Mia moglie mi ha raccontato di una sua "collega di volontariato" al canile, che chiameremo X, che racconta cose palesemente false.
Nel suo caso, la falsità emerge confrontando racconti effettuati in un dato momento (X ha detto che suo padre è morto) con racconti successivi (poi X ha detto che ha trovato un lavoro da fare nei weekend perché le servono soldi per pagare la badante del padre).
Oppure cose incongruenti: affermazioni del tipo "Oggi faccio un turno breve di volontariato perché ho appena saputo che mia figlia è stata ricoverata d'urgenza in ospedale", ma poi rimane lì altre tre ore.
Ieri son passato in canile a far delle foto in occasione di una sfilata-promozione di cani da adottare, e ho visto la "presunta mitomane".
Sembra una persona normalissima.
A proposito: ad alcuni colleghi di volontariato ha detto che in passato, quando morì un suo cane, lei tentò il suicidio e la fermarono quand'era pronta a saltar giù da un ponte. Ad altri ha detto che suo fratello ha tentato il suicidio.
Può essere che, come tutti gli "inventori", ogni tanto cambi dettagli alle sue storie; oppure che sia lei che il fratello abbiano tentato il suicidio.
O magari la tizia viene da un
metaverso (che oggi va di moda,
limortacci della MarvelDisneyPixarStarWars) dove una persona può essere viva e morta (o sana e malata) in contemporanea.
