Obbligazioni in default Default Season 2009

una domanda. In questi giorni leggo (oggi sul Sole 24h) della possibilità di delisting di Safilo, nel caso vada in porto l'accordo con il private equity con cui si tratta in queste settimane.
a parte il fatto che ne sentivo parlare anche mesi fa, tecnicamente quando c'è un delisting gli azionisti la prendono semplicemente in quel posto o c'è una qualche forma di recupero, almeno parziale?

grazie
ciao
Max

Safilo in selective default avendo ottenuto dai creditori bancari di non pagare una trance di un loan cd "amortizing", per la quale è stato accordato nuovo termine al 31 dicembre prossimo.

Safilo ha tuttavia manifestato verbalmente a S&P l'intenzione di voler continuare a tenere fede alle altre obbligazioni nei confronti dei creditori.

Non dovesse farcela, o dovesse essere costretta a ristrutturare il debito, il rating passerebbe a D.

Italy-Based Safilo SpA Downgraded To 'SD' (Selective Default) On Deferral Of Repayment Of Principal Debt

-- Italy-based eyewear manufacturer Safilo has agreed with senior creditors to defer the repayment of €19 million principal debt due June 20, 2009.
-- Under Standard & Poor's methodology, this deferral of the debt maturity is tantamount to a selective default.
-- Therefore we are lowering to 'SD' from 'CC' the long-term corporate credit rating on Safilo.

LONDON (Standard & Poor's) July 3, 2009--Standard & Poor's Ratings Services said today that it lowered to 'SD' (Selective Default) from 'CC' its long-term corporate credit rating on Italy-based eyewear manufacturer Safilo SpA. At the same time, we affirmed our 'C' issue rating on the €195 million 9.625% second-lien notes due 2013 issued by Safilo Capital International S.A. The recovery rating on the debt is unchanged at '5', indicating our expectation of modest (10%-30%) recovery in the event of a payment default.

The downgrade follows Safilo's announcement on July 2, 2009, that it has agreed with its senior lenders to defer the repayment of about €19 million of the unrated €129 amortizing facility A of its senior bank loan due December 2011. The initial payment fell due on June 30, 2009, and lenders have agreed to postpone the payment to Dec. 31, 2009. Lenders have also agreed a waiver on the maintenance covenant set for the aforementioned loan at the test date of June 30, 2009.

"Under Standard & Poor's methodology, we consider the extension of a debt maturity as tantamount to a restructuring below par by a distressed issuer, and therefore a default," said Standard & Poor's credit analyst Diego Festa.

Safilo has verbally confirmed that it remained current on the payment of all other financial obligations, therefore we view the extension of the maturity of Safilo's amortizing facility A as a selective default. Our default definitions include payment defaults on both rated and unrated financial obligations.

We will monitor Safilo's ongoing liquidity and service of its debt until the end of the waiver period (Dec. 31, 2009), at which date we will reassess Safilo's capital structure.

Meanwhile, we could lower the rating on Safilo to 'D' (Default) if the group's senior creditors accelerate the debt and the group is unable to repay. We could also lower the rating if Safilo renegotiates the original terms under its senior bank loan; fails to pay interest or principal on other financial obligations; undertakes a distressed exchange offer for all or a substantial part of its debt; or files for creditor protection.

If and when Safilo were to then emerge from any form of reorganization, we would reassess the ratings and the factors behind them, taking into account the factors that precipitated the default and also any gains achieved through the reorganization process
 
una domanda. In questi giorni leggo (oggi sul Sole 24h) della possibilità di delisting di Safilo, nel caso vada in porto l'accordo con il private equity con cui si tratta in queste settimane.
a parte il fatto che ne sentivo parlare anche mesi fa, tecnicamente quando c'è un delisting gli azionisti la prendono semplicemente in quel posto o c'è una qualche forma di recupero, almeno parziale?

grazie
ciao
Max

Ciao Max, la risposta è che il delisting importa spesso la necessità di acquistare azioni per raggiungere le maggioranze azionarie occorrenti per delistare, per cui, se delisting ci fosse, la notizia potrebbe non essere negativa per gli azionisti attuali, anche se tutto dipende dai prezzi di carico del titolo.

