Secondo il rapporto quotidiano di un altro autorevole organo internazionale, l’Institute for the Study of War, nella giornata di ieri per la prima volta dall’inizio dell’invasione (datata 24 febbraio 2022, ndr) la Russia non ha rivendicato nessuna conquista territoriale. «Il ministero della Difesa russo ha rivendicato guadagni territoriali ogni giorno dall’inizio della guerra, ma non ha rivendicato alcun nuovo territorio o movimento di forze di terra da quando ha completato l’accerchiamento di Lysychansk il 3 luglio», scrive il think tank americano, aggiungendo però «tuttavia, il 6 luglio le forze russe hanno comunque effettuato attacchi di terra limitati e senza successo su tutte le direttrici. Questi tentativi sono compatibili con una pausa operativa, che non implica una completa cessazione delle ostilità. Ciò significa, in questo caso, che le forze russe probabilmente si limiteranno ad azioni offensive su scala relativamente ridotta, mentre cercheranno di creare le condizioni per offensive più ampie».