Titoli di Stato Italia Data valuta di accredito cedole/rimborso BTP e CCT

Mephistopele

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In base a quanto riporta il punto 4) dell'opuscolo "DIECI INFORMAZIONI UTILI A TUTELA DEI CITTADINI CHE INVESTONO IN TITOLI DI STATO" scaricabile dal MEF, ossia:

"4) GIORNI VALUTA: Per i titoli di Stato che staccano cedola (CCT e BTP) gli accrediti delle somme relative alle cedole devono essere effettuati con la stessa valuta riportata dal decreto di emissione per i relativi pagamenti. Lo stesso vale per il rimborso del capitale di un titolo scaduto.Facciamo un esempio: se un BTP scade il 15 marzo 2005, l’importo rimborsato deve essere accreditato sul conto del cliente obbligatoriamente con valuta 15/03/2005, non un giorno dopo".

... precisando che NON stò parlando di "data operazione" (bensì di "data valuta" che so essere cosa diversa), secondo Voi è corretto il seguente operato della banca su questi tds? :mmmm:

BTP 15gen10:
- cedola del 15 gen 2006 (dom) accreditata con data valuta del 16 gen (lun)
- cedola del 15 lug 2006 (sab) accreditata con data valuta del 17 lug (lun)
- cedola del 15 lug 2007 (dom) accreditata con data valuta del 16 lug (lun)
CCT 1mag11:
- cedola del 1 nov 2006 (dom) accreditata con data valuta del 2 nov (lun)
- cedola del 1 mag 2007 (mar) accreditata con data valuta del 2 mag (mer)
- cedola del 1 nov 2007 (gio) accreditata con data valuta del 2 nov (ven)
- cedola del 1 mag 2008 (gio) accreditata con data valuta del 2 mag (ven) **
- cedola del 1 nov 2008 (sab) accreditata con data valuta del 3 nov (lun)
CCT 1mar14:
- cedola del 1 mar 2008 (sab) accreditata con data valuta del 3 mar (lun)

Non è che voglio dire che la banca ha sbagliato ma il dubbio mi viene spontaneo perche la guida del MEF purtroppo non specifica in modo chiaro come deve comportarsiin merito alla data valuta se il giorno di stacco/rimborso pei i BTP/CCT viene a coincidere con un sabato o con una domenica oppure con altra festività (es. 1 maggio come in **).
Nell'esempio fatto poi dal MEF il 15 marzo 2005 era un martedì e quindi no problem.

Saluti.
Meph :ciao:
 
applicano la """regola ??? " che non mi pare sia mai stata scritta del "" primo giorno lavorativo successivo ..."
retaggio - forse , ma chissà .. - di quando le banche erano solo fisiche e dunque la movimentazione nei festivi non esisteva

ovvio che il MEF lasci correre , ma non se ne capisce - he he , si capisce ... - la ragione ; non credo che MEF paghi in via posticipata .
 
Ciao Slowdown. Contento di risentirti. :)
Scusa ma non ho capito cosa intendevi dire.
Ripeto meglio forse non stato chiaro.

Il punto 4) del pdf
http://www.dt.tesoro.it/export/site...pubblico/titoli_di_stato/dieci_info_utili.pdf
cita una norma e la mia banca si è comportata a mio parere in un altro.
Mi stà "fregando" giorni valuta o si è comportata bene ?

Grazie e saluti. :)

PS. se si stà comportando in modo scorretto va tranquillo che mi vado a lamentare ... nessun problema. Metti ad es che voglio pianificare
un'acquisto in modo che la sua data valuta coincida con quella del giorno di rimborso; se mi fanno stì giochetti di uno o due giorni di ritardo sull'accredito ovvio è che non ho sul conto la disponibilità necessaria.

PS2. non a caso esiste anche una causale che si chiama "rettifica valuta" eh eh
 
Ultima modifica:
Interessante ... trovato su un altro forum:

All'inizio del mese posi una domanda sulla correttezza delle banche nel far

slittare, di uno o più giorni, la valuta di accredito delle cedole sui
titoli di Stato o sul rimborso degli stessi, i cui obblighi cadano in una
giornata festiva. Nel mio esempio 1 Luglio 2007. Oltre a porre la domanda in
questa sede ho scritto al Dip.to del Tesoro, ottenendo esaustive risposte.
E' un po' lungo ma per gli interessati copio incollo in calce.
In sintesi e se, da buona testa dura, non abbia ancora frainteso, lo Stato
indica il rispetto, nei confronti del risparmiatore, della giornata prevista
dai decreti di emissione. Succede poi che il sistema dando esecuzione ai
pagamenti/rimborsi non rispettino più il decreto.
E questa è un'altra fregatura per il risparmiatore, o meglio, al
risparmiatore non costa poi tanto perché i numeri sono relativamente bassi;
sicuramente a livello sistema uno o a volte due giorni di valuta, comportano
valori interessanti.

