News, Dati, Eventi finanziari debito pubblico ......moneta.....e nonna abelarda

javascript:void(0)CLICCA SULL'ICONA DELLA MOSCA TZE-TZE E VOTA PER QUESTO POST!


BERLUSCONI VENDE SUI MASSIMI DEGLI ULTIMI 10 ANNI UNA PARTE DELLA SUA PARTECIPAZIONE IN MEDIOLANUM! UN'ALTRA VENDITA...PIRELLI LA PROSSIMA VENDITA!



z


i MERCATI AZIONARI SONO PRONTI A UNA DISCESA IN TUTTO IL MONDO. QUESTO E' L'AVVISO DI GOLDMAN SACVHS AL SUO CLIENTE BERLUSCONI! ANCHE NOI STIAMO ATTENTI!Fininvest avvia il collocamento del 5,61% del capitale di Mediolanum con una procedura di accelerated bookbuilding destinata a investitori istituzionali italiani ed esteri. e' ' quanto si legge in una nota della holding che detiene il 35,72% del capitale di Mediolanum, di cui il 25,53% vincolato a un patto di sindacato con il gruppo che fa capo a Ennio Doris.
"La liquidità che si renderà disponibile con questa operazione , CIRCA 260 MILIONI, consentirà a Fininvest di rafforzare la propria struttura patrimoniale e finanziaria", si legge nel comunicato. Fininvest ha inoltre assunto un impegno di lock up di 90 giorni per la quota che deterrà al termine dell'operazione. O BERLUSCONI STA FACENDO CASSA PER ALTRI MOTIVI? DAVANTI A UNA CRISI ITALIANA SENZA PRECEDENTI E DAVANTI A UN DIFFICILE 2014 TUTTO E' POSSIBILE. STA DI FATTO CHE I GRANDI GRUPPI CONTINUANO NELLA LORO OPERA DI VENDERE VENDERE VENDERE..IL PROSSIMO SARA' TRONCHETTI PROVERA ..CHE SI LIBERERA' DELLA PIRELLI
z


BERLUSCONI VENDE SUI MASSIMI DEGLI ULTIMI 10 ANNI UNA PARTE DELLA SUA PARTECIPAZIONE IN MEDIOLANUM! UN'ALTRA VENDITA...PIRELLI LA PROSSIMA VENDITA!
 
IL RACKET DELLA PROTEZIONE DI WALL STREET E I DERIVATI NASCOSTI. I DERIVATI DELLA JP MORGAN PUNTELLANO IL DEBITO USA E IL SENATO DA' MANO LIBERA A JAMIE DIMON


economic_crisis_in_the_us_284535.jpg
Quando Jamie Dimon, amministratore delegato della JP Morgan Chase Bank, è apparso il 13 giugno davanti alla Commissione per le Attività Bancarie del Senato [Senate Banking Committee], indossava gemelli col sigillo presidenziale. “Dimon stava cercando di inviare un qualche messaggio, indossando quei gemelli?” ha domandato John Carney, redattore della CNBC. “Stava per caso... insinuando che era lui, in realtà, quello che comanda?” [1]

L'atteggiamento servile dei senatori era così smaccato da ispirare a Jon Stewart un finto servizio satirico in un pezzo sull'Huffington Post intitolato “Jon Stewart stigmatizza il crudele atteggiamento inquisitorio del Senato contro Jamie Dimon.” e Matt Taibbi ha scritto un editoriale dal titolo “All'udienza per Dimon i senatori strisciano, coprendosi di vergogna.” E afferma che l'intera scena era dolorosa da guardare. “Ma che sta succedendo con questa commissione senatoriale?” si è chiesto Stewart. “Baciano le chiappe di Jamie Dimon come se fossero a libro paga della JPMorgan.” La spiegazione, fornita da una successiva notizia in video, è che la JPMorgan Chase è la principale finanziatrice elettorale di molti dei membri della Commissione per le Attività Bancarie.

Si tratta della risposta più ovvia, ma gli analisti finanziari Jim Willie e Rob Kirby ritengono che il retroscena possa essere molto più ampio, profondo e inquietante. Sostengono che le perdite di 3 miliardi e più di dollari in transazioni speculative avvenute a Londra (oggetto dell'udienza [2]) possono essere ricondotte non ai debiti sovrani europei (come si sostiene), ma ai tassi di interesse sui titoli di stato statunitensi, tenuti eccezionalmente bassi.

Il debito pubblico [statunitense] cresce a un ritmo di 1.500 miliardi di dollari l'anno. Interessi estremamente bassi DEVONO essere mantenuti per impedire al debito di travolgere il bilancio dello stato. Interessi prossimi allo zero devono inoltre essere mantenuti perché perfino un loro modesto aumento causerebbe alle banche perdite sui derivati da molte migliaia di miliardi, e comprometterebbero la loro principale fonte di profitto, l'arbitraggio [3] permesso dal prendere in prestito a zero interessi e reinvestire a tassi più alti.

Questi tassi bassissimi vengono mantenuti mediante gli swap sui tassi di interesse [4], definiti da Willie “uno strumento derivato che controlla il mercato dei titoli in un modo subdolamente artificiale.” Tale controllo è complicato da descrivere, e viene esaminato in dettaglio negli articoli di Willie e Kirby.
Kirby sostiene che l'unica istituzione abbastanza grande da svolgere il ruolo di controparte in alcuni di questi scambi è il Tesoro statunitense. I suoi sospetti si concentrano sull'Exchange Stabilization Fund del Ministero del Tesoro [5], un'entità poco trasparente e priva di controllo, che non rende conto a nessuno. Kirby sottolinea anche che se alcune società quotate in borsa (incluse la JPMorgan, la Goldman Sachs e la Morgan Stanley) vengono ritenute compartecipi della sicurezza nazionale degli Stati Uniti (parliamo della protezione della solidità del Dollaro), esse possono essere legalmente esentate dalla comunicazione della loro reale situazione finanziaria. Hanno il permesso di tenere una doppia contabilità.

