parte di me che replica "tièntelo!".