Certo che in quanto a cialtroneria qua in Italia siamo sempre dei maestri. Mentre in gran parte del mondo ormai vaccinano da giorni al limite pubblicizzando l’evento con due foto e 30 secondi di servizio tv, noi che abbiamo tempo e denari da spendere in abbondanza ci prendiamo il lusso di organizzare questa pagliacciata del V day con i tir (...vabbè, in realtà un più modesto furgone) che con grande dispiego di lampeggianti trasporta ben 9750 dosi di vaccino (il virus sta gia scappando terrorizzato...) dal Brennero sino a Roma da dove poi con altrettanto grande dispiego di uomini e mezzi (5 aerei, elicotteri, 250 uomini....) lo stesso vaccino sarà diffuso in dosi omeopatiche in tutta Italia (quindi anche indietro a ritroso sino su a Milano o a Bolzano) per poter celebrare degnamente questa fesseria.
Ma questi ci prendono per i fondelli? Era proprio necessaria questa messinscena? Più razionalmente non si poteva scaricare metà delle dosi in un ospedale del nord (che ne so, a Verona o Milano) prima di procedere verso Roma e poi dare il via alle vaccinazioni giusto in questi due posti (e non 20). Si dava comunque l’idea di cosa nazionale ma allo stesso tempo si risparmiavano tempo e denaro.
Ci mancava poco e questi nostri geni di politici avrebbero organizzato un bel giro celebrativo di tutta la nazione con tanto di cavalli e pennacchi, con inizio delle vaccinazioni a questo punto al 31 di gennaio e vaccino ormai irrancidito visto che non lo puoi portare in giro come porti un pacco di giornali.
Se la campagna di vaccinazione seguirà questi stessi principi di assoluta imbecillità siamo belli che fritti, all’alba del Natale 2021 avremo vaccinato si e no 10 mil di persone.