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Alitalia: proposta ad Air France quota di maggioranza entro il 2013
http://www.ilsole24ore.com/art/Sole...8/09/alitalia-proposta-quota-air-france.shtml

Ad Air France-Klm è stato proposto di prendere una partecipazione minoritaria, tra il 10 e il 20% nella Nuova Alitalia, con la possibilità di diventare quota di maggioranza nel giro di cinque anni, entro il 2013.
Lo scrive il quotidiano economico francese La Tribune nell'edizione di oggi e sull'edizione online www.latribune.fr.
Secondo informazioni raccolte da La Tribune, questa proposta sarebbe stata formulata in segreto dai dirigenti di Intesa SanPaolo, lo scorso 27 agosto, quando si è tenuto l'incontro a Parigi tra i rappresentanti dell'istituto che ha elaborato il piano Fenice e la compagnia d'Oltralpe.

Air France-KLM: non siamo interessati alla maggioranza

Air France non aveva voluto commentare con La Tribune le indiscrezioni, ma questa mattina, dopo la pubblicazione dell'articolo, ha fatto sapere di essere interessata solo a una quota di minoranza nella nuova Alitalia.
La compagnia franco-olandese ha smentito le voci secondo cui starebbe valutando di acquisire la maggioranza di Alitalia entro il 2013.
Le fonti di Air France-Klm non fanno commenti diretti sull'ipotesi riportata da La Tribune, ma precisano che «l'interesse per Alitalia si inserisce nel quadro definito dal Governo italiano, che è alla ricerca di un partner industriale per la nuova compagnia. Dal nostro punto di vista questa partnership potrà avere una nostra partecipazione minoritaria e esclusivamente industriale. Il resto è solo speculazione».
Air France-Klm, che da 8 anni ha un accordo commerciale con Alitalia rafforzato da una quota del 2%, aveva fatto sapere il 28 agosto di essere «pronta a prendere una partecipazione minoritaria» della nuova Alitalia «a fianco degli investitori italiani riuniti da Intesa Sanpaolo».


Nessuna cifra. La compagnia aerea franco-olandese, scrive La Tribune, ha già detto pubblicamente che accetterebbe una partecipazione minoritaria in Alitalia, senza dare cifre e senza parlare della possibilità di una futura presa di controllo. Air France-Klm, continua La Tribune, sarà della partita solo se il progetto è praticabile. «Gli investitori italiani prevedono di rilanciare Alitalia come piccolo vettore sulle distanze di breve e medio raggio e di acquistare solo una parte degli attivi», non prevedendo di acquisire le attività di cargo e di manutenzione pesante, riferisce il quotidiano francese che riprende quanto ha spiegato giovedì 4 settembre l'amministratore unico di Cai, Compagnia aerea italiana, Rocco Sabelli, nell'incontro con i sindacati.

Smentita di Intesa SanPaolo. In merito all'ipotesi avanzata dal quotidiano francese la Tribune, circa la possibilità che Air France arrivi a detenere una partecipazione di maggioranza in Alitalia nel 2013, un portavoce di Intesa Sanpaolo definisce «del tutto priva di fondamento la ricostruzione del quotidiano La Tribune di oggi rispetto alle ipotizzate evoluzioni della composizione azionaria di Alitalia e al ruolo svolto da Intesa Sanpaolo a tale riguardo».
 
I sindacati avevano rifiutato la proposta di Air france perchè prevedeva 2500 esuberi

ma la proposta italiana è pure peggio




Air france voleva un'alitalia snella più dedicata ai voli nazionali che dismettesse malpensa...
tutti ad ululare

Ora il Alitalia ha dismesso malpensa e il piano italiano prevede cghe la compagnia di bandiera diventi molto nazionale



MA?????
Berlusconi non diceva che la proposta dei francesi tesa verso un'alitalia più concentrata ai voli nazionali
tarpava le ali all'italia?


che i prezzo pagato era un vero regalo?


ora la proposta italiana prevede di pagare molto meno
a danno di tutti gli azionisti ed obligazionisti

CHI LI RISARCIRà?


questi sono politicastri... pronti ad ogni promessa preelettorale
ma poi con i fatti restano i soliti capaci di far gli affaracci loro ed arricchire solo le loro famiglie
 
[size=18Alitalia, Economist: operazione «politica, sbagliata e costosa»[/size]
http://www.ilsole24ore.com/art/Sole...tml?uuid=e378a1f8-7a87-11dd-a941-1375b61cc866
Qual è il prezzo del patriottismo?».
Cinque miliardi di euro
pari a circa 125 euro per ognuno dei 40 milioni di contribuenti italiani.

