travis ha scritto:
in borsa è possibile aiutare tutti a guadagnare?
Io so di essere un nick di un forum, non mi metto certo in testa di cambiare il mondo dalla mia postazione. Cerco, però, di fare qualcosa di utile e, ripeto, non vedo la cosa a senso unico poiché anche io ricevo tantissime indicazioni utili per la mia attività sul mercato. Non mi è mai piaciuto lamentarmi e basta, e nel mio piccolo cerco di portare avanti discorsi concreti, come dare suggerimenti su un bond o una polizza, inviare una mail a 100 persone a mezzanotte circa, inviare un esposto alla Consob per una SICAV senza autorizzazioni, ed altro.
Quanto al mercato, è lì per soddisfare tante esigenze, da quelle di investimento a quelle speculative (in misura più o meno maggiore), a quelle di copertura: pertanto, non sono mai stato molto d'accordo sul "io guadagno e l'altro perde", proprio per via delle diverse esigenze che vi si incontrano. Quindi, non mi sono mai preoccupato di tenere nascosto qualche segreto: il mercato è grande, e se a me, ad esempio, viene un'intuizione su Ferretti non perdo soldi se altri la comprano dietro mio suggerimento (su determinati strumenti, vedi i cw, il discorso cambia, ma si entra in lati maggiormente specialistici).
Inoltre, e non dobbiamo mai dimenticarlo, c'è anche chi, sul mercato, si va a cercare le disgrazie, e per tirarlo fuori non basterebbero, così come non sono bastati e non basteranno mai, gli avvertimenti di mille persone come te e me.
Secondo me, la vera disuguaglianza sul mercato è che non tutti vi accedono nelle medesime condizioni di informazione e di azione.
L'ultima stima (un paio di mesi fa) riportava 15 milioni di investitori, solo in Italia, in minusvalenza, e ricordo che il totale investitori è di 18 milioni.
Chi ha a cuore che sul mercato ci si debba incontrare/scontrare ad armi pari (almeno tra noi) deve lavorare nella direzione delle "pari opportunità": una volta garantite le pari opportunità ci saranno certamente ancora perdite, ma non saranno dovute a società fuori mercato di cui si sa zero, ad informazioni nascoste, a fondi comuni che rendono sempre meno del mercato in cui investono, a piazzisti finanziari di ogni genere, come oggi avviene.
Sarà, se ci arriveremo (e non credo...), un mercato più duro per noi? Probabilmente, ma sarà un mercato più giusto.
Ultima cosa: noi ci riferiamo sempre al mercato azionario, ma il discorso vale anche per altri strumenti, come le obbligazioni ed i prodotti di risparmio gestito.
In tal caso, una maggiore informazione alla portata di tutti crea un miglioramento dei prodotti stessi, a vantaggio realmente di tutti. Esempio: perché non posso investire cifre "umane" in hedge funds, se non andando all'estero e pagando l'IRPEF progressiva anziché il 12.5%? Io stesso accetterei volentieri di affidare il mio danaro ad un hedge fund (qualcosa per divertirmi la terrei sempre...sono troppo appassionato...) che mi garantisse costanza nei rendimenti (veri rendimenti, non come quelli dei fondi comuni) e rischio sempre sotto controllo.