Copio un interessantissimo intervento di Blu, da Borsateam.
Allora, cerco di impostare il discorso in maniera un minimo articolata.
Esistono due possibilità di GESTIONE per un sito (nel nostro caso di finanza) : AMATORIALE e PROFESSIONALE. Attenzione, sto parlando della gestione, e non certo dei contenuti, che possono essere indipendenti dal tipo di gestione e dipendono in massima parte dagli utenti e piu' in generale dalla 'redazione'.
Quello che differenzia le due tipologie di gestione è essenzialmente l'obiettivo che il gestore si propone.
Nel secondo caso (Gestione Professionale) l'obiettivo è chiaramente la generazione di utile, ossia un tornaconto economico ottenuto mediante sponsorizzazioni, campagne pubblicitarie, vendita di spazi e di servizi sia ad aziende che vogliono farsi pubblicità sia agli utenti del sito.
Esempi :
- FinanzaOnLine vende pubblicità e le revenues sono proporzionali al numero di visitatori/utenti/clienti potenziali del sito - in questo caso l'obiettivo di gestione è massimizzare il numero di utenti e il traffico del sito, che si traduce nella massimizzazione del profitto da introiti pubblicitari.
- Siti che 'vendono segnali' o 'report' o 'newsletters' o 'corsi': insomma si vende un 'prodotto' ben preciso. In questo caso l'obiettivo è si la massimizzazione del numero dei riceventi, ma particolare attenzione va posta al contenuto di quello che si scrive, onde evitare di essere considerati 'venditori di fumo' (purtoppo la maggioranza ricade in questa categoria). Si deve creare quindi fiducia e confidenza nella validità di chi scive e di quello che scrive.
In ogni caso l'obiettivo è la generazione di un utile operativo e tutto deve andare in quella direzione.
Nel primo caso (Gestione Amatoriale) ricadono tutti quei siti/forum, prevalentemente a cura di un singolo individuo o di un gruppo molto ristretto, in cui l'obiettivo primario NON è la generazione di utile ma il soddisfacimento, direi quasi l'appagamento di una passione personale (magari coniugata all'operatività finanziaria diretta sul mercato). Insomma chi fa un sito amatoriale cerca di soddisfare un bisogno personale, che molte volte puo' coincidere col bisogno di una serie di altre persone che formano allora una 'comunità'. E' il caso di BorsaTeam, di NonSoloAzioni e di tanti altri siti del genere.
E' chiaro che non avendo come obiettivo l'utile, la sopravvivenza del sito è legata alla disponibilità di chi ci mette il proprio tempo e i propri soldi (non parlo solo dei proprietari, ma della comunità in genere). Chiaramente, all'esaurirsi degli stimoli personali che hanno motivato la sua creazione, si generano dei meccanismi di ricerca dell'utile anche in questi siti amatoriali che portano il sito a cercare di essere quello per che non è e non può essere, ossia una macchina per fare soldi. Chiaramente questo è un discorso di massima, e non deve essere generalizzato. Il risultato di questo tentativo di trasformazione e/o del venir meno delle motivazioni iniziali, il più delle volte, è la chiusura del sito.
Non c'e' nulla di male o di tremendo nella chiusura di un sito, è naturale che succeda.
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