L'attacco arriva dalle colonne dell'Economist, che, in un articolo in uscita venerdì boccia l'operazione Fenice per il salvataggio di Alitalia come «sbagliata e costosa», senza una «logica economica» e costruita per salvare una «compagnia da tempo azzoppata».

Un salvataggio che, nel complesso, costerà 5 miliardi e circa 125 euro per ognuno dei 40 milioni di contribuenti italiani.
Prima dell'operazione «appoggiata dal premier Silvio Berlusconi per preservare l'italianità dell'azienda», infatti, «3 miliardi di euro di denaro pubblico erano finiti lì». Con il piano Fenice, poi, «1,2 miliardi di debiti e gli asset in perdita saranno travasati in una "bad company" che sarà scaricata sul ministero dell'Economia». Ma il calcolo non è completo, visto che secondo i conti dell'Istituto Bruno Leoni riportati dall'Economist «complessivamente i costi per lo stato (il riferimento è sempre all'operazione Fenice, ndr) saranno di 2 miliardi di euro».

La logica dell'operazione, sottolinea il settimanale britannico, «non è mai stata economica.
Il suo obiettivo era semplicemente onorare la promessa elettorale fatta da Berlusconi, che aveva annunciato di avere una soluzione migliore rispetto all'offerta di Air-France Klm, definita "offensiva" (ma che avrebbe esonerato i contribuenti dai debiti di Alitalia).
Berlusconi aveva insistito nel dire che alcuni imprenditori italiani stava aspettando per avere una chance e, con diversi mesi di ritardo, è stata messa insieme una cordata». Sugli interessi degli imprenditori della cordata, evidenzia poi la rivista inglese, «c'è uno scetticismo diffuso».
«Non ho mai visto tigri vegetariane - sottolinea con sarcasmo Marco Ponti, professore di Economia dei trasporti al Politecnico di Milano - e non conosco nessun uomo d'affari disposto a perdere soldi sull'altare dell'italianità».

«Come molti altri esperti - prosegue l'Economist -, Ponti sospetta che gli investitori hanno avuto garanzie dal governo, per cui, se le cose dovessero andare male, riceveranno "favori in altri settori"». Tutto questo, conclude il giornale inglese, «dovrebbe interessare vivamente la Commissione europea, ma una delle prime mosse di Berlusconi è stata assicurare la nomina di un suo uomo, Antonio Tajani, a commissario europeo per i Trasporti. Alcuni concorrenti di Alitalia potrebbero ancora protestare rivolgendosi all'Ue ma, prima che Colaninno arrivasse a Bruxelles per illustrare l'operazione Fenice, Tajani l'ha elogiata perché "favorisce il mercato e il principio di concorrenza"».


Anche Frankfurter Allgemeine critica il piano Sabelli.
La nuova Alitalia metterà al servizio dei suoi viaggiatori meno aerei, ma a prezzi più elevati.
È la conclusione del quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung, secondo il quale il servizio scadente attuale «verrà in futuro puntellato grazie ad una posizione di monopolio». Con la prevista riduzione della flotta e dei collegamenti, osserva il giornale tedesco, «i manager italiani e i turisti non avranno altra scelta se non quella di viaggiare a costi più elevati in aerei ben riempiti».



La Faz scrive che in seguito alla fusione tra Alitalia e Air One «non solo servizi e prezzi, ma anche l'offerta di collegamenti e di posti va nella direzione opposta» a quella annunciata dal presidente del Consiglio. Prendendo ad esempio i collegamenti tra Roma e Milano, il quotidiano scrive che a fronte degli attuali 34 milioni di passeggeri trasportati all'anno da Alitalie e Air One, nel 2009 il numero corrispondente dovrebbe «scendere a poco più di 20 milioni». Le conseguenze di questo calo si farebbero sentire anche sull'indotto aeroportuale, poiché «l'argomento della sicurezza dei posti di lavoro si rivela insulso, in quanto meno passeggeri negli aeroporti significano anche meno posti di lavoro nei servizi di check-in, trasporto bagagli e catering».
 
