da ultimo la perla
dedicato a tutti quelli che...come me...si stupivano di emeriti idioti, ma furbi e/o
ricchi e/o pompinari/e quanto bastava, ottenere sovente votazioni + alte(premettendo che io ero tra quelli che pensava + alle gonne che al Torrente o al Campobasso...sebbene alla prima, sempre, in 40 e 60 gg rispettivamente...che presumo cmq roba da "smart guys"
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il signorino...pregiudicato prescritto...ha accumulato 21 incarichi...trai quali spicca la pres inps e...udite udite...la vice presidenza di dis-equitalia...
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un giorno ci ricorderemo di un manipolo di ragazzi...ignoranti...volgari...grevi e impreparati che alzarono il volume sullo scempio che tutti udivano ma che nessuno aveva il coraggio e/o l'interesse di denunciare e cercare di "smorzare"
arriverà quel gg
ricordatevelo...ricordatevi chi erano quei "bastardelli"...che decisero di combattere una lotta impari nel parlamento invece di lanciare molotov come si faceva al tempo
io...fosse anche solo per questo...li ringrazio già adesso
GRAZIE RAGAZZI
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1. IL PECCATO DI GIOVENTÙ DI MASTRAPASQUA? HA TAROCCATO ALCUNI ESAMI PER LAUREARSI 2.
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La laurea in Economia e commercio conseguita nel 1984 da Antonio Mastrapasqua, presidente dell'Istituto nazionale della previdenza sociale (Inps) e molte altre cose ancora, è falsa. O almeno è stata ritenuta tale dalla giustizia italiana. E per questo annullata. Per chi non lo ricordasse, Mastrapasqua, 54 anni, è da qualche giorno sulle prime pagine dei quotidiani per un'altra vicenda giudiziaria, un'in - chiesta che lo coinvolge in quanto direttore generale dell'ospedale israelitico di Roma.
I pm lo hanno indagato per truffa ai danni dello Stato (più precisamente della Regione Lazio con cui ha una convenzione) per rimborsi sanitari gonfiati. Inoltre giornali e detrattori gli contestano di collezionare troppi incarichi: il Fatto quotidiano ne ha contati addirittura 25, anche se l'interessato ha spiegato che non sono stati ricoperti contemporaneamente.
Mastrapasqua Antonio Torniamo alla laurea farlocca, partendo dall'ultimo atto della vicenda giudiziaria: il 4 aprile 1997 la Prima sezione penale della Corte suprema di Cassazione, presieduta da Giulio Carlucci, conferma definitivamente la pena a dieci mesi di reclusione per Mastrapasqua decisa dalla Corte d'Appello con queste parole:
«È ben configurabile il delitto di falsità ideologica in relazione alla fattispecie riguardante il non veridico contenuto del verbale di esame di laurea e il rilascio del diploma di laurea, contenenti l'approvazione del candidato e la proclamazione di "dottore"».
I giudici lo condannano pure a pagare le spese processuali e un milione di lire per la cassa delle ammende. Il 18 giugno del 1996 il collegio di secondo grado era stato durissimo: «Mastrapasqua censura la genericità degli elementi di prova raccolti nei suoi confronti, si deve rilevare invece che i primi giudici hanno analiticamente indicato i fatti posti a sostegno dell'affermazione di responsabilità.
Risulta incontrovertibilmente che l'appellante non ha sostenuto alcuni esami perché le firme sui verbali degli stessi non sono degli esaminatori. Nonostante ciò Mastrapasqua ha presentato domanda per sostenere l'esame di laurea e ha conseguito il relativo diploma». La vicenda esplode nel 1985 quando viene arrestato uno studente di Economia, F. M., nell'am bito di un'inchiesta su un presunto commercio di esami universitari e in particolare quelli di Istituzioni di diritto privato e Diritto commerciale.
Mastrapasqua Antonio A gestire il mercato sarebbero tre bidelli e un'im piegata. Le indagini interne erano partite a gennaio di quello stesso anno per le voci insistenti raccolte dal rettore Ernesto Chiacchierini riguardo la possibilità di «comprare alcuni degli esami più difficili». Inizialmente vengono individuati 18 studenti che avevano denunciato lo smarrimento del libretto dopo aver dato l'esame di Diritto privato.
Tra questi Mastrapasqua. Qualcuno confessa e l'inchiesta si allarga, portando all'iscrizione sul registro degli indagati di centinaia di studenti. Il primo procedimento ad arrivare a sentenza è quello che riguarda Mastrapasqua e un'altra ventina di imputati. Il futuro presidente dell'Inps il 21 giugno 1989, su richiesta del pm Sante Spinaci, viene condannato a 2 anni e dieci mesi per falsità ideologica, falso materiale e corruzione. Gli esami che inizialmente gli vengono contestati sono Diritto privato, Diritto della navigazione e Tecnica industriale e commerciale.
Mastrapasqua Merlino Mucchetti LE DATE
Ma per quest'ultimo i giudici non ritengono sufficienti le prove anche se Mastrapasqua nel curriculum datato 19 febbraio 1983 aveva inserito l'esame tra quelli «da sostenere », mentre «invece è datato 30 aprile 1982» scrivono i magistrati. Alla fine a incastrare il grand-commis sono gli altri due esami, «in relazione ai quali », aggiungono le toghe, «anche se la chiamata di correità di E.P. (uno dei bidelli, ndr) è generica, è stata accertata la falsità attraverso il disconoscimento degli statini da parte dei docenti e il confronto tra il numero di tali statini e i numeri dei verbali di esami falsi riguardanti» altri studenti. Lo scoglio più duro, Istituzioni di diritto privato, viene, falsamente secondo i giudici, superato il 28 giugno 1982.
ANTONIO MASTRAPASQUA A questo punto della sentenza, a pagina 233, i magistrati inchiodano lo studente alle sue responsabilità: «Mastrapasqua ha allegato alla domanda di ammissione all'esame di laurea la dichiarazione falsa di superamento degli esami di profitto del corso, comprensiva di detti esami, datata 26 settembre 1984 e da lui sottoscritta, riuscendo così, avvalendosi anche delle falsificazioni del curriculum, a conseguire, con l'inganno, quella laurea per la quale ha richiesto il rilascio del diploma il 26 novembre 1984.
ACCOPPIATA POSTE E PENSIONI IALONGO E MASTRAPASQUA Il Mastrapasqua va per tanto condannato in relazione agli esami di Istituzioni di diritto privato e di diritto della navigazione per i reati di falso materiale (limitatamente alla falsificazione di verbali e statini), corruzione e falsità ideologica». La pena viene stimata in 2 anni, 10 mesi, 15 giorni di reclusione e un milione e trecentomila lire di multa. Otto anni dopo la Cassazione riduce la condanna a dieci mesi per il solo reato di falsità ideologica (laurea ottenuta con l'inganno).
Per questo potrebbe far sorridere qualcuno che il 28 ottobre 2013 preso la Facoltà di Economia e commercio della Sapienza di Roma Mastrapasqua sia stato premiato dalla sua vecchia università con il premio «Best in class» per l'anno accademico 2013-2014, istituito per «valorizzare l'impegno e la carriera» degli ex studenti che si sono «maggiormente distinti nelle attività professionali ».
In realtà (vedere intervista a fianco) Mastrapasqua, nelle more del processo, si è rilaureato, con un piano di studi diverso.
son soddisfazioni!!!![Muro :wall: :wall:](/images/smilies/muro.gif)
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buona domenica![Big Grin :D :D](https://cdn.jsdelivr.net/joypixels/assets/8.0/png/unicode/64/1f600.png)
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