Un secondo punto chiave dovrà riguardare, secondo il broker inglese, le risorse del fondo salva-stati Efsf: "Tenendo conto che oltre 143 miliardi di euro del fondo sono necessari per il programma di sostegno a Grecia, Irlanda e Portogallo, e che almeno 50 miliardi saranno destinati al piano di ricapitalizzazione delle banche, dei 440 miliardi originali, solo circa 200 miliardi potranno essere utilizzati per sostenere i mercati delle obbligazioni dei Paesi sovrani dell'area euro", spiegano gli esperti. Il terzo e ultimo argomento riguarderà un piano per la Grecia. "Ci aspettiamo che ulteriori progressi verso un piano per affrontare l'insolvenza della Grecia siano stabiliti durante il fine settimana", dichiarano gli analisti, specificando: "Vediamo due alternative, a seconda che prevalga la posizione francese o tedesca". Secondo la casa d'affari inglese, se dovesse prevalere l'idea di Parigi si potrebbe attuare una svalutazione del debito ellenico un pò più alta ("stimiamo taglio cedole dal 4,5% al 2% con un taglio di circa il 40% piuttosto che l'originale 21%") sempre su base volontaria. Un accordo di questo tipo potrebbe essere raggiunto già questo fine settimana. Discorso diverso invece, nel caso in cui, dovesse prevalere la visione tedesca. In questo caso, la svalutazione del debito greco potrebbe arrivare fino al 50% con un conseguente allungamento dei tempi.