Gli swap di interessi attualmente costituiscono l'80% del vastissimo mercato dei derivati, e la JPMorgan ne detiene per un ammontare di 57.500 miliardi di dollari. Senza la protezione degli swap della JPMorgan, i tassi di interesse sul debito pubblico statunitense si accoderebbero a quelli della Grecia, puntando al 30%. L'amministratore delegato Dimon potrebbe quindi essere effettivamente “quello che comanda”: è possibile che i puntelli che sostengono l'intero sistema finanziario statunitense siano sotto il suo controllo.

Eroe o Farabutto?

Dobbiamo perciò considerare Dimon un eroe nazionale? Se consideriamo il suo passato, certamente no. A parte le recenti perdite di 3.000 miliardi della JPMorgan, che assomigliano più a una speculazione illegale che a un rischio lecito, esiste il conflitto di interessi della JPM, che è stata sia camera di compensazione sia creditrice nei confronti della MF Global, per dirottare fondi che sarebbero dovuti andare sui conti dei clienti [della MF] [6], e inoltre c'è la sua responsabilità nel crollo della Lehman Brothers, quando decise di riprendersi 7 miliardi in contanti e collaterali. Bisogna considerare anche il fatto che Dimon sedeva nel consiglio della Federal Reserve di New York, quando nel 2008 quest'ultima ha prestato 55 miliardi di dollari alla JPMorgan , che ha utilizzato quel denaro per acquistare la Bear Stearns a un prezzo stracciato. A quel tempo Dimon possedeva quasi tre milioni in azioni della JPM, in aperta violazione della sezione 208 del Codice Penale, che rende un simile conflitto di interessi un crimine [7].

L'analista finanziario John Olagues, già intermediario di titoli stock option, sottolinea come il prestito venisse garantito da 55 milioni di dollari di patrimonio della Bear Stearns. Se la Bear Stearns aveva tutta questa disponibilità, la Fed avrebbe potuto fare il prestito direttamente ad essa, evitandole l'assorbimento da parte della JPMorgan. Ma la Bear Stearns non aveva un suo uomo nel consiglio della NY Fed.

Olagues evidenzia inoltre che la JPMorgan ha ricevuto dal Tesoro altri 52 milioni come salvataggio TARP [8], soldi a quanto pare restituiti tramite altri prestiti ottenuti dalla NY Fed a un misero tasso dello 0,5%; inoltre, i dirigenti della JPM hanno ricevuto bonus, tanto cospicui quanto sospetti, denominati “Stock Appreciation Rights and Restricted Stock Units” (varianti complicate delle stock option, anche del tipo sottoposto a vincoli, riservate ai dipendenti). Nel 2009 questi bonus vennero concessi il giorno in cui le azioni della JPMorgan avevano raggiunto il valore più basso dei precedenti cinque anni. Quel valore è subito tornato a salire, accrescendo sensibilmente il valore di quei bonus. Lo schema si è ripetuto nel 2008 e nel 2012.

Olagues ha le prove di sistematiche vendite computerizzate di azioni della JPMorgan immediatamente prima e nelle date delle concessioni di stock option. La collusione per manipolare le azioni per far spazio alla concessione di opzioni viene definita “spring-loading” e viola la norma 10 b-5 della SEC, oltre alle leggi fiscali, comportando conseguenze civili e penali.

Tutto questo comporta che potremmo effettivamente avere un criminale alla guida dello stato.

Si sta sviluppando un movimento d'opinione che mira alla rimozione di Dimon dal consiglio della NY Fed, sostenendo che la sua dirigenza rappresenti una smaccato conflitto di interessi. A maggio, la candidata al Senato del Massachusetts Elizabeth Warren ha chiesto le dimissioni di Dimon dal consiglio della NY Fed, e il senatore del Vermont Bernie Sanders ha sfruttato il clamore provocato dalle speculazioni fallimentari della JPM per promuovere una ristrutturazione della Federal Reserve. In un comunicato stampa Warren ha affermato:

“Quattro anni dopo la crisi finanziaria, non si riesce a far assumere a Wall Street le proprie responsabilità, e questa mancanza di responsabilità fa sì che la storia si ripeta – enormi e rischiose scommesse finanziarie che portano a perdite miliardarie. È tempo di assunzione di responsabilità... L'uscita di Dimon dalla NY Fed sarebbe almeno un piccolo segno che in futuro Wall Street renderà conto dei propri fallimenti.”

Ma quale peso potrebbe avere questo piccolo passo di fronte alla prospettiva ricattatoria di un terrificante collasso dell'intero sistema debitorio statunitense?

Tenere in Piedi la Piramide

Davvero non si può far altro che sottomettersi al racket della protezione in stile mafioso, esercitato da Wall Street con un mercato clandestino di swap di interessi? Come osservano Willie e Kirby, alla fine quel sistema è intrinsecamente destinato a fallire, e anzi potrebbe già essere fallito. I due analisti indicano elementi che provano che le perdite della JPMorgan non sono affatto di 3 ma di 30 miliardi di dollari o più, e che la JPM è a tutti gli effetti in bancarotta.

Lo stesso casinò dei derivati non è altro che il disperato tentativo di tenere in piedi uno schema piramidale basato sulla creazione di denaro per le riserve frazionarie [9], uno schema che si è sviluppato nel corso di parecchi secoli, attraverso una serie di “riserve” - dall'oro alla “base monetaria” [10] creata dalla Fed, alle obbligazioni garantite da mutui, ai debiti sovrani protetti in apparenza con l'uso dei derivati. Abbiamo constatato che l'unico vero soggetto garante in tutto questo è il governo stesso, in primis con l'assicurazione federale sui depositi e infine con il salvataggio statale delle banche “troppo grandi per fallire”. Se i cittadini finanziano le banche, allora dovrebbero anche esserne i proprietari; e la loro valuta corrente dovrebbe essere emessa non tramite le banche, con aggravio di interessi, ma dal loro governo sovrano.

