Celentano,il poverello veste Armani
Per contratto abiti da 15mila euro
FOTO LAPRESSE
12:49 - Diciamo la verità: se stasera Adriano Celentano salisse sul palco dell'Ariston indossando dei sandali francescani, nessuno si stupirebbe. D'altronde la parabola del Santo molleggiato è arcinota: come il poverello di Assisi non solo cosparge con la sua saggezza il capo dei peccatori catodici, ma elargisce ai meno fortunati il suo modesto cachet da 750mila euro (in linea, alla Rai ci tengono a farlo sapere come se fosse qualcosa di cui vantarsi, con quello degli altri ospiti meno generosi). Sentendo forse sul collo il fiato della concorrenza di San Francesco, chiede a gran voce di tappare la bocca a giornali di stampo cattolico come Avvenire e Famiglia Cristiana. E lo fa indossando un modesto saio griffato Armani, un abito dal monacale valore di 15mila euro. Ciascuno.
E già, perché San Celentano da via Gluck, martire dei critici televisivi, ha chiesto nel suo ricco contratto di introdurre una clausola: indossare solo ed esclusivamente vestiti griffati da Giorgio Armani. Niente di male, per carità. Evidentemente nel suo percorso di identificazione mistica con Gesù, che speravamo concluso con il disastroso Joan Lui,si prevede che l'eleganza nel vestire non venga mai meno.
D'altronde, lui lo sa bene: l'abito fa il monaco. Ma per chi predica contro l'ipocrisia di preti e frati, troppo intenti secondo Celentano alle questioni materiali della vita e troppo poco disposti a parlare di Paradiso e Dio, lo scivolone è dietro l'angolo. Ma in fondo, lui è il molleggiato: scommettiamo che anche questa volta, cadendo, rimbalzerà ancora più in alto. Elegante e intoccabile nel suo abito da 15mila euro, ci regalerà un altro sermone dall’alto dei cieli.
P.s.: ci segnalano che i piedi di Celentano, anche stasera, verranno fasciati dai morbidi stivaletti su misura griffati Moreschi e dal prezzo imprecisato. Niente sandali francescani, insomma. Peccato.