****
In materia di accredito cedole e ammontare nominale dei titoli in scadenza
il Tesoro ha stabilito i principi fondamentali nel decreto ministeriale del
febbraio 2004 concernente la trasparenza nel collocamento dei titoli di
Stato, il quale, all'articolo 4, così recita:
"Ai sensi dell'art. 120, comma 1, del decreto legislativo 1° settembre 1993,
n. 385, i soggetti di cui all'articolo 1 accreditano alla clientela gli
importi dovuti con una data di valuta coincidente con quella prevista dai
singoli decreti di emissione per i relativi pagamenti"
dove i soggetti di cui all'articolo 1 sono gli intermediari finanziari, gli
importi dovuti sono quelli relativi alla scadenza di cedole e capitale
nominale delle obbligazioni e per relativi pagamenti ci si riferisce alla
data di scadenza dei predetti flussi come risulta dai rispettivi decreti di
emissione.
Ora, il fatto che la data in cui le somme devono considerarsi produttive di
un tasso di interesse ( definizione tecnica di data valuta) debba coincidere
con quella prevista dai singoli decreti per i relativi pagamenti ( date di
scadenza), non vuole necessariamente dire che la banca garantisca la
disponibilità materiale degli importi accreditati, dal momento che questa
seconda operazione potrebbe essere eseguita in un secondo tempo se la data
di pagamento coincide con un giorno festivo.
Inoltre, ai fini della risoluzione del suo caso, vale la pena ricordare che
il calendario valido di riferimento è quello vigente a livello europeo detto
TARGET per il quale alcune festività italiane sono considerate giorni
lavorativi. Noti sono i casi del 6 gennaio e del primo novembre, ma anche il
15 di agosto e proprio il primo di gennaio dovrebbero seguire lo stesso
regime, vale a dire feste nazionali secondo il calendario italiano ma giorni
feriali secondo TARGET.
Le allego, per maggiori dettagli sulla disciplina predisposta in favore del
risparmiatore al dettaglio, il collegamento elettronico al decreto sopra
menzionato, pubblicato sul nostro sito: (NDR il mio pdf)
http://www.dt.tesoro.it/Aree-Docum/...rme-sui-/Decreto-Trasparenza-Titoli-Stato.pdf
L'intento del decreto trasparenza nel 2004 è stato quello di tutelare i
risparmiatori da alcuni atteggiamente altamente scorretti del mondo bancario
nell'ambito dei collocamenti obbligazionari e di istituire, nel complesso,
un paradigma comportamentale improntato alla trasparenza per tutti gli
intermediari finanziari.
In relazione all'accredito delle somme afferenti ai titoli in scadenza si è
voluto evitare che questi accrediti venissero eseguiti "ad libitum" dalle
banche, dando luogo a situazioni di trattamento disomogeneo tra la clientela
dei diversi istituti, al limite dell'arbitrarietà.
Tuttavia, cosi' come formulata, la norma imponeva un obbligo ben preciso,
che può anche essere stato sufficientemente chiaro ma il sistema dei
pagamenti, nel complesso, non vi si è mai adeguato.
Per cui accade che l'esecuzione della regolamentazione contabile dei titoli
e delle cedole in scadenza - che avviene tramite il cosidetto sistema BIREL,
Banca d'Italia Regolamento Lordo - nel caso di giorno festivo, viene
eseguita il primo giorno lavorativo successivo.
E' il caso dello scorso 1° luglio: l'ordine di accreditare i fondi, tramite
sistema BIREL, è stato impartito ed eseguito il giorno 2 lunedì, primo
giorno lavorativo successivo, e le banche hanno riconosciuto la
disponibilità effettiva delle somme da quella data ed hanno anche fatto
decorrere il computo degli interessi da quella stessa data.
In conclusione, non è il decreto che autorizzerebbe questa procedura ma lo
stato di fatto delle procedure contabili-amministrative.
Mi dispiace di non averle dato da subito la chiave di lettura della
situazione, poichè ho poi dovuto accertare come fossero andate le cose nella
pratica tramite la società mercato che ci coadiuva nella gestione
amministrativa dei titoli di Stato.
E'comunque grazie a questo interscambio con i risparmiatori attenti come lei
che la Pubblica Amministrazione, ricevendo il feed back delle sue politiche,
può migliorare modalità e procedure a beneficio dell'intera collettività.
 
vedi però che i magliari - he he - non prendono in considerazione il caso che la cedola maturi in un giorno DI BANCHE CHIUSE ...

perchè , in realtà , ciò che sta alla base di tutto questo papier , non è tanto la volontà di difendere il sottoscrittore ( infatti ,da bravi magliari scrivono che non si pagano ""commissioni"" per titoli non bot .. ma non ti dicono che tifan pagare le "provvigioni" ... he he he ) , bensì il far in modo che TUTTI I SOLDI DERIVANTI da scadenze - rimborso o pagamento cedole - possano essere reinvestiti SENZA OSTACOLO ALCUNO in altri titoli di stato (aste)

dunque , non essendoci aste nei giorni di banche (tradizionali) chiuse , se ne fottono se ti fregano la valuta dei giorni festivi o semifestivi , tanto in quei giorni non li piazzeresti comunque in titoli di stato ... capì?

tutta questa ""tutela"" ha il solo scopo di darti la possibilità di rimetterli in titoli di stato ... si preoccupano per loro , non per te

infatti , adesso le banche online non fanno queste distinzioni ; se te fai un bonifico con valuta - diciamo - due giorni , vedi che la data operazione non sta a guardare la storia dei festivi o dei semifestivi ...

son convinto che sia così

comunque su questa storia , nessuno si pone problemi - figurati - e le banche fanno as usual
cioè si prendono giorni di valuta
direi che tutte usano questa prassi
 
Eh eh ... son proprio dei magliari !!!
Ahhhh ... le famose "provvigioni di collocamento" per i CCT/BTP che ti ritrovi nero su bianco sulle tabelle delle emissioni del MEF (ovvio che son ben implicitate ... leggi imboscate).

E bravi magliari ! :D
 

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