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ADVFN
III Report dei mercati
Fornito da Fta On Line
it.advfn.com Giovedì 17 Mar 2011 10:19:44
MERCATO USA Wall Street: indici in forte ribasso
Al termine delle contrattazioni a New York i principali indici statunitensi sono negativi. Il
Dow Jones Industrial Average evidenzia una flessione del 2,04% e il
Nasdaq dell’1,89%. A indebolire le piazze azionarie del paese a stelle e strisce sono le preoccupazioni degli investitori sul peggioramento della crisi nucleare in Giappone. Anche i dati macroeconomici hanno deluso. Nel primo pomeriggio il Dipartimento del Lavoro ha comunicato che l'indice grezzo dei prezzi alla produzione ha evidenziato nel mese di febbraio un rialzo dell'1,6%, superiore alle aspettative degli analisti (+0,7%). Su base annuale l'indice e' salito del 5,6% (previsioni +4,7%).
L'indice core (esclusi energetici ed alimentari) ha segnato un progresso su base mensile dello 0,2%, confermando le previsioni degli economisti. Su base annuale l'indice e' salito dell'1,8% in linea con le stime. Il Dipartimento del Commercio ha reso noto che i nuovi cantieri residenziali sono scesi, nel mese di febbraio, da 618 a 479 mila unita'. Il dato e' ben superiore alle attese degli analisti che si aspettavano un valore pari a 566 mila unita'. Le licenze edilizie sono scese a 517 mila unita' (consensus 570 mila unita'). E' stato comunicato che nel quarto trimestre il disavanzo delle partite correnti e' sceso da 125,4 mld di dollari (dato rivisto) a 113,3 mld di dollari (consensus 110 mld di dollari). Forti vendite su
IBM (-3,79%) sulla scia del downgrade deciso da Bernstein (da "outperform" a "market perform"). In rosso anche
Goldman Sachs (-1,83%).
La banca d'affari ha reso noto, in data odierna, di aver raggiunto un accordo per l'acquisto di Benchmark Asset Management Company, un gruppo indiano di asset management. L'operazione dovrebbe concludersi entro la fine dell'anno. Ancora in calo
General Electric (-3,47%) che ha realizzato gli impianti nucleari a Fukushima in Giappone. Gran denaro invece su
Kodiak Oil & Gas (+6,46%). Gli esperti di Robert W Baird hanno deciso di alzare la raccomandazione sul gruppo energetico Kodiak Oil & Gas da "neutral" a "outperform". Prezzo obiettivo fissato a 8 dollari. Lettera su
Kit Digital (-5,13%).
La società che offre prodotti e servizi per la gestione e distribuzione del video IP attraverso Internet, su PC, mobile e TV ha raggiunto un accordo con Txt e Solution per l’acquisto di Polymedia gruppo attivo nello sviluppo di soluzioni multicanale per l’acquisizione, gestione ed elaborazione di contenuti digitali e video (Polymedia Video), e per la loro distribuzione su media, canali e dispositivi diversi, per i settori Media, Telecomunicazioni e Industria.
MERCATI ASIATICI
Nikkei in calo dell'1,44%
Seduta negativa questa mattina per la Borsa nipponica con il
Nikkei che ha ceduto l'1,44% attestandosi a quota 8962,67 ed il
Topix che invece ha perso lo 0,84% a 810,80 punti. Entrambi gli indici hanno comunque recuperato terreno rispetto ad una apertura che li vedeva nettamente piu' in basso. Il rafforzamento dello yen nei confronti delle altre principali valute ha rappresentato un freno per i titoli delle societa' esportatrici appesantendo una situazione gia' piuttosto complicata a seguito del rischio nucleare che incombe sulla nazione.
Se da una parte infatti le autorita' competenti giapponesi hanno cercato di stemperare le tensioni affermando che la situazione nell'impianto di Fukushima e' in via di miglioramento, dall'altra quelle americane hanno invitato i loro connazionali ad allontanarsi almeno 50 miglia dalla centrale poiche' il rischio che le radiazioni si intensifichino e’ ancora molto e levato. Il mercato azionario resta dunque in balia di questa situazione in attesa che arrivino notizie confortanti che possano rasserenare gli animi facendo tornare gli acquisti, mentre la
BoJ continua ad iniettare liquidita' (oggi altri 6 mila miliardi di yen) nel tentativo di un ritorno alla normalita'.
Tra i titoli peggiori spicca ancora una volta
Tokyo Electric, societa' proprietaria dell'impianto di Fukushima, che stamani ha ceduto il 13,46% mentre
Tokyo Electron, Kirin Holdings, Ntt Docomo e
Toto Ltd hanno lasciato sul campo attorno ai 5 punti percentuali. In controtendenza invece
Tokyo Dome (+9%),
Toyo Seikan (+7,6%) e
Sumitomo Osaka (+7,14%). Sul fronte macroeconomico da segnalare che il Ministero dell'Economia del Commercio e dell'industria giapponese ha comunicato il dato relativo all'Indice del Settore Terziario che a gennaio ha fatto segnare una crescita del 2,1% rispetto al mese precedente, battendo le attese d egli analisti che avevano stimato un valore pari a +1,5%.