A differenza della Grecia, che per finanziarsi deve contare su una riottosa Banca Centrale Europea, gli Stati Uniti possiedono ancora il potere legale di emettere i propri dollari, o di prenderli in prestito a interessi zero dalla propria banca centrale. Il governo potrebbe ricomprarsi i propri titoli di stato e rifinanziarli a zero interessi tramite la Federal Reserve – che adesso li acquista sul mercato allo stesso tasso di interesse di chiunque altro – o semplicemente stracciarli. L'unico ostacolo a questa alternativa è il babau dell'inflazione, ma molti paesi hanno dimostrato che un simile approccio non deve essere necessariamente inflazionario. Il Canada ha ricevuto prestiti dalla sua banca centrale a interessi praticamente nulli dal 1939 al 1974, stimolando la produttività senza creare inflazione; l'Australia l'ha fatto dal 1912 al 1923; e la Cina l'ha fatto per decenni. La creazione da parte di privati di moneta gravata da interessi è la capostipite di tutti gli schemi piramidali; e come tutti gli schemi di questo tipo è destinata a crollare, a dispetto dei milioni di miliardi di derivati che la puntellano.
Willie e Kirby ritengono che questa fase sia imminente. Abbiamo bisogno di alternative, di strutture pubbliche e cooperative pronte a rimpiazzare il vecchio sistema quando crollerà su se stesso.

Ellen Brown
__________________
 
04484_simbolo_massonico.jpg
Templari di Aragona: I Dominatori dell’Economia Mondiale
Trascrizione video:
“Ora, chi è a dominare il mondo della finanza? È l’Impero Romano, altrimenti noto come la Santa Sede tramite la Compagnia di Gesù, dal 1814. La Legge dell’Ammiragliato, che gestisce l’intera infrastruttura commerciale mondiale è fondata sul Diritto Canonico Vaticano, la cui ultima revisione risale al 1984. Tale Diritto è stato perfezionato dall’Impero Romano che grazie ad esso ha dominato e signoreggiato in ogni ambito.
Che risiediate in Israele o in Turchia, siete comunque obbligato a condurre i vostri affari ricorrendo al sistema Romano della Legge dell’Ammiragliato che risale al tempo dei Fenici, ed è oggi noto come Diritto Marittimo Internazionale (Legge dell’Ammiragliato), o più semplicemente ‘Law of the High Seas’ (Diritto delle Acque Internazionali).
Il Mare rappresenta la fonte stessa del potere ecclesiastico della Santa Sede (Holy See/Holy Sea), altrimenti nota come la Cattedra (Seggio) di Pietro. Il Mare (Elemento Acqua) è il dominio della Dea della Luna, Yarikh (Tanit) la cui figura idealizzata è rappresentata dalla Maria (Vergine) della Chiesa Cattolica, è di questo che in realtà si tratta. Ricordatevi di questo, la Chiesa adora in effetti figure quali Crono (Saturno), Zeus e Selene della mitologia greca.
Le persone interessate al ruolo giocato dal potere papale nell’ambito dell’economia mondiale dovrebbero cominciare a studiare la Bolla Papale “Unam Sanctam” che Papa Bonifacio VIII promulgò nel 1302. Si tratta dello stesso Papa che distrusse i Cavalieri Templari, all’inizio del XIV secolo e che successivamente consegnò il loro antico potere e le loro ricchezze ai Cavalieri di Malta nel 1312, grazie alla Bolla Papale “Ad Providam”.
Oggi tutte le più potenti linee di sangue Reali, e i loro rappresentanti, fanno parte dei Cavalieri di Malta, personaggi quali l’Imperatore stesso, Re Juan Carlos di Spagna il Principe Vittorio Emanuele IV abbiamo quindi le Dame di Malta, quali la Regina Beatrice ed Elisabetta Maria II. Sono tutti parte integrante di tale antica struttura di potere che gestisce il mondo per conto del Papato. Le sedicenti sezioni protestanti riconosciute rispetto ai Cavalieri di Malta Cattolici sono controllate dal Cardinale (Cattolico) e Gran Maestro Matthew Festing e soggette alla sua autorità, esercitata tramite l’Alleanza degli Ordini di S. Giovanni di Gerusalemme che ha sede a Ginevra, in Svizzera, il cantone controllato dalla Casa dei Savoia, il cui vertice è il Principe (Vittorio) Emanuele IV, che non è semplicemente un Cavaliere di Malta, è inoltre un Cavaliere dell’Ordine di Costantiniano (di San Giorgio) ed un Cavaliere dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, appunto come Re Juan Carlos di Spagna.
La Sovrana City of London (Città di Londra) è nota nell’ambito dell’occulto come la ‘Nuova Gerusalemme’ ed è gestita dai Titolati dell’Ordine di Malta, che lo acquisirono dai Titolati dell’Ordine Templare, altrimenti noti come i Cavalieri Templari, grazie alla Bolla “Ad Providam” del 1312, di Papa Bonifacio VIII. L’intero settore commerciale mondiale odierno fa riferimento al ‘Miglio Quadrato della Servitù’ a partire dal Cestui Que Vie Act, del 1666, che stabilisce la servitù collettiva (mondiale), e che è fondato su un certo numero di Bolle Papali quali la “Aeterni Regis” del 1481, di Papa Sisto IV mentre l’intera struttura risale naturalmente all’originaria “Unam Sanctam”, del 1302.
04485_club_occulto.jpg


