il mercato italiano dell'immobiliare ma anche europeo secondo me punta dritto verso un calo dei prezzi tenuto su per ora solo da un sistema che e' in attesa anche grazie ad esenzioni fiscali a palazzinari e banche ma secondo me non si riprendera' nemmeno se tolgono l'imu
Mi ricordo che t'avevo chiesto in un altro thread quale fosse la legge che istituiva le esenzioni fiscali a favore di banche e società immobiliari, perché a me non risulta proprio, ma... boh.
E poi, tu non eri di quelli che accusava il malvagio MarioMonti di aver fatto crollare il mercato immobiliare introducendo l'IMU?
Diciamo allora che il mercato immobiliare (che prima non era "in bolla", ovvio) è crollato per colpa di MarioMonti, non dell'IMU, tant'è vero che, togliendola, non si riprenderà.
quindi m5s o no i prezzi si adatteranno alle tasche di chi compra
In questo, la mia previsione coincide con la tua: i prezzi caleranno anche per me.
Fra l'altro, i 5Stellisti farebbero bene a ricordarsi che siamo in Italia: in base a quali parametri si dovrebbero dare le agevolazioni / garanzie ai "non abbienti" che comprano casa? Magari in base al reddito dichiarato, in modo che chi evade le tasse possa avere anche un premio?
Diciamo che forse il concetto che volevano esprimere di grana sottile ma non gli è riuscito è che se la banca ha un credito inesigibile che deve completamente accantonare e poi si ritrova con un credito esigibile per cui l'accantonamento è inferiore, questo gli consente di liberare liquidità dal proprio patrimonio che puo essere utilizzata per provvedere a finanziare altre entità.... forse ehhhh
Per il secondo punto invece mi appello alle convenzioni di Ginevra...
Ostiek, questa sarebbe una vera propria eresia, quasi come quella dei
ring fenced funds!
Bisognerebbe, prima di fare proposte, aver chiara la differenza tra destra e sinistra. Ma non parlo di politica: parlo di Stato Patrimoniale!
Le disponibilità liquide sono a sinistra, il patrimonio è a destra.
Il patrimonio contabile è la differenza tra le attività (incluse le disponibilità liquide) e le passività.
Esiste poi un concetto importante ma virtuale, il "patrimonio di vigilanza", che misura di quanto patrimonio (contabile) un'azienda finanziaria ha bisogno per assumere i suoi rischi (in funzione della qualità del credito, della volatilità degli investimenti finanziari, dei rischi operativi ecc.).
Liquidità e disponibilità patrimoniali sono due cose completamente diverse. E' come cercare di confrontare il proprio stipendio con il saldo del conto corrente bancario, per dare un'idea di quanto sia eretica questa eresia.
Quindi, se anche fosse che l'immobile "incagliato" acquisito da un creditore insolvente assorbe meno capitale di un finanziamento garantito, una banca che non prestava quattrini alle imprese prima della proposta 5stellista perché non aveva liquidità, non li presterà nemmeno dopo, perché la liquidità rimarrà la stessa.
Se invece il problema non è la liquidità, bensì il rispetto dei vincoli di patrimonializzazione, allora bisognerebbe chiedersi se
1) non esistono altri metodi ortodossi per allentare i requisiti patrimoniali sui finanziamenti alle imprese, e se
2) questa splendida cartolarizzazione da 100/200.000.000.000.000 (cento/duecentomiliardidieuro, contando unmilione di case da cento/duecentomila euro l'una) non possa magari configurarsi come aiuto di Stato. Però bisognerebbe essere esperti in materia, mica alcolisti neo-comunisti che scrivono nella sezione di cazzeggio di un forum di finanza massonica.
Fermo restando il discorso della copertura finanziaria, che mi pare prevista da una Legge di cui non ricordo il nome ma il numero di articolo, 81.