tontolina
Forumer storico
con la legge italiana che protegge sempre i vari "CAINI" colpevoli e colpevolizza i vari "ABELE"
condivido il desiderio di farsi giustizia da sè soprattutto se toccano i Cuccioli
Ovvio se sono colpevoli...
http://canali.libero.it/affaritaliani/cronache/asilochoc280407.html
Asilo choc/ Parla con Affari, l'avvocato che difende Rignano: "In paese vogliono farsi giustizia da soli"Sabato 28.04.2007 13:28
La tensione che si taglia col coltello anche soltanto girando per strada. Un clima da caccia alle streghe. Un sindaco che le sta provando tutte per salvare l'onorabilità della sua cittadina. Rignano è spaccata in due sui fatti che ruotano intorno all'asilo degli orrori, ma sia colpevolisti che innocentisti vivono con i nervi a fior di pelle.
"Il Comune non poteva restare indifferente - dice ad Affari Roberto Ruggiero, il legale scelto dall'amministrazione locale a rappresentarla - Ma non poteva nemmeno intraprendere una costituzione di parte civile faziosa. Allora ha pensato a un avvocato libero e autonomo per una parte civile finalizzata all'imparzialità".
Ossia? Ruggiero chiarisce meglio il concetto dell'equidistanza: "Se riterremo che per qualcuno degli indagati non c'è la prova, saremo i primi a dirlo; dunque, siamo a garanzia degli inquisiti. Ma questo non implica alcuna forma di benevolenza o perdonismo per chi sarà raggiunto dalla prova, fatta salva la normale presunzione d'innocenza".
Insomma, una parte civile non finalizzata al risarcimento del danno ma all'obiettivo di mandare un segnale preciso ai cittadini di Rignano. "La gente deve evitare intemperanze. Qui sono già comparse scritte da caccia all'untore - rivela Ruggiero - Me lo ha confermato anche il sindaco, che mi ha chiesto sostegno". Il primo cittadino, Ottavio Coletta, è comprensibilmente scosso. E non da ora: va ricordato, infatti, che l'inchiesta della procura di Tivoli era stata aperta nell'ottobre 2006.
Ruggiero poi rivela: "Già ad agosto si sapevano delle cose e c'era gente che voleva farsi giustizia da sola. Dobbiamo capire che questa è un'inchiesta nata in provincia, in mezzo a persone che ragionano in un certo modo". Ma come mai l'indagine è partita dai carabinieri di Bracciano e non da Rignano? "Le mamme si sono incontrate alla spicciolata e conosciute una per una dai carabinieri. E' gente che magari non si fidava della stazione dell'Arma di Rignano, ecco perché si sono rivolti ai militari di Bracciano".
"Di sicuro - conclude Ruggiero - ci deve essere una spiegazione logica dietro al fatto che sedici bambini riferiscono circostanze e dettagli precisi. O c'è un'altra causa oppure hanno davvero vissuto quello di cui si parla e su cui i magistrati indagano".
Ulisse Spinnato Vega
condivido il desiderio di farsi giustizia da sè soprattutto se toccano i Cuccioli
Ovvio se sono colpevoli...
http://canali.libero.it/affaritaliani/cronache/asilochoc280407.html
Asilo choc/ Parla con Affari, l'avvocato che difende Rignano: "In paese vogliono farsi giustizia da soli"Sabato 28.04.2007 13:28
La tensione che si taglia col coltello anche soltanto girando per strada. Un clima da caccia alle streghe. Un sindaco che le sta provando tutte per salvare l'onorabilità della sua cittadina. Rignano è spaccata in due sui fatti che ruotano intorno all'asilo degli orrori, ma sia colpevolisti che innocentisti vivono con i nervi a fior di pelle.
"Il Comune non poteva restare indifferente - dice ad Affari Roberto Ruggiero, il legale scelto dall'amministrazione locale a rappresentarla - Ma non poteva nemmeno intraprendere una costituzione di parte civile faziosa. Allora ha pensato a un avvocato libero e autonomo per una parte civile finalizzata all'imparzialità".
Ossia? Ruggiero chiarisce meglio il concetto dell'equidistanza: "Se riterremo che per qualcuno degli indagati non c'è la prova, saremo i primi a dirlo; dunque, siamo a garanzia degli inquisiti. Ma questo non implica alcuna forma di benevolenza o perdonismo per chi sarà raggiunto dalla prova, fatta salva la normale presunzione d'innocenza".
Insomma, una parte civile non finalizzata al risarcimento del danno ma all'obiettivo di mandare un segnale preciso ai cittadini di Rignano. "La gente deve evitare intemperanze. Qui sono già comparse scritte da caccia all'untore - rivela Ruggiero - Me lo ha confermato anche il sindaco, che mi ha chiesto sostegno". Il primo cittadino, Ottavio Coletta, è comprensibilmente scosso. E non da ora: va ricordato, infatti, che l'inchiesta della procura di Tivoli era stata aperta nell'ottobre 2006.
Ruggiero poi rivela: "Già ad agosto si sapevano delle cose e c'era gente che voleva farsi giustizia da sola. Dobbiamo capire che questa è un'inchiesta nata in provincia, in mezzo a persone che ragionano in un certo modo". Ma come mai l'indagine è partita dai carabinieri di Bracciano e non da Rignano? "Le mamme si sono incontrate alla spicciolata e conosciute una per una dai carabinieri. E' gente che magari non si fidava della stazione dell'Arma di Rignano, ecco perché si sono rivolti ai militari di Bracciano".
"Di sicuro - conclude Ruggiero - ci deve essere una spiegazione logica dietro al fatto che sedici bambini riferiscono circostanze e dettagli precisi. O c'è un'altra causa oppure hanno davvero vissuto quello di cui si parla e su cui i magistrati indagano".
Ulisse Spinnato Vega