Mi spiace informarvi del fatto che il Sacro Romano Impero non sia mai finito, si è solo indebolito in una certa fase, ed è ora tornato pienamente operativo, come profetizzato dalle Scritture. Potrebbe risultare interessante studiare il Congresso di Vienna, tenuto nel 1814, per rendersi conto di tutto questo. Guarda caso, quello fu lo stesso anno in cui la Compagnia di Gesù (Gesuiti) assunse il controllo assoluto della Santa Sede, questione resa definitivamente nota ai bene informati a partire dal 1870, con la Dottrina dell’Infallibilità (Papale).
Il Cavaliere di Malta Heinz (Henry) Kissinger, un agente del DVD (Deutsche Verteidigungs Dienst) e un Hofjuden (Ebreo di Corte) Frankista Sabbatiano, ha reso noto a tutti che per controllare il mondo sia necessario controllare il settore finanziario. Ha reso noto che per controllare tutte le nazioni sia necessario controllare l’energia. E Kissinger ha inoltre reso noto che per controllare tutti i popoli sia necessario controllare le risorse alimentari. Fate caso a dove organizzazioni quali la FAO delle Nazioni Unite hanno le proprie sedi sono a Roma, in Italia. Vi suggerirei di studiare il caso della Rabobank dei Paesi Bassi se volete vedere all’opera una delle strutture finanziarie più potenti nell’ambito del settore agricolo, rendendovi conto di quanto sia potente in effetti tale banca privata. Molti non ne hanno mai sentito parlare.
Tutte le nazioni sono controllate dai Cavalieri di Malta tramite la Worshipful Company of Fuelers (una delle ‘Livery Companies’) che controlla il settore dell’energia, quello degli eserciti e dell’Intelligence. I Cavalieri di Malta utilizzano la Worshipful Company of Grocers per controllare il settore alimentare. Mentre il sistema finanziario (mondiale) è controllato dai Cavalieri di Malta tramite la Worshipful Company of International Bankers. Queste Livery Companies sono gestite come la Massoneria e potrete notare come ognuna delle Livery Companies sia essa stessa, tecnicamente parlando, una loggia massonica e a capo di tale loggia vi è un Maestro Venerabile, come potete notare nel caso di qualunque altra loggia massonica. Noterete inoltre su numerosi degli stemmi di tali Livery Companies le frecce, simbolo dei Cavalieri Templari come accade nel caso della Worshipful Company of Grocers. Solitamente tali frecce sono nere, le vedrete ovunque in Svizzera località in cui gli stessi Cavalieri Templari si rifugiarono per sfuggire alla soppressione così come ripararono in Portogallo e in Scozia.
Quello che non vi hanno riferito è che ad un certo numero di Cavalieri Templari fu concesso di riparare nella potente Aragona. La Massoneria ebbe origine ad Aberdeen in Scozia, nel XV secolo e in seguito, nel 1598 e 1599, furono approvati i suoi regolamenti ufficiali, diciamo così, sulla base degli statuti creati da William Schaw. Quest’ultima rappresenta l’originaria Massoneria creata dai Cavalieri Templari di Scozia. Oggi ci sono scontri tra fazioni templari, così come tra fazioni di non-templari. I Templari di Aragona, che ebbero origine dall’Ordine di Calatrava e dall’Ordine di Montesa erano impegnati in attività di infiltrazione, intendevano assumere il controllo del mondo e di tutti gli ambiti riferibili alla Massoneria di origine Templare. I Templari di Aragona si trasformarono in un ordine noto in Spagna come ‘Los Alumbrados’. Questi ultimi, oggi, sono noti come la Compagnia di Gesù, l’ordine che domina il mondo tramite la sua struttura di origine Templare fondata sul potere e sul denaro, ispirata agli antichi Hashashin del Medio Oriente con cui Ignazio di Loyola ebbe stretti rapporti nel corso del suo viaggio in Medio Oriente. Quest’ultimo rappresenta lo stesso antico Ordine del Medio Oriente da cui trae origine la struttura di potere adottata da tutti i Cavalieri Templari, dato che si era dimostrata perfetta per ottenere un controllo ed una obbedienza assolute.
I Templari di Aragona, con la Compagnia di Gesù, istituirono un Ordine specifico nel XVIII secolo noto come Rito Scozzese Antico e Accettato della Massoneria. Tutti i gradi furono creati dalla Compagnia di Gesù (Gesuiti), anche quelli istituiti da Federico il Grande (di Prussia), il loro protettore. Tale Ordine fu creato per incorporare l’intera Massoneria ed eliminare l’elemento in competizione rappresentato dai massoni scozzesi.
Tutto ciò non ha assolutamente nulla a che vedere con la diatriba Cattolicesimo vs. Templarismo, si tratta semplicemente di Templarismo vs. Templarismo. Ricordate che alla Compagnia di Gesù non importa nulla del Cattolicesimo, anche se si scoprisse questa verità. Sono membri della Fratellanza Saturniana, come reso evidente dal loro logo IHS, in cui la H rappresenta l’antico simbolo di Saturno (Crono), la Divinità del Giudizio e del Tempo. Rappresentano il contraltare degli adoratori di Zeus, altrimenti noto come la Cattedra di Pietro. Aborriscono Zeus, e in effetti fanno parte della Fratellanza Tifoniana (di Tifone/Set/Saturno).
Tutto questo risulta particolarmente interessante quando vi rendete conto delle connessioni tra il Casato dei Borbone e la Compagnia di Gesù nella figura dell’Imperatore, il Re Juan Carlos di Spagna, discendente della famiglia Farnese che finanziò la Compagnia di Gesù per conto di Francesco Borgia. Alcuni potrebbero obiettare che nell’ambito della Massoneria esista anche il Rito di York. Personalmente ritengo che il Rito Scozzese abbia il potere di gran lunga più rilevante nell’ambito di tale Impero Romano. I numerosi personaggi coinvolti in questa cospirazione quali, tra gli altri, il Cavaliere di Malta Tony Blair, William (Bill) Clinton ecc. sono tutti Massoni del Rito Scozzese di elevato livello. Guarda caso, Dealey Plaza, dove il presidente degli Stati Uniti J.F. Kennedy fu assassinato dalla Permindex, agli ordini di Sir John Hobson era in effetti controllata dal Rito Scozzese. L’attacco fu eseguito ad opera dei Cavalieri di Malta, molti dei quali si recarono lì in prima persona per essere testimoni dell’evento, come fece il Cavaliere di Malta George Herbert Walker Bush che ha guidato l’agenzia di intelligence nota come Deutsche Verteidigungs Dienst (DVD) per 34 anni. Sapreste dirmi quale altro leader dell’Intelligence sia rimasto costantemente al vertice nel corso di un arco di tempo tanto lungo? E’ stato tra l’altro Direttore della CIA per un anno, poco prima di assumere il comando della DVD. Vi suggerisco di verificare i legami tra questi ultimi e la Divisione n° 5 dell’FBI, nel caso dell’omicidio di John F. Kennedy e le loro connessioni con il Quebec Gesuita, in occasione di numerosi eventi, incluso l’11 Settembre.
Il Rito di York è profondamente connesso al Cattolicesimo tramite l’ordine massonico e militare della Croce Rossa di Costantino. Vorrei ricordarvi che a un livello più elevato rispetto ai Cavalieri di Malta abbiamo il Sacro Militare Ordine Costantiniano di S. Giorgio ed inoltre l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Guarda caso, quest’ultimo ordine ha il compito di proteggere il Superiore Generale della Compagnia di Gesù ed inoltre Borgo S. Spirito (a Roma).
Un’altra struttura di protezione operativa a Borgo S. Spirito è il Centro Nacional de Intelligencia spagnolo struttura che, guarda caso, non condivide con altre agenzie le proprie informazioni di intelligence al contrario di ben più note agenzie di intelligence, quali l’MI6 e la CIA. Possiamo passare quindi alla Gran Loggia Unita della Massoneria (UGLE), che non rappresenta affatto l’Occhio Onniveggente della Massoneria, e che è attualmente guidata dal Gran Maestro il Duca di Kent. L’effettivo ed assai più potente Occhio Onniveggente della Massoneria è rappresentato dalla potentissima Gran Loggia Ekklesia con sede a Città del Vaticano, controllata dalla Compagnia di Gesù, che ingloba logge parte tanto del Rito di York quanto del Rito Scozzese, incluso l’Ordo Templi Orientis”.
Craig Oxley – The Unhived Mind / Traduzione: moksha75ar/Heimskringla / Fonte: connessionecosciente.wordpress.com


