tontolina
Forumer storico
Modesta proposta: dichiarare lo stato di guerra. E corte marziale (di Maurizio Blondet) #Blondet
Di Maurizio Blondet , il 22 maggio 2015 28 Comment
Nota di Rischio Calcolato: Questo post è tratto dalla rivista on-line EffediEffe sito di informazione a cui consigliamo caldamente un abbonamento (50€ spesi benissimo)
Confesso che di Norberto Achille, il presidente delle Ferrovie Nord, non avevo mai sentito parlare. Evidentemente non ha mai dato notizia di sé per qualche bel successo nella gestione dell’ente (una SpA posseduta al 57% dalla Regione Lombardia), fino a qualche giorno fa. Quando si è saputo che: «Norberto Achille avrebbe utilizzato impropriamente la cassa della società, con acquisti e spese per 600 mila euro. Fra queste spese brillano: abbonamento pay tv, pasti al ristorante, capi d’abbigliamento e scommesse sportive», più «uso improprio di auto aziendali»; auto noleggiate dalle Nord a 220000 euro, che lui passava (secondo l’accusa) a moglie e figli. Ai quali – al cuor non si comanda – avrebbe anche ceduto «schede telefoniche intestate alla società», utilizzate oltre i 100 mila euro, se ho ben capito.
Dal Fatto Quotidiano: «In un mese, la carta aziendale ha pagato 300 euro a un paio di siti di gioco online, www.Bwin.it e ERRP | Expired Registration Recovery Policy.
Inoltre risultano spese anomale per circa 10 mila euro tra abbigliamento, cinema e tv (Sky e altro), informatica e carburante. Spesa anomala perché per l’auto aziendale Achille dispone già della carta carburante.
Ci sono nella lista i migliori ristoranti di Milano, da Chatulle a La Pobbia, da Bice a I 4 Mori.
Frequenti i viaggi in Calabria (dove Achille aveva avuto un incarico dall’Anas per il collaudo della statale Ionica, finito nel mirino della Procura della Corte dei Conti); qualche strisciata a Mosca dove ha sede la banca Kmb nel cui board troviamo Achille.
Abbondano le spese a Forte dei Marmi dove Achille ha una villa.
C’è anche una puntata a Venezia. Harry’s Bar e Hotel Grand Canal». Accollati alle Ferrovie anche: «due dipinti di scuola napoletana e una natività lombarda del 16° secolo per 17 mila euro.
Una puntatina in agosto nel «famoso locale Twiga a Marina di Pietrasanta, proprietà di Flavio Briatore»: 900 euro. Altri 3.749 euro sono andati fra “film pornografici acquistati su Sky” e scommesse sportive online.
Ammirevole l’entità delle multe che L’Achille ha accollato all’azienda: fino a 74 mila euro, fra cui una in Svizzera di 1000 – mille euro – «per eccesso di velocità»: andava nella Confederazione ripetutamente sfrecciando davanti ai gendarmi? Lo faceva apposta? Forse per entrare finalmente, da anonimo qual era, nel mito: il pie’ veloce Achille. Forse perché si annoiava.
Succede, quando la tua vita è una festa perpetua.
Ecco il problema che modestamente mi par di avere identificato nelle nostre categorie pubbliche: non si sono accorte che la festa, per gli altri, è finita da un pezzo. Che gli altri italiani, quelli che pagano loro gli stipendioni e i video-porno, le multe e le autoblù, vivono un’altra realtà, completamente diversa: se lorsignori vivono la festa, questi lo stato di guerra.
Lorsignori, non si sentono nella stessa barca dei loro concittadini che arrancano, sotto le raffiche della tassazione e si ingegnano a vivere con la disoccupazione al 13%, che scendono in numero crescente sotto il livello di povertà: da 11 milioni del 2010, a 15 milioni oggi.
