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senza parole



TORINO
Bimbi multati ai giardini
perché giocano a palla



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Dopo le lezioni spesso i bambini della Tommaseo vanno a giocare nei giardini di piazza Cavour di fronte alla scuola





I vigili urbani: ci hanno costretti
a farlo i padroni dei cani
beppe minello



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Ci sono momenti nei quali anche di fronte alla più eclatante castroneria è difficile, se non impossibile, tornare indietro. È accaduto ieri mattina a due vigili urbani in servizio nei giardini Cavour. I due hanno scelto di cedere alla burbanzosa minaccia di venire denunciati da alcuni proprietari di cani sorpresi con le loro bestiole senza museruola e guinzaglio, se non avessero applicato la stessa severità a un gruppo di alunni della vicina «Tommaseo» impegnati nell’altrettanto vietatissimo gioco della palla: «Avete multato noi, ora dovete multare anche loro. Altrimenti chiamiamo i carabinieri». Gli sventurati, evidentemente sprovvisti del manzoniano coraggio, hanno ceduto.

Cento euro di multa
Risultato: cento euro di multa alla sbalordita maestra Sabbatino della terza D e imbarazzo nella caserma di via Giolitti dove sono acquartierati i due vigili e su su fino al comando di via Bologna dove, è certo, un altrettanto costernato comandante Gregnanini si starà scervellando per uscire dall’imbarazzante cul de sac in cui l’hanno inopinatamente infilato i suoi uomini. Perché una multa è una multa e non c’è buonsenso che valga per cancellarla legittimamente. Oltretutto, gli scatenati, si fa per dire, bambini della terza D - una ventina e tutti tra i 7 e gli 8 anni - neanche utilizzavano uno di quei bei palloni di cuoio che se ti beccano bene di mandano lungo e disteso. Ma una soffice palla-schiuma che già dal nome incute tenerezza. Dunque, verso le 11, i bambini, che s’erano comportati particolarmente bene in aula, sono comparsi nei giardini perché premiati dalla maestra con un’uscita fuori programma: «Una cosa normale - spiega la dirigente Lorenza Patriarca, 50 anni, da 10 alla Tommaseo e da 20 nella scuola - perché quei giardini li consideriamo il nostro cortile da sempre. Ci vanno tutte le classi nell’intervallo, tranne i primini».

Il giardino di tutti
La «Tommaseo», storica Elementare che ospita 450 bambini divisi in venti classi, 15 delle quali a tempo pieno, il cui retro, da cui sono usciti ieri i bambini, è conosciuto ovunque perché è l’esterno del Liceo Caravaggio nella fiction tv «Fuori classe» con Luciana Litizzetto protagonista, è infatti povera di cortili. È vero, nei giardini Cavour, storica testimonianza della Torino sabauda, è vietato tutto: giocare a palla, correre in bici, portare i cani non al guinzaglio e via a vietare. Ma tutti giocano, corrono e abbaiano. E vanno in bici, visto che c’è pure una stazione del bike-sharing. Ieri, i vigili sono arrivati determinati a risolvere il problema-cani, il più molesto, pare. Ma non hanno fatto i conti con i padroni che hanno minacciato di chiamare i carabinieri e di accusarli di omissioni d’atti d’ufficio se avessero ignorato i fuorilegge in brachette corte che correvano e giocavano lì vicino. «Ma sono bambini... come si fa?». «Allora multate la maestra: è lei la responsabile». Imbarazzati, i due vigili hanno compilato il verbale e con la Sabbatino sono andati nell’ufficio della dirigente Patriarca. «Erano imbarazzati - racconta -. Non abbiamo contestato la legittimità dell’infrazione perchè il divieto c’è, anche se per scoprirlo siamo dovuti andare a leggerlo, e per la prima volta, su un totem verde che avevamo sempre ignorato. I giardini vent’anni fa erano pieni di tossicodipendenti e spacciatori, poi grazie alle scolaresche, alle mamme e alle famiglie che li hanno riempiti di vita sono diventati belli e sicuri. Mi chiedo però che messaggio passi ai bambini: noi li educhiamo alla legalità, spieghiamo loro che le leggi sono cose giuste, qui invece si trovano di fronte all’assurdità e al non senso. Non c’è stato niente da fare, non potevano più tornare indietro. Ricorreremo».
 