442 total views, 44 views today
 
Home | In: IN EVIDENZA, L'URLO
ABOLIZIONE SURRETTIZIA DEL CONTANTE. PARTITA L’OFFENSIVA (CON GLI AFFITTI). Perchè non anche i mercatini di natale? Disobbediamo prima che sia troppo tardi

13 dicembre 2013Di Joe Black






Prima cominciarono con la riduzione dei contanti al limite più basso di tutti i paesi occidentali: 1000 euro (anzi 999,99)
Poi con pensioni, pagamenti pubblica amministrazione e stipendi dipendenti pubblici
Adesso con gli affitti….
Pronta la lotta alle banconote dal 500 e 200 euro da gennaio, l’inquisizione da parte delle banche su cosa ne fate dei soldi prelevati, i maggiori poteri planetari antiricilaggio (nel frattempo ben altri sono i modi di ricliclare somme assai superiori a 1000 euro)
I pagamenti ai negozi con bancomat…brrrr (spesometro sempre acceso)
Perchè a questo punto anche i mercatini di Natale, i mercatini biologici o contadini, riapriamo le case chiuse e le dotiamo di Pos….
Questa è l’inizio della fine della (residua) circolazione di denaro in Italia ?

Con questa mossa, se non ci rifiutiamo in nome della “pagabilità al portatore” della banconote (altrimenti mettetele direttamente fuori legge) ADESSO , palle d’acciaio &Co riusciranno ad abolire surrettiziamente il contante
I milioni di disoccupati, i NO-CONTO, i sans-comte come faranno.
Non si accettano carte di credito nè assegni. Mettiamo questa targa dappertutto. Solo denaro contante
Manca solo l’immissione di monete e banconote false sul mercato da parte dello Stato (come fece la Russia) per scatenare il panico e il corretto indirizzamento delle pecorelle verso i pagamenti tracciabili
manteniamo la linbertà d’uso del contante , unica garanzia di libertà
stanno preparando l’offensiva ripetendo (per ora settimanalmente) che in italia l’86% dei pagamenti avviene in contanti contro la media europea (senza citare la civilissima Germania/Austria, dove saranno all’85%)
la Gabanelli si sta scaldando a fondo campo….

Impugnamo in ogni sede la norma fino in cassazione, R I F I U T I A M O C I
O domani borsellino elettronico per tutti e siamo fottuti (in arrivo l’unificazione bancaria europea. (non mi piaccioni le riunioni ristrette ecofin). a quanto il pignoramento del conto corrente all’estero con un click, a quando la confisca per equivalente con un click (mentre Palle d’acciaio sta per varare il megacondono per i VERI RICICLATORI ED EVASORI CON L’EMENDAMENTO LEGATO ALLA SANATORIA PER I CAPITALI DETENUTI ALL’ESTERO)
la Repubblica di Weimar è vicina…
E poi?