Lo dimostra con limpida, persino commovente chiarezza, l’appassionata difesa che Achille Occhetto, l’ex segretario del PCI, ha fatto del suo vitalizio da parlamentare:
Modesta proposta: dichiarare lo stato di guerra. E corte marziale (di Maurizio Blondet) #Blondet - Rischio Calcolato
Di Maurizio Blondet , il 22 maggio 2015 28 Comment
Nota di Rischio Calcolato: Questo post è tratto dalla rivista on-line EffediEffe sito di informazione a cui consigliamo caldamente un abbonamento (50€ spesi benissimo)

Confesso che di Norberto Achille, il presidente delle Ferrovie Nord, non avevo mai sentito parlare. Evidentemente non ha mai dato notizia di sé per qualche bel successo nella gestione dell’ente (una SpA posseduta al 57% dalla Regione Lombardia), fino a qualche giorno fa. Quando si è saputo che: «Norberto Achille avrebbe utilizzato impropriamente la cassa della società, con acquisti e spese per 600 mila euro. Fra queste spese brillano: abbonamento pay tv, pasti al ristorante, capi d’abbigliamento e scommesse sportive», più «uso improprio di auto aziendali»; auto noleggiate dalle Nord a 220000 euro, che lui passava (secondo l’accusa) a moglie e figli. Ai quali – al cuor non si comanda – avrebbe anche ceduto «schede telefoniche intestate alla società», utilizzate oltre i 100 mila euro, se ho ben capito.
Dal Fatto Quotidiano: «In un mese, la carta aziendale ha pagato 300 euro a un paio di siti di gioco online, www.Bwin.it e ERRP | Expired Registration Recovery Policy.
Inoltre risultano spese anomale per circa 10 mila euro tra abbigliamento, cinema e tv (Sky e altro), informatica e carburante. Spesa anomala perché per l’auto aziendale Achille dispone già della carta carburante.
Ci sono nella lista i migliori ristoranti di Milano, da Chatulle a La Pobbia, da Bice a I 4 Mori.
Frequenti i viaggi in Calabria (dove Achille aveva avuto un incarico dall’Anas per il collaudo della statale Ionica, finito nel mirino della Procura della Corte dei Conti); qualche strisciata a Mosca dove ha sede la banca Kmb nel cui board troviamo Achille.
Abbondano le spese a Forte dei Marmi dove Achille ha una villa.
C’è anche una puntata a Venezia. Harry’s Bar e Hotel Grand Canal». Accollati alle Ferrovie anche: «due dipinti di scuola napoletana e una natività lombarda del 16° secolo per 17 mila euro.
Una puntatina in agosto nel «famoso locale Twiga a Marina di Pietrasanta, proprietà di Flavio Briatore»: 900 euro. Altri 3.749 euro sono andati fra “film pornografici acquistati su Sky” e scommesse sportive online.
Ammirevole l’entità delle multe che L’Achille ha accollato all’azienda: fino a 74 mila euro, fra cui una in Svizzera di 1000 – mille euro – «per eccesso di velocità»: andava nella Confederazione ripetutamente sfrecciando davanti ai gendarmi? Lo faceva apposta? Forse per entrare finalmente, da anonimo qual era, nel mito: il pie’ veloce Achille. Forse perché si annoiava.
Succede, quando la tua vita è una festa perpetua.
Ecco il problema che modestamente mi par di avere identificato nelle nostre categorie pubbliche: non si sono accorte che la festa, per gli altri, è finita da un pezzo. Che gli altri italiani, quelli che pagano loro gli stipendioni e i video-porno, le multe e le autoblù, vivono un’altra realtà, completamente diversa: se lorsignori vivono la festa, questi lo stato di guerra.
Lorsignori, non si sentono nella stessa barca dei loro concittadini che arrancano, sotto le raffiche della tassazione e si ingegnano a vivere con la disoccupazione al 13%, che scendono in numero crescente sotto il livello di povertà: da 11 milioni del 2010, a 15 milioni oggi.
Lo dimostra con limpida, persino commovente chiarezza, l’appassionata difesa che Achille Occhetto, l’ex segretario del PCI, ha fatto del suo vitalizio da parlamentare:
Modesta proposta: dichiarare lo stato di guerra. E corte marziale (di Maurizio Blondet) #Blondet - Rischio Calcolato