Segno negativo sulle altre principali piazze azionarie asiatiche con
Hong Kong in calo del 2 per cento circa,
Shanghai dell'1,5%,
Singapore dello 0,9% mentre
Seul ha chiuso all'incirca sui livelli del giorno precedente.
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MERCATI EUROPEI Avvio positivo per le Borse europee
Positivi i principali indici europei. Il
Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,6%, il
Cac40 di Parigi un punto percentuale. Sul listino francese segno meno per
Natixis (-0,28%) e
Credit Agricole (-0,13%). Quest’ultima punta a un utile netto nel 2014 di 6-7 miliardi di euro (da 1,26 mld nel 2010) con ricavi superiori a 25 miliardi.
Bene il
Ftse100 di Londra (+0,7%), l’
Ibex35 di Madrid (+1,04%) e l’
Aex di Amsterdam (+1,08%) mentre mostrano un rialzo più moderato il
Psi20 di Lisbona (+0,26%) e lo
Smi di Zurigo (+0,35%). Preoccupa ancora la situazione della centrale nucleare a Fukushima in Giappone e domani i ministri finanziari del G-7 si riuniranno per esaminare possibili interventi a sostegno dell’economia del Sol Levante.
APERTURA MERCATO ITALIANO
Piazza Affari in netto recupero
Il
Ftse Mib e il
Ftse Italia All-Share guadagnano l'1,1%, il
Ftse Italia Mid Cap lo 0,8%, il
Ftse Italia Star lo 0,4%. Partenza positiva per i listini azionari europei. Ieri l'S&P 500 ha perso l'1,95%, il Nasdaq l'1,89%. I future sugli stessi indici al momento guadagnano lo 0,7-1 per cento. Deboli sia Tokyo (Nikkei 225 a -1,44%) che Hong Kong (Hang Seng a -1,83%). Buon avvio per
Tenaris (+1,7%),
Saipem (+1,4%) ed
Eni (+1%) grazie al recupero del future sul crude quotato al Nymex, capace di tornare sui 99 dollari/barile dopo aver sfiorato i 97 ieri sera. In verde
Fiat (+1,8%).
Il Sole 24 Ore scrive che il Lingotto avrebbe riacquistato il 5% di Ferrari dal fondo Mubadala salendo al 90%.
Landi Renzo (+5,1%) rimbalza dopo le p esanti flessioni delle ultime settimane. Il titolo approfitta della decisione di Bank of America-Merrill Lynch di migliorare la raccomandazione da neutral a buy. Ben impostata
Premafin (+2,6%).
Unicredit (+0,4%) starebbe lavorando per andare in soccorso del gruppo Ligresti a partire dalla finanziaria di famiglia Sinergia.
L'agenda macroeconomica odierna prevede alle 11:00 la produzione del settore costruzioni nell'area euro, negli USA alle 13:30 inflazione e richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, alle 14:15 la produzione industriale, alle 15:00 l'indice anticipatore e l'indice Philadelphia Fed.
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TITOLI DEL GIORNO Quadro grafico in indebolimento per
Snam Rete Gas, quantomeno nel breve/medio periodo. Il titolo con la violazione dei supporti a 3,81 euro circa ha completato un doppio massimo avviando un movimento correttivo indirizzato verso il minimo di inizio dicembre a 3,6025, supporto determinante per mantenere integro il trend ascendente partito lo scorso maggio. Conferme negative sotto 3,69. Concrete indicazioni bullish arriverebbero solo a seguito del superamento di 3,8660, prologo a un allungo in direzione di 3,96 e quindi verso area 4,05.
Per chi volesse acquistare il titolo: posizioni long oltre 3,8660 per 3,96, stop sotto 3,82.
Per chi detiene attualmente il titolo: incrementare oltre 3,8660 per 3,96 e 4,05, ridurre sotto 3,69 e uscire alla violazione di 3,6025.
Giornata negativa ieri per
Azimut che ha chiuso le contrattazioni in calo del 3,60% a 7,21 euro. Il titolo si e' avvicinato al fondamentale suppor to in area 7,15, 50% del ritracciamento di Fibonacci del rialzo dai minimi del dicembre scorso e livello da cui transitano le medie mobili a 50 sedute e 100 sedute. La permanenza al di sopra di tali riferimenti resta ancora compatibile con l'ipotesi di una semplice correzione tecnica da parte dei prezzi, preludio alla ripresa del trend rialzista di fondo i cui obiettivi una volta oltrepassato lo scoglio a 7,65 euro, sono ipotizzabili a 8,20 in prima battuta (resistenza chiave che ha frenato l'ascesa dei prezzi a cavallo tra gennaio e febbraio) e piu' in alto, nel medio lungo termine, a 9,00 e 10,00 euro circa. La violazione di quota 7,20 introdurrebbe invece il test a 6,90 euro, 61,8% di ritracciamento del progresso menzionato in precedenza, ultimo baluardo potenzialmente in grado di scongiurare il ritorno sui sostegni a 6,70 e 6,12 euro.