Risultati del sondaggio sull’abolizione del contante:
Circa 24.000 persone hanno risposto al sondaggio sull’abolizione del contante. In quasi 19.000 hanno propeso per il no con una percentuale del 78,98%. Hanno invece votato si poco più di 5.000 persone: il 21,02%. Una maggioranza schiacciante vuole quindi il mantenimento di questa forma di pagamento. In più di 13.000 hanno motivato la loro scelta. In generale le persone che hanno votato per l’abolizione del contante mettono in risalto il fatto che in questo modo si potrebbe contrastare meglio l’evasione fiscale. Chi ha votato per la non abolizione ha segnalato come motivazione soprattutto la scarsa fiducia verso gli istituti bancari.
L’indecenza delle banche
Comprare qualcosa, pagando con banconote o monete è una delle cose più normali di questo mondo. Eppure in Italia c’è chi vuole farlo passare per un comportamento addirittura incivile.
QUANDO TUTTI I VOSTRI SOLDI SARANNO FINALMENTE NELLE BANCHE
RICORDATEVI
DI C IP R O !
Merita di ricordare un iniziativa davvero splendida di un nutrito gruppo di blogger (e non dite che non ci avevano avvertito)
10 Punti per il Contante Libero

«Fino a che non diventeranno coscienti del loro potere, non saranno mai capaci di ribellarsi, e fino a che non si saranno liberati, non diventeranno mai coscienti del loro potere».
(George Orwell, 1984)
10 Punti per Il Contante Libero (Il Manifesto in versione Short)
1- Eliminare o limitare il CONTANTE è un grave atto contro la libertà dei cittadini.
2- Eliminare o limitare il CONTANTE significa affidarsi a canali elettronici tenuti sotto controllo da poche entità che avrebbero in mano il monopolio dei mezzi di transazione finanziaria. La Moneta Elettronica è assolutamente lecita ed assai utile e comoda ma deve rimanere una Libera Scelta.
3-Eliminare o limitare il CONTANTE è un “regalo” alle Banche ed alla Finanza che guadagnano su tutti i pagamenti, salvo quelli in contanti.
4- Eliminare o limitare il CONTANTE significa colpire un MEZZO di pagamento semplice, efficace, poco costoso e uguale per tutti.
Affidarsi ai canali elettronici significa altresì dover sottostare al pagamento di commissioni ad ogni atto di pagamento. 100 euro in contanti dopo 100 passaggi di mano sono sempre 100 euro. 100 euro elettronici dopo 100 passaggi sono diventati 45 euro. 55 euro sono “svaniti” per finire in mano a Banche&affini.
5- Eliminare o limitare il CONTANTE significa perdere la proprietà diretta e MATERIALE dei propri risparmi che diventano virtuali, sotto la tutela ed il controllo di terzi. E’ pertanto possibile, con un semplice click, impedirci di accedere alla nostra liquidità o di prelevare i nostri risparmi, che appartengono solo a noi ed a nessun altro. In tempi di Grande Crisi e di rischio Default questo punto è quanto mai vitale ed importante.
6- Eliminare o limitare il CONTANTE significa infliggere un durissimo colpo al nostro diritto alla PRIVACY.
“L’occhio di una telecamera” ci spierebbe 24 ore su 24, rendendoci soggetti non solo ad un controllo pervasivo ma anche arbitrario, in balia alle imprevedibili evoluzioni socio-politiche della Storia. Immaginate se un domani questo potere finisse in mano ad un novello Hitler o Stalin, o peggio, ad un banchiere.
7- Eliminare o limitare il CONTANTE è contro la natura dell’uomo: otterrai solo un fiorente mercato nero.
8- Eliminare o limitare il CONTANTE come misura di Lotta all’Evasione è un’assurdità che nasconde i veri scopi dei promotori di questa “crociata”: il contante è un MEZZO ad ampia diffusione che solo marginalmente viene usato in modo illegale. La vera evasione passa attraverso ben altri canali, quasi tutti elettronici e sotto il controllo delle banche.
9- Invertendo lo slogan delle lobbies che vogliono eliminare il contante, possiamo affermare che “La difesa del contante è una vera e propria battaglia di civiltà” (e di libertà).
10- PER IMPEDIRE CHE AVVENGA L’ELIMINAZIONE DEL CONTANTE bisogna diffondere le nostre critiche razionali e far sentire il nostro grido di protesta e disapprovazione.
Tutti dobbiamo sentirci coinvolti e partecipare
 
Ultima modifica:


MONTEPASCHI BREKING NEWS: UNA STORIA ITALIANA




NEL 2008 UNA SETTIMANA PRIMA DEL FALLIMENTO DELLA LEHMAN MERCATO LIBERO SCRISSE CHE LA DOMENICA SUCCESSIVA LA LEHMAN AVREBBE PORTATO I LIBRI IN TRIBUNALE..IN TANTI SI SALVARONO GRAZIE A QUELL'ARTICOLO CHE FU SCRITTO UN PO' PER FORTUNA, UN PO' PER ESPERIENZA UN PO' PER QUALCHE RUMOR DI BORSA CHE GIRAVA...AD ESEMPIO BANCA INTESA AVEVA TAGLIATO TUTTE LE LINEE DI CREDITO A LEHMAN LA SETTIMANA PRIMA...SEGNO CHE IL PERICOLO ERA LI'.
lehman-brothers-sign-007.jpg
OGGI MANCANO POCHE SEDUTE DI BORSA ALL'ASSEMBLEA CHE DOVRA' APPROVARE L'AUMENTO DI CAPITALE MPS DI TRE MILIARDI.


