Buona sera,
ho una faccenda spinosa che mi richiede qualche informazione competente:
mi sono trovato a lavorare per alcuni anni in Norvegia e Irlanda (quindi parliamo di area SEE/EEA e SEPA). Come svariate centinaia di migliaia di nostri connazionali, non mi sono mai iscritto all'AIRE (che di sè meriterebbe un capitolo a parte) e non ho mai dichiarato i miei redditi all'estero in quanto frutto di lavoro dipendente già tassato e non soggetto a doppia imposizione fiscale, oltrettutto nel mio caso ho anche dei micro redditi in italia derivanti da affitti e comodati d'uso (roba divisa tra famigliari, che ammonta quindi a poche migliaia di euro l'anno).
Orbene, ho da poco lasciato l'Irlanda e poco prima di partire ho stupidamente investito dei soldi in un fondo (per una volta ho fatto ciò che non faccio mai: ho seguito i consigli della banca) e ora temo che la mia situazione possa essere in pericolo e spingermi pertanto a dichiarare i miei movimenti finanziari irlandesi, quantomeno in parte.
A questo quadro aggiungo un po' di note: ho da poco ereditato una somma considerevole e sono al corrente di ciò che prevede la normativa sull'autoriciclaggio con riferimento alla dichiarazione volontaria (voluntary disclosure) e al quadro RW della dichiarazione ... e no, non intendo portare quei soldi in italia, non solo perché non ne ho di bisogno, e non ho mai fatto alcun movimento da e verso l'Irlanda.
Situazione non facilissima, no? Voi che ne dite? Dichiaro gli averi in Norvegia e Irlanda? Solo in Irlanda? In tutto o in parte? O sto così e magari mi stacco dal fondo (pagando penale)?
Vi ringrazio cordialmente
ho una faccenda spinosa che mi richiede qualche informazione competente:
mi sono trovato a lavorare per alcuni anni in Norvegia e Irlanda (quindi parliamo di area SEE/EEA e SEPA). Come svariate centinaia di migliaia di nostri connazionali, non mi sono mai iscritto all'AIRE (che di sè meriterebbe un capitolo a parte) e non ho mai dichiarato i miei redditi all'estero in quanto frutto di lavoro dipendente già tassato e non soggetto a doppia imposizione fiscale, oltrettutto nel mio caso ho anche dei micro redditi in italia derivanti da affitti e comodati d'uso (roba divisa tra famigliari, che ammonta quindi a poche migliaia di euro l'anno).
Orbene, ho da poco lasciato l'Irlanda e poco prima di partire ho stupidamente investito dei soldi in un fondo (per una volta ho fatto ciò che non faccio mai: ho seguito i consigli della banca) e ora temo che la mia situazione possa essere in pericolo e spingermi pertanto a dichiarare i miei movimenti finanziari irlandesi, quantomeno in parte.
A questo quadro aggiungo un po' di note: ho da poco ereditato una somma considerevole e sono al corrente di ciò che prevede la normativa sull'autoriciclaggio con riferimento alla dichiarazione volontaria (voluntary disclosure) e al quadro RW della dichiarazione ... e no, non intendo portare quei soldi in italia, non solo perché non ne ho di bisogno, e non ho mai fatto alcun movimento da e verso l'Irlanda.
Situazione non facilissima, no? Voi che ne dite? Dichiaro gli averi in Norvegia e Irlanda? Solo in Irlanda? In tutto o in parte? O sto così e magari mi stacco dal fondo (pagando penale)?
Vi ringrazio cordialmente