Commento di gramellini sul fatto di cui sopra


Buongiorno
17/10/2013
Tra cani e bambini



massimo gramellini



È una splendida mattina di ottobre a Torino, ideale per sguinzagliare i propri cagnoni senza museruola nei centralissimi giardini Cavour. Qualche passante forse di cattivo umore, forse vicino a Magistratura Democratica, o forse soltanto preoccupato dalla dentatura smagliante dei quadrupedi, telefona all’Autorità per reclamare il rispetto delle regole. L’Autorità si materializza dentro due divise da vigile urbano e sguaina il blocchetto delle multe in faccia agli accompagnatori dei cani, che non apprezzano. Sono italiani veri e dunque la prima reazione di fronte all’evidenza non è la serafica ammissione di responsabilità, ma la ricerca rabbiosa di un capro espiatorio, di un diversivo o almeno di un correo.

In quei delicati frangenti, dalla vicina scuola elementare affiora una classe di terza. La capeggia una maestra che intende premiare i bimbi per un compito ben fatto, offrendo loro un quarto d’ora di ricreazione. Ligi alle regole, hanno lasciato sotto il banco i palloni di cuoio e maneggiano una pallina di spugna che profuma di legalità. Ma i padroni neo-multati dei doberman invocano la par condicio. Lì ci sono bambini che corrono senza guinzaglio né museruola: l’Autorità li punisca immediatamente. I vigili obiettano che la pallina di spugna è consentita dalla Costituzione dei Giardini, ma quelli si impuntano come dei Brunetta e minacciano di chiamare i carabinieri, scatenando una guerra tra i corpi dello Stato. Pur di evitarla i vigili si rassegnano a consegnare all’allibita maestra un verbale di cento euro. Il nostro commosso pensiero va a lei, alla pallina, ai cani e naturalmente ai bambini. Sugli altri bipedi è meglio sorvolare.
 
che tristezza se fosse vero..:(

(ASCA) - Roma, 17 ott - L'uomo piu' ricco d'Italia, uno degli imprenditori che hanno fatto la storia economica del Paese, avrebbe ricevuto un'offerta per la sua azienda ''difficile da rifiutare''. Lo scrive Repubblica, spiegando che secondo ricostruzioni attendibili il colosso mondiale dell'alimentazione Nestle' avrebbe bussato alla porta di Michele Ferrero, seconda generazione del gruppo di Alba e inventore della Nutella. I contorni dell'operazione sarebbero ancora sfumati, ma per sedurre la famiglia Ferrero ''ci vuole un progetto, non solo un prezzo molto generoso''.
Nella mia zona è la Ferrero e tutto il suo indotto che ci salva... mi auguro davvero che il Signor Ferrero (purtroppo ormai molto anziano), non si lasci convincere :rolleyes:
Commento di gramellini sul fatto di cui sopra

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Non ho parole :wall::wall::wall:
 
Commento di gramellini sul fatto di cui sopra


Buongiorno
17/10/2013
Tra cani e bambini



massimo gramellini



È una splendida mattina di ottobre a Torino, ideale per sguinzagliare i propri cagnoni senza museruola nei centralissimi giardini Cavour. Qualche passante forse di cattivo umore, forse vicino a Magistratura Democratica, o forse soltanto preoccupato dalla dentatura smagliante dei quadrupedi, telefona all’Autorità per reclamare il rispetto delle regole. L’Autorità si materializza dentro due divise da vigile urbano e sguaina il blocchetto delle multe in faccia agli accompagnatori dei cani, che non apprezzano. Sono italiani veri e dunque la prima reazione di fronte all’evidenza non è la serafica ammissione di responsabilità, ma la ricerca rabbiosa di un capro espiatorio, di un diversivo o almeno di un correo.

In quei delicati frangenti, dalla vicina scuola elementare affiora una classe di terza. La capeggia una maestra che intende premiare i bimbi per un compito ben fatto, offrendo loro un quarto d’ora di ricreazione. Ligi alle regole, hanno lasciato sotto il banco i palloni di cuoio e maneggiano una pallina di spugna che profuma di legalità. Ma i padroni neo-multati dei doberman invocano la par condicio. Lì ci sono bambini che corrono senza guinzaglio né museruola: l’Autorità li punisca immediatamente. I vigili obiettano che la pallina di spugna è consentita dalla Costituzione dei Giardini, ma quelli si impuntano come dei Brunetta e minacciano di chiamare i carabinieri, scatenando una guerra tra i corpi dello Stato. Pur di evitarla i vigili si rassegnano a consegnare all’allibita maestra un verbale di cento euro. Il nostro commosso pensiero va a lei, alla pallina, ai cani e naturalmente ai bambini. Sugli altri bipedi è meglio sorvolare.

Noi italiani ci stiamo sui coglìoni uno con l'altro.
Potremmo mai metterci d'accordo per cambiare sto paese? :rolleyes::sad::clap:
 

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