Alla lettera B ci sono i BTP: titoli a tasso fisso emessi (a 100, normalmente) dallo Stato italiano, e che rimborsano 100 euro dopo aver pagato la cedola per tutta la vita.
Visto che il tasso è fisso, può capitare che un titolo che paga una cedola del 2,95% diventi particolarmente richiesto se i tassi di mercato passano, per esempio, dal 3% all'1%: in quel caso, il prezzo del titolo sale.
Però, se i tassi di mercato poi passano dall'1% al 4%, un titolo che paga una cedola (in quel momento) bassa viene venduto a meno di 100.
[Come ti hanno scritto, il tutto è più complicato se uno Stato è indebitato in modo insostenibile (Argentina, Grecia, forse tra un po' anche altri): in quel caso si rischia non solo che il prezzo scenda sotto i 100, ma di perdere anche tutto o parte del capitale in quanto il rimborso potrà essere cancellato o ridotto] .
Agevolo grafico di qualche anno di un BTP abbastanza lungo per evidenziare la volatilità.
Vedi l'allegato 663583