per chi volesse un po' di sottofondo...
Molto interessante. Ascoltato un po' di corsa, voglio risentirlo con calma.
La prima impressione è che il Vladimiro sia persona molto intelligente e preparata, ma con i paraocchi
Alla fine del filmato dice una cosa molto vera: persone con una scolarità bassa spesso capiscono prima e meglio di chi è molto istruito come i docenti universitari.
Mi ricorda che quasi cinquant'anni fa avevo un bilocale in un paesino di montagna e il mio vicino era un docente di economia. Non avevamo il televisore per fortuna, così passavamo spesso le serate in discussioni animate, ma molto civili, dato che lui era comunista convinto e io di idee liberali.
Aveva una solida preparazione sulla DDR, della quale si occupava nel centro studi di una importante banca italiana. Lo ammiravo per la sua cultura e intelligenza e avevo molto da imparare, ma quando una sera ha sostenuto che il PIL della DDR era quasi uguale a a quello della RFT non ho potuto che rispondere che i conti non tornavano. La DDR aveva circa un terzo degli abitanti della RFT e quindi i cittadini avrebbero dovuto avere un tenore di vita tre volte superiore a quello della RFT e invece gli abitanti vivevano molto peggio che nella RFT. Ho suggerito due ipotesi: i dati sulla produzione erano falsi oppure l'URSS si prendeva i due terzi che mancavano.
Il Vladimiro sostiene che tutta la colpa della distruzione dell'industria della DDR è stata nel passare dal cambio 1:4,4 a 1:1, ma questo è vedere le cose con il paraocchi di sinistra e cioè con una visuale a 30° invece che a 360°. La verità è che le industrie della DDR erano obsolete, la produttività estremamente bassa e i prodotti invendibili. Non solo per le auto, con da una parte Mercedes, BMW, VW, Audi e dall'altra solo Trabant, ma con tutti gli altri prodotti che non raggiungevano gli standard occidentali.
La mia scolarità bassa può farmi vedere cose che agli Accadimici magari sfuggono.
So di cosa parlo: sono stato alla fiera di Lipsia prima della caduta del muro. Era il 2 di settembre e con 31° di temperatura le uniche bibite in vendita erano bottigliette di birra e limonata esposte su banchetti di legno sotto il sole. Finalmente alla sera sono riuscito a sedermi a un tavolino, dove c'erano due militari, di un bar ristorante nella piazza centrale della città, pregustando una birra. Quando me l'hanno portata calda ho imprecato in italiano. Mi hanno chiesto cosa avevo da lamentarmi visto che loro quella qualità di birra la vedevano solo in tempo di fiera.
Sei mesi dopo la caduta del muro ho girato alcune città della ex DDR e visto le condizioni in cui erano.
Con il Giacchè sono d'accordo che non saremmo dovuti entrare nell'EUR e dovremmo cercare di uscirne. La RFT è troppo potente e noi diventeremo sempre più sudditi.
andgui.