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Wirecard, ex Ceo arrestato. Vicenda “una vergogna per la Germania”
Mercato azionario3 ore fa (23.06.2020 10:57)
© Reuters.
Di Mauro Speranza
Investing.com – L'ex amministratore delegato di Wirecard e azionista con il 7%, Markus Braun, è stato arrestato nell'ambito della vicenda dell'ammanco di 1,9 miliardi di euro dal bilancio della società di fintech, poi riconosciuto come “probabile” dagli stessi tedeschi.
Braun, dimessosi dalla carica di ad della società lo scorso 19 giugno, risulta sotto indagini a causa della sua condotta che “giustifica il sospetto di una presentazione imprecisa e di una manipolazione del mercato”, spiegava il pubblico ministero di Monaco di Baviera.
La vicenda aveva fatto crollare il titolo Wirecard (DE:WDIG) alla borsa di Francoforte, con un crollo di oltre l'80% in pochi giorni, mentre oggi le azioni della società riprendono fiato (+16%).
I fondi mancanti sembravano essere in due banche nelle Filippine, ma il governatore della banca centrale filippina aveva dichiarato che “i soldi non sono mai entrati nel sistema finanziario” del paese.
La società bavarese ha ritirato anche i conti preliminari del primo trimestre di quest’anno, la stima dell’Ebitda per l’intero esercizio e la guidance al 2025 su volume delle transazioni, ricavi ed ebitda.
Wirecard "vergogna per la Germania"
La crisi di Wirecard inizia a preoccupare il mondo finanziario tedesco. Felix Hutfeld, presidente di BaFin (Consob tedesca) ha definito il caso “un disastro completo e una vergogna per la Germania”, ma le accuse si allargano anche allo stesso istituto di vigilanza, accusato di aver sempre respinto come speculazioni le voci crescinti su presunte pratiche illecite di Wirecard.
Già nel febbraio 2019, infatti, il Financial Times aveva acceso i fari sulle sue operazioni in Asia, ma solo in queste ore Moody's aveva ritirato il rating di Wirecard e la polizia di Monaco aveva atteso lo scoppio di questa crisi prima di lanciare un'investigazione criminale.
Il problema è “serio e riguarderà tutti noi”, lanciava l'allarme Christian Sewing, ceo di Deutsche Bank (DE:DBKGn), la prima banca tedesca, intervenendo al Financial Summit di Francoforte.
A cercare di calmare gli animi era stato il ministro dell’Economia, Olaf Scholz, che si è affrettato ad assolvere le autorità di controllo, affermando che hanno “fatto il loro lavoro”, ma la crisi sembra solo all'inizio.
© Reuters.
Di Mauro Speranza
Investing.com – L'ex amministratore delegato di Wirecard e azionista con il 7%, Markus Braun, è stato arrestato nell'ambito della vicenda dell'ammanco di 1,9 miliardi di euro dal bilancio della società di fintech, poi riconosciuto come “probabile” dagli stessi tedeschi.
Braun, dimessosi dalla carica di ad della società lo scorso 19 giugno, risulta sotto indagini a causa della sua condotta che “giustifica il sospetto di una presentazione imprecisa e di una manipolazione del mercato”, spiegava il pubblico ministero di Monaco di Baviera.
La vicenda aveva fatto crollare il titolo Wirecard (DE:WDIG) alla borsa di Francoforte, con un crollo di oltre l'80% in pochi giorni, mentre oggi le azioni della società riprendono fiato (+16%).
I fondi mancanti sembravano essere in due banche nelle Filippine, ma il governatore della banca centrale filippina aveva dichiarato che “i soldi non sono mai entrati nel sistema finanziario” del paese.
La società bavarese ha ritirato anche i conti preliminari del primo trimestre di quest’anno, la stima dell’Ebitda per l’intero esercizio e la guidance al 2025 su volume delle transazioni, ricavi ed ebitda.
Wirecard "vergogna per la Germania"
La crisi di Wirecard inizia a preoccupare il mondo finanziario tedesco. Felix Hutfeld, presidente di BaFin (Consob tedesca) ha definito il caso “un disastro completo e una vergogna per la Germania”, ma le accuse si allargano anche allo stesso istituto di vigilanza, accusato di aver sempre respinto come speculazioni le voci crescinti su presunte pratiche illecite di Wirecard.
Già nel febbraio 2019, infatti, il Financial Times aveva acceso i fari sulle sue operazioni in Asia, ma solo in queste ore Moody's aveva ritirato il rating di Wirecard e la polizia di Monaco aveva atteso lo scoppio di questa crisi prima di lanciare un'investigazione criminale.
Il problema è “serio e riguarderà tutti noi”, lanciava l'allarme Christian Sewing, ceo di Deutsche Bank (DE:DBKGn), la prima banca tedesca, intervenendo al Financial Summit di Francoforte.
A cercare di calmare gli animi era stato il ministro dell’Economia, Olaf Scholz, che si è affrettato ad assolvere le autorità di controllo, affermando che hanno “fatto il loro lavoro”, ma la crisi sembra solo all'inizio.