Alitalia, le opposizioni bocciano l'operazione. Perplessità anche dalla Lega

Per la maggioranza si tratta di un'operazione che rimedierà il «disastro» lasciato dal centrosinistra; per l'opposizione è invece una soluzione «fallimentare», ben peggiore della fusione con Air France cui stava lavorando il Governo Prodi. Ne è convinto l'esponente del Pd Pierluigi Bersani: «La soluzione che si profila per la crisi dell'Alitalia più che un commissariamento ha le caratteristiche di un fallimento. Le condizioni per l'Alitalia sono ben peggiori di quelle prospettate con Air France sia per numero di esuberi, che per risorse disponibili e perchè allora non c'era una bad company». Soluzione che per Bersani danneggia in particolare i piccoli risparmiatori, anche se il ministro dell'Economia Tremonti assicura che «il risparmio è un bene pubblico che deve essere tutelato». E critico è anche Massimo Calearo, imprenditore e deputato del Pd: «Con i soldi degli italiani sono capaci tutti...». Nella nuova compagnia «ci sono fior di imprenditori che mettono i loro soldi per il salvataggio della compagnia», e tuttavia fa notare che «i debiti li pagano gli italiani e i piccoli azionisti». E aggiunge: «Mi farebbe ridere se rientrasse Air France. Vorrebbe dire che per mesi abbiamo perso tempo e soldi pubblici». Anche Udc, Prc e Radicali bocciano l'operazione. Francesco Pionati, portavoce dei centristi, dice no a «inganni e giochi di prestigio», e chiede chiarezza su un punto: «Chi pagherà i costi?». Il segretario del Prc Paolo Ferrero promette invece la mobilitazione del partito, contro una «presa in giro» che comporterà «la dissoluzione della compagnia di bandiera, molto peggio della fusione con Air France». Emma Bonino rivendica invece la validità della soluzione cui stava lavorando il governo Prodi prima della caduta. Perplessità nella maggioranza anche dalla Lega, preoccuoata di ulteriori esborsi per la compagnia e contraria all'assorbimento degli esuberi Alitalia nella Pubblica Amministrazione.
 
tontolina ha scritto:
Alitalia, Passera: «Partner estero non avrà la maggioranza»

per adesso.... poi tra 5 anni quando Colaninno e soci avranno venduto vedremo...

Italianità di Alitalia? tra 5 anni sarà stata buttata nel Water e chi ne avrà fatto le spese saranno i contribuenti italiani e i lavoratori Alitalia-LAI :(

:ciao:
 
woolloomooloo ha scritto:
per adesso.... poi tra 5 anni quando Colaninno e soci avranno venduto vedremo...

Italianità di Alitalia? tra 5 anni sarà stata buttata nel Water e chi ne avrà fatto le spese saranno i contribuenti italiani e i lavoratori Alitalia-LAI :(

:ciao:

comunque
il progetto di Berluska è una vera schifezza

e

fa sembrare la proposta di Air france molto generosa - almeno non lasciava gli azionisti e obligazionisti con le mutande in mano

e non scaricava sul contribuente italiano tutta l'onere del disastro di questi POLITICASTRI


fanno schifoooooooooooooooooooooooooooooooooooooo


Berlusconi sia denunciato penalmente per MILLANTATO CREDITO PREELETTORALE
 
Alitalia: sit-in assistenti volo, "era meglio Air France"

ROMA (MF-DJ)--Davanti alla sede del Ministero del Lavoro, dove e' in corso il vertice fra azienda, sindacati e Governo sulla "nuova Alitalia", si sono riuniti in un sit-in un centinaio di assistenti di volo. Molti di questi, precari e non, hanno reagito alle prime indiscrezioni sui nuovi contratti di lavoro illustrati oggi ai sindacati dall'a.d. di Cai, Rocco Sabelli, affermando che "era meglio Air France" e auspicando che i rappresentanti sindacali lascino presto il tavolo di confronto. rov/ren (END) Dow Jones Newswires Copyright (c) 2008 MF-Dow Jones News Srl. September 08, 2008 06:48 ET (10:48 GMT)
 

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