"Dopo il crollo sotto i 5 euro, il titolo FIAT nelle ultime sedute è riuscito a recuperare quei valori, estremamente importanti, dando un segnale finalmente positivo per il futuro. In realtà, i segnali li hanno dati gli azionisti, presenti e futuri, con una serie di prese di posizione.
In primo luogo, le banche finanziatrici - attraverso il famoso prestito “convertendo” - hanno fatto buon viso a cattivo gioco e dichiarato pubblicamente che accettano la conversione integrale in titoli FIAT del prestito stesso. Ciò significa che gli istituti di credito diventeranno a settembre i primi azionisti della società torinese, con una quota vicina al 30 %, mentre gli Agnelli scenderanno intorno al 25 %. La conversione è una vera e propria boccata di ossigeno per le casse di FIAT, tale da garantire una fase di relativa calma sul piano finanziario in attesa di risolvere i gravi problemi industriali.
A questo scopo, le banche hanno rinnovato la fiducia a Marchionne, con una mossa che anticipa come le future decisioni strategiche non saranno più prese dalla sola famiglia Agnelli. Marchionne, per canto suo, nei giorni difficili del titolo sospeso per eccesso di ribasso, ha dato un segnale importante di fiducia, acquistando in prima persona un cospicuo quantitativo di titoli. Il gesto è stato apprezzato dai mercati, nonostante le condizioni complessive del settore auto vadano negli ultimi tempi peggiorando a vista d’occhio.
Operativamente, FIAT può essere interessante già a questi prezzi per un acquisto con stop sotto i 4,20 euro in chiusura. Tuttavia, chi decide di acquistare il titolo deve avere assolutamente un’ottica di lungo periodo, la stessa ottica delle banche, che certo non saranno azioniste FIAT a vita.
Milano, 29 aprile 2005"
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