La BCE sarà chiamata dopodomani alla revisione settimanale dei fondi ELA, la liquidità di emergenza erogata alle banche greche. Sinora sono stati loro resi disponibili 80 miliardi di dollari. Stando ai funzionari vicini al dossier, il collaterale di garanzia in mano agli istituti consentirebbe loro di ottenere fino a un massimo di 95 miliardi. Tuttavia, se Mario Draghi e gli altri membri del board dovessero inasprire i criteri di accesso ai finanziamenti, aumentando lo sconto del 35% applicato al collaterale, le banche greche potrebbero vedersi ridurre il monte-prestiti massimo a 88 miliardi, tetto raggiungibile in 4 settimane. Se, poi, alla luce del mancato accordo, i deflussi dei capitali accelereranno, tale cifra potrebbe essere raggiunta anche prima, avendo gli istituti sempre più bisogno di liquidi per compensare i minori depositi dei risparmiatori.
In ogni caso, l'ELA durerà fino alla fine di giugno, data entro cui o la Grecia riceve i 7,2 miliardi dai creditori pubblici (UE, BCE e FMI) o va in default. Dal canto suo, il rappresentante dell'FMI, Poul Thomsen, ha esplicitato l'intenzione dell'istituto di non erogare la sua quota (3,6 miliardi), pari alla metà del totale, vista l'indisponibilità del governo Tsipras a fare le riforme.
ma non si era risolto tutto????
quindi???