Obbligazioni a tasso fisso CRISI UCRAINA, Bond Russia, Ucraina, Gazprom e altro

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L'ex comandante di Gladio e dei servizi segreti: “Sto con Putin, il problema della guerra è Zelensky”
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06 marzo 2022

«Credo che nessuno possa avere dubbi sul mio sentimento anti russo, però questa volta sono piuttosto perplesso e più ‘putiniano’ che non ‘zelenskyano’. Sono più dalla parte di Putin che non da quella di Zelensky». Esordisce così il Generale Paolo Inzerilli, Capo di Stato Maggiore del Sismi e per 12 anni comandante della Gladio, struttura militare segreta appartenente alla rete internazionale Stay-behind creata per contrastare una possibile invasione nell’Europa occidentale da parte dell’Unione Sovietica. «Io ho due pallini, la storia e la geografia - spiega il Generale -, ma in genere la gente evita di ricordare ciò che è successo nel passato. La Russia, fin da quando era zarista, è sempre stato un Paese a disagio perché si è sempre sentita circondata, in qualche modo bloccata, sentivano di non avere libertà di movimento. Con l’Unione Sovietica era lo stesso, perché è stata creata la Nato contro l’eventuale espansionismo sovietico. La situazione, dunque, si è tramandata. Tutto quello che sta succedendo adesso, perciò, è sempre dovuto al fatto che la Russia, non più Unione Sovietica, ha paura, si sente circondata da Paesi ostili. E il presidente dell’Ucraina, Zelensky, a mio parere fa una dimostrazione di forza quando in effetti tutto quello che la Russia ha chiesto è la dichiarazione ufficiale di non ingresso dell’Ucraina nella Nato e la demilitarizzazione del Paese. Ecco, non mi sembrano richieste assurde, ma Zelensky non ne vuole sapere».
 
In sostanza a oggi abbiamo uno stato che ha sia i soldi che la volontà di pagare ...le sanzioni sono l unico vero problema
Le sanzioni sono partite dagli USA che naturalmente vengono meno danneggiati...l'Europa ha avuto paura di distinguersi anche solo in parte...nessuno nemmeno la Germania ha avuto il coraggio di mettere qualche paletto e così ha trionfato l'unità! Evviva! o_O
 
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«Credo che nessuno possa avere dubbi sul mio sentimento anti russo, però questa volta sono piuttosto perplesso e più ‘putiniano’ che non ‘zelenskyano’. Sono più dalla parte di Putin che non da quella di Zelensky». Esordisce così il Generale Paolo Inzerilli, Capo di Stato Maggiore del Sismi e per 12 anni comandante della Gladio, struttura militare segreta appartenente alla rete internazionale Stay-behind creata per contrastare una possibile invasione nell’Europa occidentale da parte dell’Unione Sovietica. «Io ho due pallini, la storia e la geografia - spiega il Generale -, ma in genere la gente evita di ricordare ciò che è successo nel passato. La Russia, fin da quando era zarista, è sempre stato un Paese a disagio perché si è sempre sentita circondata, in qualche modo bloccata, sentivano di non avere libertà di movimento. Con l’Unione Sovietica era lo stesso, perché è stata creata la Nato contro l’eventuale espansionismo sovietico. La situazione, dunque, si è tramandata. Tutto quello che sta succedendo adesso, perciò, è sempre dovuto al fatto che la Russia, non più Unione Sovietica, ha paura, si sente circondata da Paesi ostili. E il presidente dell’Ucraina, Zelensky, a mio parere fa una dimostrazione di forza quando in effetti tutto quello che la Russia ha chiesto è la dichiarazione ufficiale di non ingresso dell’Ucraina nella Nato e la demilitarizzazione del Paese. Ecco, non mi sembrano richieste assurde, ma Zelensky non ne vuole sapere».
Zelensky ci ha ormai trascinato in guerra contro la Russia...ci fosse stata la Merkel forse qualcosa sarebbe cambiato. Qualcuno in Europa dovrebbe cominciare a balbettare qualcosa!
 
Il Problema operativamente parlando è

Posso operare?

Si o no

Se siamo tagliati fuori adesso non possiamo fare più nulla indipendentemente da come andrà non possiamo scegliere nulla se comprare raddoppiare mediare alleggerire

Questo sarà oggetto di riflessione e ricerca di intermediari che non hanno bloccato l'operatività

Questo fa la differenza
 
Russia: consentito pagamento debiti esteri, ma solo in rubli
MILANO (MF-DJ)---La Russia consentirà il pagamento del debito estero delle sue società, ma solo utilizzando rubli, anche per obbligazioni denominate in valute estere.
Il pagamento dei debito in rubli, che quest'anno ha perso quasi il 40% del suo valore, potrebbe ancora portare la Russia e le sue società in default sul debito denominato in dollari.
Consentire il pagamento di cedole agli investitori stranieri è un cambiamento di rotta da parte del Cremlino, che aveva vietato i trasferimenti di valuta all'estero come rappresaglia per le sanzioni imposte alla Russia dall'Occidente per la sua invasione dell'Ucraina.
La banca centrale russa aveva anche bloccato i pagamenti delle cedole agli obbligazionisti esteri.
La decisione di Mosca è arrivata giusto in tempo per due delle sue più importanti società energetiche. La major petrolifera Rosneft aveva un'obbligazione da 2 miliardi usd in scadenza domenica e Gazprom ha 1,3 miliardi usd da rimborsare agli obbligazionisti oggi.
Entrambe le obbligazioni sono denominate in dollari e non è chiaro se gli investitori accetteranno i rubli proposti dalle società. Eventuali pagamenti in rubli sarebbero al valore calcolato con il tasso di cambio ufficiale fissato dalla banca centrale russa. Uno dei motivi per cui gli investitori potrebbero non accettare i rubli è che il mercato è diventato illiquido, quindi sarebbe difficile scambiare i rubli con dollari.
Il decreto del Cremlino, emesso sabato sera, ha istituito una procedura temporanea per consentire ai debitori russi di pagare obbligazionisti di Paesi che hanno imposto sanzioni alla Russia. La banca centrale russa ha dichiarato ieri che la nuova procedura per i rimborsi "sosterrà la stabilità finanziaria del mercato russo".
lus
(END) Dow Jones Newswires
March 07, 2022 04:12 ET (09:12 GMT
 

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