per quanto riguarda l'assicurazione sai com'è magari a qualcuno protebbe interessare il minimo garantito e godere di eventuali rialzi di tasso senza sostenere la volatilià di mercato che ti dà un titolo decennale italiano come tra l'altro nei post precendenti si era evedenziato
se tiva, tanto per scambiare alcuni pareri però mi interesserebbe approfondire la tua convinzione che lo scenario giapponese non sia fattibile
(anche io sono convinto della stessa cosa ma mi piacerebbe rafforzare questa convinzione)
I punti che vedo in comune tra la crisi attuale e la lost decade giapponese così a memoria se non sbaglio sono:
1) causa della crisi è il sistema finanziario
2) tassi a zero
3) deflazione / inflazione moderata (consumi che reggono solo per una politica di stimoli senza precedenti)
4) debito pubblico che esplode
quali sono queste diversità strutturali US che scongiurano lo scenario giapponese?
1) US rimane comunque un'economia più forte di quella giapponese quindi è più facile che ci sia una ripresa?
2) Che in US ci sia una ripresa conviene a tutti quindi non c'è l'intenzione di lasciare gli US isolati come è stato fatto per il Giappone?
3) Our currency, your problem => gli US fanno pagare i propri debiti agli altri quindi sempre in un contesto globale è più facile che si riprendano?
condividi queste considerazioni? ne hai altre in merito?
Se compri un obbligazione a TF e tieni fino alla scadenza blocchi un rendimento nominale garantito, tranne nel caso in cui l'emittente fallisca... ma questo vale anche per la polizza... se fallisce la società di assicurazione rimani con il cerino in mano, la volatilità in questo caso non conta. Compri e ti dimentichi dell'investimento fino alla scadenza.
Ci sarebbero molte parole da spendere sulle diversità dell'economia giapponese e di quella americana... cominciamo col dire che sono due popoli completamenti diversi. L'economia di uno stato riflette molte caretteristiche culturari del popolo di quello stato. I giapponesi sono per certi versi simili a noi italiani... un popolo di risparmiatori, crescità della popolazione quasi zero, popolazione vecchissima, mi sembra la più vecchia del mondo a livello di età media. I meccanismi di welfare più accentuati rispetto agli USA... la disoccupazione è strutturalmente molto bassa e anche durante il lost decade era aumentata ma era rimasta su livelli bassi rispetto agli standar americani. Gli USA hanno una popolazione più giovane e in costante crescita, sanità e previdenza gestiti principalmente a livello privato, ammortizzatori sociali ridotti rispetto a quelli europei e giapponesi.
Il primo punto di forza degli USA sta nella flessibilità della loro economia, in seguito a un forte crollo della domanda aggregata l'offerta aggregata si può adattare velocemente al nuovo livello della domanda aggregata... le imprese americane possono licenziare più facilmente rispetto a quelle giapponesi e quindi possono adattare la loro struttura dei costi allo stato dell'economia. Questo permette alle imprese americane di risanarsi alla svelta e di poter effettuare nuovi investimenti e nuove assunzioni non appena ci sono segnali di ripresa della domanda aggregata, innescando un circolo vizioso che consolida ulteriormente la ripresa del GDP. Inoltre questo garantisce una notevole flessibilità dei prezzi... che semplifica notevolmente il lavoro alla FED rispetto, ad esempio, alla BCE che ha a che fare con un insieme di economie dove i prezzi sono molto più rigidi e meno sensibili alla crescita economica nel breve-medio periodo.
Il secondo punto di forza (ma al tempo stesso in determinate circostanze l'unico vero tallone d'achille del sistema economico americano) è la propensione al consumo della popolazione americana. Avere un economia che si basa principalemente sui consumi vuol dire avere un'economia che va molto bene quando il consumatore americano è sano ma che si inceppa drammaticamente quando il consumatore americano è carico di debiti e deve diminuire il livello dei consumi per ripagarli tramite i risparmi o quando i redditi e l'occupazione scendono e di conseguenza il popolo americano è costrutto a spendere meno in consumi. Oggi, anche se la disoccupazione è il doppio di quella pre crisi, la maggior parte delle famiglie americane gode di uno stato di salute finanziaria migliore di quello pre crisi. Questo perchè il livello dell'indebitamento privato è stato ridotto grazie a default e aumento del tasso di risparmio. La gente si dimentica facilmente... presto la paura passerà e la fiducia dei consumatori crescerà, gettando le basi per una solida crescita nei consumi nei prossimi anni.
Per concludere... la crisi in questo giro è stata gestita molto meglio, grazie a ciò che si era osservato in seguito alla grande depressione, alla crisi giapponese e a quella finlandese degli anni '90 (la finlandia aveva attraversato negli anni '90 una crisi del settore bancario simile a quella che ha vissuto il giappone e a quella che stanno vivendo gli USA oggi ma è riuscita a uscirne molto più velocemente del giappone e con meno danni).
Gli errori più gravi sono stati evitati.
Il settore finanziario ha attraversato un processo di "ristrutturazione" e sta riemergendo dal burrone piano piano con le sue forze... permane qualche problema ma è risolvibile con un pò di tempo e buona volontà.