Per chi ha prezzi di carico alti, superiori a quello di delisting, c'è ben poco da fare.

Tuttavia per Safilo il rischio è assai superiore, ovvero quello dell'amministrazione controllata ed in prospettiva dell'azzeramento del valore delle azioni.

Al posto del private equity mi chiederei seriamente se rilevare Safilo nelle condizioni attuali. Non ho tuttavia seguito da vicino questa parte della vicenda, dunque non so quante chance di avveramento abbia questa possibilità di acquisto.
 
We saw 18 public companies file for bankruptcy in June which brings our year-to-date total to 124 public company bankruptcy filings.

Public companies that filed for bankruptcy in the month of June 2009

Company Name
Bankruptcy Date
Industry

2008 Asset Holding Corp.
06/30/09
Banking & Finance
Atomic Paintball, Inc.
06/29/09
Entertainment
FIRSTPLUS Financial Group, Inc.
06/23/09
Banking & Finance
Cape Fear Bank Corporation
06/23/09
Banking & Finance
TXP Corporation
06/19/09
Electronics
Sonoran Energy, Inc.
06/19/09
Oil & Gas
Eddie Bauer Holdings, Inc.
06/17/09
Retail
Building Materials Holding Corporation
06/17/09
Construction & Supplies
Extended Stay Inc.
06/15/09
Hotel & Gaming
Isolagen, Inc.
06/15/09
Skin and Tissue Rejuvenation
SendTec, Inc.
06/15/09
Direct Response Marketing
Six Flags, Inc.
06/13/09
Entertainment
MagnaChip Semiconductor LLC
06/12/09
Manufacturing
Phoenix Associates Land Syndicate
06/10/09
Diversified Public Holding Company
Aviza Technology, Inc.
06/09/09
Manufacturing
Butler International, Inc.
06/01/09
Engineering and Technical Outsourcing
General Motors Corporation
06/01/09
Automotive
Northfield Laboratories Inc.
06/01/09
Health Care & Medical
 
Bond, cresce il rischio bancarotta (cominiciamo a preoccuparci?)

Il mercato obbligazionario inizia a scottare. A lanciare l’allarme sono gli analisti secondo cui, all’aumento dell’interesse da parte degli investitori, è coincisa una crescita dei casi di bancarotta. Nell’ultimo mese (fino all’8 luglio e calcolato in euro) l’indice Citi del settore è cresciuto del 2,9%. Ma solo a giugno, secondo l’agenzia di rating sui bond Standard&Poor’s 18 società non sono state in grado di onorare i loro debiti portando il tasso di default (cioè i fallimenti) al 9,16%. Nello stesso mese del 2008 il dato era del 2%.


Uno dei nomi più conosciuti che ha dovuto portare i libri in tribunale è sicuramente quello di General Motors (negli Stati Uniti, nella fattispecie si ricorre al cosiddetto Chapter 11), anche se sono decine le società in tutto il mondo che si sono trovate nella stessa situazione. Secondo le previsioni di S&P, entro la fine dell’anno il tasso di default salirà al 14%. Ma, aggiunge l’agenzia di rating, se le condizioni economiche dovessero deteriorarsi ulteriormente, potrebbe arrivare al 18,5%.

Se questa tendenza dovesse continuare sarebbe molto rischioso per gli investitori. Il mercato obbligazionario nei momenti di recessione offre maggiori opportunità di protezione rispetto all’equity. E, anche in queste settimane, sta dimostrando di saper tener fede a questa sua caratteristica. I bond investment grade da gennaio sono saliti del 12%, mentre gli high yield sono cresciuti del 22,3%. Ma se il numero dei fallimenti aumentasse molti investitori si troverebbero in mano carta che non vale niente, perché le società che l’hanno emessa non sarebbero più in grado di far fronte ai propri obblighi. Senza contare che, in caso di bancarotta, i possessori di bond di solito finiscono in fondo alla lista dei creditori. Secondo la società di ricerca CreditSights fra i settori più rischiosi, a livello mondiale, ci sono le linee aeree e gli operatori dei media.

