giuseppe.d'orta
Forumer storico
Dai giornali del fine settimana:
- BNL colloca, in tre giorni, 250 milioni di euro dell'ennesima polizza-schifezza e, vista l'accoglienza, ne emetterà altre a brevissimo.
- La retribuzione media lorda di un gestore è stata, nel 2002, di 67mila724 euro, cifra che passa a 101mila433 euro per un gestore senior. Retribuzione superiore a quella del 2001. Tre quarti dei fondi comuni non riesce neanche a replicare il benchmark.
La cosa, in sé, non sarebbe negativa, se si trattasse di uno scambio alla pari: ti pago, anche lautamente, perché tu gestisci il mio patrimonio finanziario, che rappresenta un aspetto serissimo dell'esistenza mia, dei miei familiari, dei miei dipendenti, ecc.
Diventa, invece, negativa e socialmente distruttiva (i danni sociali provocati dal risparmio gestito ce li porteremo dietro per decenni, e pochi possono rendersi conto di quanto devastanti sono e saranno in futuro, peggio di adesso: vedi la "previdenza integrativa") quando si considera che i tre quarti (abbondanti) dell'industria del risparmio gestito non offre nulla in cambio delle provvigioni visibili, delle provvigioni occulte, delle mancate performance che il cliente elargisce.
Il risparmio gestito è diventato uno dei settori fondamentali nell'economia di tutti i paesi ricchi e, pertanto, viene adeguatamente protetto a vari livelli, da quello legislativo al trattamento di favore dei mezzi di informazione.
Come sempre, però, non si bada alla funzione sociale: in tanti ci campano, vero, ma apportano o meno vantaggi agli investitori/assicurati?
Purtroppo, e non è solo nel caso del risparmio gestito, della funzione sociale del lavoro non importa praticamente nulla a nessuno: si bada a ficcarsi i soldi in tasca, e chissenefrega se milioni di famiglie sono allo sbando dal punto di vista finanziario, situazione che si ripercuote sul futuro dei suoi componenti, nei rapporti al suo interno.
Il futuro, ripeto, sarà enormemente peggiore.
- BNL colloca, in tre giorni, 250 milioni di euro dell'ennesima polizza-schifezza e, vista l'accoglienza, ne emetterà altre a brevissimo.
- La retribuzione media lorda di un gestore è stata, nel 2002, di 67mila724 euro, cifra che passa a 101mila433 euro per un gestore senior. Retribuzione superiore a quella del 2001. Tre quarti dei fondi comuni non riesce neanche a replicare il benchmark.
La cosa, in sé, non sarebbe negativa, se si trattasse di uno scambio alla pari: ti pago, anche lautamente, perché tu gestisci il mio patrimonio finanziario, che rappresenta un aspetto serissimo dell'esistenza mia, dei miei familiari, dei miei dipendenti, ecc.
Diventa, invece, negativa e socialmente distruttiva (i danni sociali provocati dal risparmio gestito ce li porteremo dietro per decenni, e pochi possono rendersi conto di quanto devastanti sono e saranno in futuro, peggio di adesso: vedi la "previdenza integrativa") quando si considera che i tre quarti (abbondanti) dell'industria del risparmio gestito non offre nulla in cambio delle provvigioni visibili, delle provvigioni occulte, delle mancate performance che il cliente elargisce.
Il risparmio gestito è diventato uno dei settori fondamentali nell'economia di tutti i paesi ricchi e, pertanto, viene adeguatamente protetto a vari livelli, da quello legislativo al trattamento di favore dei mezzi di informazione.
Come sempre, però, non si bada alla funzione sociale: in tanti ci campano, vero, ma apportano o meno vantaggi agli investitori/assicurati?
Purtroppo, e non è solo nel caso del risparmio gestito, della funzione sociale del lavoro non importa praticamente nulla a nessuno: si bada a ficcarsi i soldi in tasca, e chissenefrega se milioni di famiglie sono allo sbando dal punto di vista finanziario, situazione che si ripercuote sul futuro dei suoi componenti, nei rapporti al suo interno.
Il futuro, ripeto, sarà enormemente peggiore.