Eni...Dogs and Horses, for pussy's lovers only - Cap. 3

per me l'oil legato alla performance del cane non c'entra un caxxo
secondo quello che penso ci sono motivi piu' profondi e forse legati ad un futuro profit warning ??
grafo canide 10 years e confronto con oil 2008/2009
 

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Borsa Milano -2%, petrolio in recupero. Ritorna l'incubo Grecia
WSI | Pubblicato il 09 dicembre 2014| Ora 15:12
Spread oltre +8%, supera quota 133 punti base. Euro vicino a $1,24. Banche sui minimi intraday: BP -3,11%, Unicredit -2,48%, Ubi -3,11%.


MILANO (WSI) - Il trend dei prezzi del petrolio continua a condizionare il trend dei mercati azionari di tutto il mondo. Ma oggi sono i timori sul futuro dell'Eurozona, e in particolare della Grecia, ad affossare Piazza Affari. La Borsa di Atene registra il tonfo peggiore dal crash dei mercati azionari globali del 1987, e la sua performance ricorda al mondo che la questione greca è ben lontana dall'essere risolta, così come sono ben lungi dall'essere risolti i problemi dell'Eurozona. Ftse Mib accelera al ribasso, cede fino a -2% a 19.550 circa.

Tensioni sul mercato dei titoli di stato, spread Italia-Germania +8% circa, supera 133 punti base, a fronte di tassi sui BTP decennali che tornano al 2%. I timori sul futuro dell'Eurozona zavorrano le banche. Sul Ftse Mib, dopo aver segnato un +4,38% teorico, congelata al rialzo, nei primi minuti di contrattazioni, Mps vira in rosso con -0,93%. Sul settore pesano possibili richieste di nuovi accantonamenti da parte della Bce. Peggio per Bper -2,76%, BPM -2,35%, BP -3,11%, Intesa -1,10%, Unicredit -2,48%, Ubi -3,11%.

Rimangono sul Ftse Mib sotto i riflettori gli energetici. Eni (-1,34%), Tenaris (-1,27%) e Saipem (+0,27%), a frenare gli acquisti il taglio del 20% degli investimenti 2015 deciso dall'Americana Conoco. Tra altri titoli, Azimut -2,54%, Finmeccanica -3,3%, FCA -1,82%, Stm -2,15%, Prysmian -3,16%, Mediaset -2% circa.

Dopo aver testato i minimi in oltre cinque anni, sia le quotazioni del contratto Brent che quelle dei futures scambiati a New York recuperano terreno. Futures +0,78% a $63,54, Brent +0,47% a $66,50.

Il Brent era sceso fino a 65,50 dollari al barile, valore minimo da settembre 2009, mentre il benchmark Usa WTI era scivolato fino a 62,53 dollari al barile, ai minimi da luglio 2009. Balzo anche dell'oro, +0,91% a $1.205,80.

Vendite anche sull'azionario asiatico, che ha scontato sia il calo di Wall Street, il peggiore in quasi sette settimane, che l'apprezzamento dello yen - che ha pesato sui titoli delle società esportatrici del Giappone. Chiusura negativa per l'indice Nikkei-225, dopo aver toccato ieri il suo massimo da 7 anni. Calo -0,68% a 17.813 punti.

In ambito valutario, l’euro +0,64% a $1,2396 Il biglietto verde scende sullo yen, a 119,48 (-1%); Euro/yen -0,34% a JPY 148,14. (Lna-DaC)



ma va''''
 
aspettiamoci sangue a fiumi

Cina e Grecia mettono KO Piazza Affari
09/12/2014 17:19 WS
La Borsa di Milano si avvia a chiudere in forte ribasso, sui minimi dall'inizio della seduta, indice Ftse Mib -2,6%.

In Europa, Londra perde l'1,5%, Parigi il 2,2%, Francoforte il 2,2% e Madrid il 2,4%. Crolla la Borsa di Atene (-12%) dopo l'inaspettata accelerazione della politica greca verso le elezioni anticipate dalle quali potrebbero emergere vittoriose le forze politiche che vogliono l'uscita dall'euro.

Anche Wall Street è in ribasso, con il Dow Jones in calo dello 0,9%.
A far sussultare il mercato finanziario sono le vibrazioni provocate dalla spettacolare caduta delle Borse cinesi: stamattina l'indice CSI300 dei listini di Shanghai e Shenzen ha chiuso con un ribasso del 4,5% dopo dodici sedute consecutive di rialzo che hanno permesso all'indice di guadagnare quasi il 30%. Le vendite, improvvise e rovinose, sarebbero state provocate dalla decisione della mossa delle autorità di controllo di imporre dei limiti all'utilizzo di bond come collaterale da presentare in cambio di finanziamenti: solo quelli a rating tripla A saranno autorizzati. La mossa della China Securities Depository and Clearing Corporation punta soprattutto ad arginare la proliferazione incontrollata dei bond a basso rating emessi da società controllate da città e province della Cina: nel corso degli ultimi anni questi soggetti hanno inondato i mercato obbligazionario di carta, ottenendo in cambio le risorse da impiegare nella costruzione di tutte quelle infrastrutture che hanno contribuito ad alimentare la crescita del Pil della Cina. L'annuncio dell'autorità di controllo dei mercati deve essere stato inizialmente sottovalutato dai mercati: in avvio di seduta la Borsa di Shanghai era arrivata a guadagnare il 4%. La caduta è arrivata nelle ultime due ore di negoziazione.

A Piazza Affari vanno giù le banche, mentre il rendimento del BTP sale di 9 punti base al 2,02%. Unicredit (UCG.MI) -3%, Ubi Banca (UBI.MI) -3,7%, Intesa (ISP.MI) -1,5%, Banco Popolare (BP.MI) -4% e Banca Popolare di Milano (PMI.MI) -3,7%.

Mentre il petrolio rimbalza, Eni (ENI.MI) perde l'1,7%, Saipem (SPM.MI) l'1,8%, Tenaris (TEN.MI) dell'1%. Il Brent tratta a 66,3 dollari il barile, in rialzo dello 0,2%. L'oro sale del 2%.
Tra le utility, Enel (ENEL.MI) perde il 3,7%, Enel Green Power (EGPW.MI) il 4%, Snam (SRG.MI) il 3,3%.

Nel segmento delle società dell'industria, FCA (FCA.MI) -4%, Finmeccanica (FNC.MI) -4,6%, Prysmian (PRY.MI) -3%.
Nel segmento del lusso, Yoox (YOOX.MI) -4%, Tod's (TOD.MI) -2,3%.
 

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