PROFUMO E VIOLA VOGLIONO FARE L'AUMENTO A GENNAIO ALTRIMENTI MINACCIANO LE DIMISSIONI
LA MANSI , CAPO DELLA FONDAZIONE SI E' IMPUNTATA E HA AFFERMATO CHE VOTERA' NO ALL'AUMENTO A GENNAIO MENTRE VOTERA' A FAVORE SE L'AUMENTO DOVESSE ESSERE FATTO NEL SECONDO TRIMESTRE (GIUGNO)

ORA SI SA IL DEBOLE CHE MANSI HA PER RENZI..COME SI SA DEL LEGAME STRETTO FRA IL SINDACO DI SIENA E RENZI (VEDI IL FAMOSO SMS)..E LA MANSI HA APPENA DICHIARATO CHE GLI ACQUIRENTI CI SONO
La Mansi pero' è una new entry, messa li' dai poteri forti...appare strano il suo comportamento...e i maligni sono pronti a scommettere che
1) la manzi all'ultimo cambi idea
2) la manzi sia stata messa li' proprio per affossare, con le sue decisioni, la fondazione ed eliminarla dagli azionisti

Profumo e Viola del resto sono stati messi li' con l'intento di svendere la banca a una controparte straniera e hanno bisogno di eliminare la fondazione. Potrebbero spostare l'aumento ma non lo vogliono fare...segno che vogliono eliminare la fondazione.


MA RENZI E PROFUMO SONO ANTAGONISTI IN QUESTA VICENDA?

IN QUESTO CONTESTO VALE LA PENA RICORDARE CHE A 0,127 LE BANCHE CHE HANNO FINANZIATO LA FONDAZIONE ESCUTERANNO IL PEGNO DI CIRCA IL 33% DELLE AZIONI MONTEPASCHI
A 0,127 IL 33% DELLE AZIONI CAPITALIZZA CIRCA 480 MILIONI A FRONTE DI UN DEBITO DI 339 MILIONI CON LE BANCHE CHE CORRISPONDEREBBE A UNA VALUTAZIONE DI MPS PARI A 0,10 EURO PER AZIONE CIRCA..
(PER TUTTI I NUMERI VI RIMANDO A QUEST'ARTICOLO DEL MONDO)
SE IL TITOLO MPS DOVESSE ANDARE A 0,127 ..LE BANCHE VENDEREBBERO SUL MERCATO E IL PREZZO DI VENDITA MEDIO POTREBBE ESSERE A 0,10 SENZA CHE LE BANCHE PERDANO UN SOLO EURO..E QUINDI IL TITOLO POTREBBE ESSERE VENDUTO FINO A 0,07 (UN PREZZO MEDIO COMPRESO FRA 0,127 E 0,07)
QUESTA SITUAZIONE POTREBBE ACCADERE ENTRO IL 23 DI DICEMBRE..A QUEL PUNTO LA FONDAZIONE SAREBBE FUORI DAI GIOCHI..
LA SITUAZIONE PORTEREBBE IL MERCATO ITALIANO CON DAVANTI A TUTTO LE BANCHE A PERDERE PESANTEMENTE PROPRIO A CAVALLO DELLA LIQUIDAZIONE OPZIONI E FUTURES DI FINE ANNO (VENERDI' 20 DICEMBRE) ..CON IL MERCATO ILLIQUIDO E GLI INVESTITORI CHE PREFERISCONO TIRARE I REMI IN BARCA PER FINE ANNO...
LA BAGARRE GENERALE POTREBBE COINCIDERE CON UNO SCROLLONE SU TUTTI I MERCATI INTERNAZIONALI CHE SONO IN IPERCOMPRATO..ANCHE SE NON TROPPO, IN QUANTO L'INDICE EUROPE 500 HA GIA' RAGGIUNTO IL LIVELO DI DUE MESI FA...
20131213_EUEOD2.jpg
 
13 DIC 2013 16:57
- LE BANCHE HANNO CHIUSO I RUBINETTI E LE IMPRESE NON PAGANO PIU' LE RATE DEI PRESTITI

Negli ultimi dodici mesi il credito e' crollato di 54 miliardi di euro e le sofferenze che minano i bilanci degli istituti sono esplose a quota 147 miliardi - In meno di tre anni i finanziamenti non rimborsati sono raddoppiati ...