Per chi volesse acquistare il titolo: acquistare oltre 7,65 euro per gli obiettivi a 8,20, 9 e 10 euro, stop sotto 7,15.
Per chi detiene attualmente il titolo: mantenere aperte le posizioni sopra 7,15 euro per gli obiettivi a 7,65 e 8,20.
Mediaset si conferma debole scendendo in prossimita' del supporto offerto dalla linea di tendenza che sale dai minimi di fine novembre, riferimento poco sotto quota 4,40. Il cedimento di tale sostegno rivitalizzerebbe il trend ribassista scaturito dai massimi autunnali, proiettando obiettivi in area 3,70 con target intermedio nei dintorni di quota 4,00. Reazioni dai livelli attuali fino a 4,65/70 euro, permetterebbero invece di allentare le recenti tensioni senza tuttavia mutare lo scenario grafico del titolo. Solo il perentorio superamento di quota 4,75 rilancerebbe le ambizioni di crescita dei corsi introducendo un allungo con obiettivi a 5,00 e 5,20 circa.
Per chi volesse acquistare il titolo: acquistare solo oltre 4,75 per gli obiettivi a 5,00 e 5,20 euro, stop sotto 4,60
Per chi detiene attualmente il titolo: mantenere aperte le posizioni sopra 4,30 per gli obiettivi a 5,00 e 5,20 euro
DATI MACRO ATTESI
00:50 GIA Indice settore terziario gen;
11:00 EUR Produzione settore costruzioni gen;
13:30 USA Inflazione feb;
13:30 USA Richieste settimanali sussidi di disoccupazione;
14:15 USA Impiego capacità produttiva feb;
14:15 USA Produzione industriale feb;
15:00 USA Indice anticipatore feb;
15:00 USA Indice Philadelphia Fed mar.
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HEADLINES Tod’s (+1,44%): Morgan Stanley alza il target price
Denaro su Tod’s. Morgan Stanley ha alzato il target price sulle azioni del gruppo a 94 euro da 89 con raccomandazione (confermata) overweight. Il titolo guadagna l’1,44% a 77,55 euro.
Esprinet: proposto dividendo di € 0,175 per ogni azione ordinaria
Il Consiglio di Amministrazione di Esprinet S.p.A. proporrà all’Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo unitario di € 0,175 per ogni azione ordinaria. Il dividendo sarà messo in pagamento a partire dal 5 maggio 2011, con stacco cedola in data 2 maggio 2011.
Safilo (+2,22%): ricavi e margini in crescita, si riduce l’indebitamento
Safilo ha chiuso il quarto trimestre 2010 con vendite nette in crescita del 10,7% a 261,8 milioni di euro, Ebitda a 25,4 mln e un utile netto a 4,4 mln di euro. Nell’intero esercizio 2 010 i ricavi netti del gruppo sono saliti a 1,079,9 miliardi di euro (+6,8%) mentre l’indebitamento finanziario netto è sceso a 256,2 mln di euro da 588 mln di fine 2009. Il titolo guadagna il 2,22% a 11,96 euro.
India, sale ancora il costo del denaro
La banca centrale indiana ha alzato ancora una volta il costo del denaro, la ottava consecutiva dal marzo 2010. I tassi salgono di 25 punti base al 6,75%.
Isagro: proposto dividendo pari a Euro 0,30 per azione
A seguito delle azioni strategiche occorse dopo la chiusura dell’esercizio 2010, ivi inclusa la cessione della partecipazione in S.I.B. attesa in tempi brevi, vengono a crearsi le condizioni per estinguere anticipatamente la quota residua di Euro 15,1 milioni del finanziamento bancario di Euro 30,4 milioni erogato dal pool di banche nel gennaio 2009 nonché riprendere la politica di distribuzione di dividendi praticata fino al 2006 e interrotta nel quadriennio 2007-2010. Verrà, quindi, proposta all’Assemblea dei Soci la distribuzione di un dividendo pari a Euro 0,30 per azione attingendo dagli utili a nuovo, subordinando la stessa all’estinzione del mutuo suindicato. Tale dividendo risulterebbe pari a quello distribuito nel 2006 e corrisponderebbe al valore annuo di Euro 0,06 per azione nel quinquennio 2007-2011.
Popolare Milano chiarisce su cessione Bipiemme Vita
Con riferimento a quanto riportato dall’agenzia di stampa Radiocor, in data odierna, nella nota dal titolo “Bpm: incasserà fino a 340 milioni di euro da Covea per 81% Bipiemme Vita”, si fa presente che, facendo seguito a quanto già diffuso in data 9 novembre 2010, nell’ambito del comunicato stampa relativo ai dati del Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2010, la Banca Popolare di Milano sta proseguendo nelle trattative finalizzate alla cessione della quota di controllo d Bipiemme Vita. Al lo stato delle trattative è prematuro ipotizzare valori di cessione definitivi, termini e condizioni, che saranno comunicati tempestivamente dalla Banca Popolare di Milano alla conclusione delle trattative stesse in ottemperanza alla normativa vigente.