Nel frattempo le società, per finanziarsi, continuano a ricorrere allo strumento del debito senza curarsi del fatto che, spesso, stanno mettendo sul mercato delle obbligazioni spazzatura. Secondo uno studio di Dealogic, negli ultimi tre mesi sono stati emessi junk bond per un totale di 38 miliardi di dollari. Si tratta dell’ammontare maggiore dal secondo trimestre del 2007 quando la cifra era stata di 52 miliardi di dollari. “Si tratta di un andamento fenomenale, anche per un periodo di crisi in cui gli investitori cercano protezione”, spiega uno studio di Dealogic. “Una parte della spiegazione è tecnica. A primavera è tornata un po’ di fiducia e gli investitori che hanno messo soldi nell’equity hanno diversificato anche con i bond. Questo ha costretto i gestori a far lavorare quel denaro. Il posto più semplice dove investirli sono state le nuove emissioni”. C’è poi da considerare la scomparsa dei prodotti strutturati che hanno portato alla crisi degli ultimi due anni. Questo ha spinto alcuni operatori con un discreto appetito per il rischio a lanciarsi su strumenti pericolosi ma che, se la scommessa è giusta, garantiscono i rendimenti migliori.
 

proseguono i fallimenti del settore, questi sono abbonati, erano usciti nel 2006, si sa che una bomba non cade mai due volte nello stesso punto... :D

UPDATE 1-JL. French files for Chapter 11 protection

* Lists assets and liabilities in range of $100-500 mln
* About 95% of 2008 revenue from GM, Ford, Chrysler, Magna
* Receives commitment of up to $15 mln in DIP financing (Adds further details)
July 13 (Reuters) - J.L. French Automotive Castings Inc, a U.S. maker of aluminum die-cast auto parts, filed for Chapter 11 bankruptcy protection on Monday, saying it was "over-leveraged with an unmanageable debt load."
In a filing with the U.S. District Court for the District of Delaware, the company listed both estimated assets and estimated liabilities in the range of $100 million to $500 million.
The filing adds to a string of recent failures of auto parts suppliers, reflecting the pressure on the sector from sharply curtailed production and bankruptcies at automakers General Motors Corp (GMGMQ.PK) and Chrysler LLC.
The Sheboygan, Wisconsin-based company said in an affidavit that about 95 percent of its 2008 sales revenue came from General Motors, Chrysler, Ford Motor Co (F.N) and Magna International Inc (MGa.TO).
J.L. French, which had previously filed for bankruptcy in 2006, said it received commitments of up to $15 million in debtor-in-possession financing. (Reporting by Ajay Kamalakaran in Bangalore; Editing by Greg Mahlich)

http://www.reuters.com/article/marketsNews/idCABNG50660820090713?rpc=44
 
ma sei tremendo!!!
Dipende CHI la sgancia la bomba cmq. e se è una BOMBA INTELLIGENTE!

parlando seriamente, per tanto tempo ho pensato che una azienda che usciva dal Chapter 11 avesse un vantaggio competitivo, anche ingiusto, sui concorrenti (alla fine si è risanata nei debiti, purtroppo facendo pagare le conseguenze della sua incapacità ad azionisti e creditori...).

Non è quasi mai vero. Alla fine se non cambiano come amministrano l'azienda, e ripensano il business model, è facile che ci ricascano (non dico sempre in un secondo fallimento, ma in una "gestione" opaca, spesso...). O comunque vincono i concorrenti che sono più capaci, a partire dal fatto che hanno saputo evitare il tracollo.

Ovvio che ci sono eccezioni.

Comunque il detto era sui fulmini:

Lightning never strikes twice in the same place

Possible interpretation: The idea here is that the same misfortune or bad luck will not happen again to the same person. This saying is often shortened, with the same meaning, to: "Lightning never strikes twice." (In reality, it has been proven that lightning often does strike two or more times in the same place.)

Lightning often strikes the same place several times. The CN Tower in Toronto, which until recently was the world's tallest free-standing structure, gets hit by lightning up to 50 times a year.

la sfiga, si sa, ci vede benissimo... :D
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto