caso pratico:
un amico mi dice che un promotore gli ha proposto una polizza DiPiùPlatinum2003-2014,cedola variabile con minimo garantito del 2,25%.Lui versa degli assegni nel nuovo conto aperto e firma la proposta (non ricevendo alcuna copia).Questo avviene il 27 settembre 2004.L'assegno viene versato per valuta 4 ottobre.L'amico riceve notizia dell'avvenuto incasso dalla banca dove è tratto l'assegno il 6 ottobre.L'amico oggi,non avendo ricevuto nulla,legge la scheda prodotto e scopre la parola "caricamento implicito" dell'11,86%.Allora chiama il call center di assistenza e poi il promotore e quindi scopre che si tratta di un costo.Si arrabbia con il promotore perché questi gli aveva sostenuto che i costi erano solo di 20 euro fissi e la penale di uscita è del 3%,non dicendo che il 97% è calcolato sul valore attuale del titolo e non sul versato.Chiede allora il recesso ma gli viene risposto che avendo firmato il 27 settembre(si ricorda benissimo che era di pomeriggio), sono già trascorsi i 30 giorni di legge.Lui insiste perché sul sito della banca del promotore legge che i 30 giorni decorrono dal momento in cui il cliente "è informato" della conclusione del contratto.Il promotore sostiene che è tardi.Il mio amico mi chiede se invece è ancora in tempo visto che il contratto non sarebbe potuto partire prima del 4 ottobre (data valuta versamento in conto corrente) e quindi la data apposta sulla proposta non sarebbe vincolante. Chi ha ragione??
un amico mi dice che un promotore gli ha proposto una polizza DiPiùPlatinum2003-2014,cedola variabile con minimo garantito del 2,25%.Lui versa degli assegni nel nuovo conto aperto e firma la proposta (non ricevendo alcuna copia).Questo avviene il 27 settembre 2004.L'assegno viene versato per valuta 4 ottobre.L'amico riceve notizia dell'avvenuto incasso dalla banca dove è tratto l'assegno il 6 ottobre.L'amico oggi,non avendo ricevuto nulla,legge la scheda prodotto e scopre la parola "caricamento implicito" dell'11,86%.Allora chiama il call center di assistenza e poi il promotore e quindi scopre che si tratta di un costo.Si arrabbia con il promotore perché questi gli aveva sostenuto che i costi erano solo di 20 euro fissi e la penale di uscita è del 3%,non dicendo che il 97% è calcolato sul valore attuale del titolo e non sul versato.Chiede allora il recesso ma gli viene risposto che avendo firmato il 27 settembre(si ricorda benissimo che era di pomeriggio), sono già trascorsi i 30 giorni di legge.Lui insiste perché sul sito della banca del promotore legge che i 30 giorni decorrono dal momento in cui il cliente "è informato" della conclusione del contratto.Il promotore sostiene che è tardi.Il mio amico mi chiede se invece è ancora in tempo visto che il contratto non sarebbe potuto partire prima del 4 ottobre (data valuta versamento in conto corrente) e quindi la data apposta sulla proposta non sarebbe vincolante. Chi ha ragione??