(Adnkronos) - Negli ultimi 12 mesi le sofferenze delle banche italiane sono cresciute del 22,93% arrivando a 147,2 miliardi di euro. E' quanto emerge da un'analisi del centro studi di Unimpresa, basata su dati di Bankitalia, che segnala come la fetta maggiore di prestiti che non vengono rimborsati regolarmente agli istituti di credito sia quella delle imprese (101,2 miliardi +26,1%).
LETTA E SACCOMANNI images
Le "rate non pagate" dalle famiglie valgono 31,2 miliardi (+15,4%), mentre quelle delle imprese familiari 12,8 miliardi (16,3%). Superano il tetto dei 2 miliardi, poi, le sofferenze della pubblica amministrazione, delle assicurazioni e di altre istituzioni finanziarie. Complessivamente le sofferenze adesso corrispondono al 10,33% dei prestiti bancari, in aumento rispetto all'8,09% di un anno fa. Alla fine del 2010 le sofferenze ammontavano a 77,8 miliardi: in meno di tre anni, quindi, sono quasi raddoppiate sfiorando un incremento percentuale di 90 punti.
cancellieri saccomanni letta
Parallelamente Unimpresa sottolinea la serrata dei rubinetti del credito con i finanziamenti che nell'ultimo anno sono calati al ritmo di 4,5 miliardi al mese. Da ottobre 2012 a ottobre 2013 il totale dei finanziamenti al settore privato e' diminuito di 54,7 miliardi di euro passando da 1.480,9 miliardi a 1.426,1 miliardi. Una riduzione che interessa sia le famiglie (-7,1 miliardi) sia le imprese (-47,6 miliardi).
Le erogazioni degli istituti di credito sono scese, complessivamente, del 3,70% nell'ultimo anno. Resta particolarmente grave il quadro per le imprese: sono calati i prestiti a breve termine (fino a 1 anno) per 21,1 miliardi (-6,43%) da 328,7 miliardi a 307,6 miliardi, quelli di medio periodo (fino a 5 anni) di 8,4 miliardi (-6,39%) da 132,6 miliardi a 124,1 miliardi e quelli di lungo per iodo (oltre 5 anni) di 18 miliardi (-4,42%) da 409,1 miliardi a 391 miliardi. In totale lo stock di finanziamenti alle imprese e' sceso da 870,5 miliardi a 822,9 miliardi con una diminuzione di 47,6 miliardi (-5,48%).
banca popolare di spoleto mps
Analoga situazione per le famiglie: in dodici mesi meno credito al consumo per 1 miliardo (-1,72%) da 59,7 miliardi a 58,7 miliardi e meno prestiti personali per 2,1 miliardi (-1,15%) da 184,5 miliardi a 182,4 miliardi. Giu' anche il comparto mutui casa con le erogazioni degli istituti calate di 3,9 miliardi (-1,08%) da 366 miliardi a 362 miliardi: il mercato immobiliare, cosi' rilevante per il prodotto interno lordo italiano e per le prospettive di crescita economica, resta dunque privato della liquidita' necessaria a ripartire; la contrazione dei finanziamenti non consente al business del mattone di rimettersi sul sentiero della crescita. In totale, lo stock di finanziamenti alle famiglie e' calato in un anno da 610,3 miliardi a 603,2 miliardi con una diminuzione di 7,1 miliardi (-1,17%).
Davanti a questi dati il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi, ribadisce l'"allarme" perche' "di fronte alla sempre maggiore difficolta', sia delle famiglie sia delle imprese, nel pagare le rate dei finanziamenti, assistiamo a un atteggiamento di superficialita' da parte del Governo di Enrico Letta, che poco sta facendo per risolvere la questione del credito". "Altrettanto preoccupante - conclude - e' la posizione dei rappresentanti delle banche che cercano di sminuire il problema, interpretando i numeri affinche' non si punti il dito contro l'industria
 
L'ITALIA SI SALVA SOLO SE LASCIA L'EURO

Tre famosi docenti universitari italiani hanno spiegato al Parlamento Europeo perchè l'unica soluzione alla crisi italiana, sia quella di abbandonare l'euro, tornando ad una moneta nazionale.

1) LA ...BUFALA DELL’INFLAZIONE

«Non è affatto vero che se l’Italia uscisse dall’euro e svalutasse del 20-30% ci sarebbe un’inflazione dello stesso livello», sostiene Bagnai. «Recentemente la Polonia ha svalutato lo zloty più del 20% e l’inflazione si è ridotta. E anche nel 1992, quando lo ha fatto l’Italia, l’inflazione è diminuita. Oltretutto all’epoca l’inflazione globale viaggiava al 4-5%, mentre oggi ci troviamo in uno scenario di deflazione e quindi l’impatto sarebbe ancora minore». «L’inflazione viene dipinta come il male assoluto», osserva Borghi, «ma non è affatto così. Negli anni 80 in Italia l’inflazione viaggiava a due cifre, ma il clima economico era nettamente migliore. Oggi invece abbiamo il deflazionato disoccupato».

2) NESSUNA DIFFERENZA PER I RISPARMIATORI

Ma i piccoli risparmiatori che hanno investito in Bot e altri titoli di Stato italiani non rischierebbero di trovarsi con un pugno di mosche? «Nessun problema, il debito pubblico verrebbe convertito nella nuova moneta. La stessa che utilizzerebbero i risparmiatori per la fare la spesa. Quindi per loro non cambierebbe niente», rispondono all’unisono Borghi e Bagnai.

3) IL PROBLEMA DELLA CRESCITA

Però l’Italia è un Paese di vecchi e i pensionati hanno paura del salto nel buio. «Adesso vengono anche loro torchiati dal fisco per poter rispettare i diktat europei», osserva Borghi, «e devono capire che le loro pensioni vengono pagate da chi lavora. Se tutti sono disoccupati chi le pagherà? Anche a loro conviene preoccuparsi soprattutto di ripristinare le condizioni per la crescita». Crescita economica che finché si resta nell’euro è una chimera. «Impossibile raggiungerla dovendo rispettare il Fiscal Compact», spiega Rinaldi, «che dal 1° gennaio 2015 obbligherà tutti i 25 Paesi firmatari e ratificatori del Trattato al pareggio di bilancio e alla riduzione sistematica del 5% annuo dell’eccedenza del 60% del rapporto debito pubblico/pil. Per l’Italia questo significherebbe trovare ogni anno risorse aggiuntive per 98 miliardi di euro. Una somma pari a più di quattro volte il gettito Imu complessivo».

4) LA GABBIA EUROPEA

Rinaldi tiene poi a sottolineare l’assurdità dell’attuale costruzione europea: «Il Trattato di Maastricht è stato firmato il 7 febbraio 1992 e da allora non hanno ancora uniformato le aliquote Iva. Ma che mercato comune è?». Che fare, allora? «Bisogna chiedere subito la moratoria del Fiscal Compact, altrimenti è la fine. Siamo ingabbiati in un meccanismo in cui è l’economia reale a doversi adeguare all’euro e non viceversa». L’alternativa è l’uscita dall’euro, che dovrebbe essere concordata per attutire al massimo gli impatti negativi. Ma è possibile? «Credo che sarà la Germania la prima a uscire», sostiene Borghi. «Ormai ha raccolto tutto quello che poteva da questo stato di cose. E quando si tratterà di dover dare nuovi finanziamenti alla Grecia o a qualche altro Stato, a Berlino decideranno di mettere la parola fine».

http://www.ilnord.it/index.php?id_articolo=2046Visualizza altro







740Mi piace · Commenta · Condividi
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto