Eni...Dogs and Horses, for pussy's lovers only - Cap. 3

carrellata...

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:D:D:D
 
prima ti devo una spiegazione...

se mi troverai oltremodo compito nel linguaggio...
è perchè da poco è caduto sulla terra un nuovo sceriffo...

di lui si sa poco...come d'uopo per gli alieni
ma da lui stesso espresso in tipologia di nickname e firma si sa che...

1) probabile di razza negroide o negride o congoide...dato che scambia le consonanti(o magari ha solo problema a inserire le marce con l'auto...poi ti spiego...ma...lollissimo...ahaha)
2) si dichiara apprendista ginecologo...ma se postassimo una patata come ai bei tempi temo che farebbe come mimmo in bianco rosso e verdone(stralol)
3) quando noi siamo cotti a fine giornata lui si dichiara devastato dal dover rimanere in spiaggia in attesa della grigliaDa(rotfl)
4) noi puoi dire accipicchia che ti banna
5) se ti chiede come si fa a riportare la decina nelle somme incolonnate e nn gli rispondi...ti minaccia il ban che ti aveva in precedenza sospeso nella speranza di portare i compiti fatti alla maestra(ihihihi)

'nzomma un tipo ganzo da fol

ciò detto...
siam sempre i soliti...anche se pochi pochi...
ma sempre i + brutti i + sporchi...i + cattivi(qualc1 deve pur esserlo):D

ragazze/donne ne passano poche come sempre e qui in totale ti bastano le dita delle mani per contarle(le donne si sa son + furbe e giudiziose e nn si perdono dietro a sciocchezze come la finanza)

:rotfl::rotfl::rotfl:un BounDy Killer :rotfl::rotfl::rotfl:

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Snapo Bello.. son passati anni. Tanti. E son rimasto tanto (molto) stupito e piacevolmente (tanto piacevolmente) sorpreso nel trovarvi ancora qui :clap::rasta::banana:
.. di certo non avrei bussato al convento della Germana :rotfl: se non vi avessi visti operativi nel treddo. :noo:
Il guaio è che ora non ho molto tempo a disposizione per seguirvi e partecipare come una volta :cry: ma qualche oretta nel pomeriggio con voi me lo concedo con gioia. :up:
 
Ultima modifica:
Bekaert, accordo nella notte: nessun lavoratore di Firenze sarà licenziato

non è la soluzione definitiva...
ma è un primo passo...
un passo importante...


è un po' di serenità che si chiama reddito...che significa bollette e cibo...per 318 famiglie

è un sospiro di sollievo per una cittadina di 15k anime...

è una bella notizia peruna vallata che ne conta 100k...e dove la ex pirelli era la + grande industria rimasta

e la portata è talmente notevole che pure i boys della cgil nn hanno potuto negare...mordendosi la lingua...«Al governo bisogna riconoscere che non solo ha accettato la nostra proposta, ma il ministro Di Maio è venuto di fronte ai cancelli e ha mantenuto ciò che ha promesso»

pensate un po'
un governo di fassisti...rassisti...nemici del risparmio(aka sbred...lol)
si occupa di porre rimedio alla scellerata scelta del cazzaro di rignano di tagliare, col giops az(shish...rilol) la cig alle aziende divorate dai lanzichenecchi(e qui ritorna il Niccolò supremo fiorentino...) col solo scopo di carpirne il know how(perchè la bekaert ha altissimo lvl tech) e delocalizzare dai traci(altri barbari...ma barbari con le pezze allo sgnaragnaus) per lucrare il 75% di cdl <
e nn solo
il cazzaro manco si era impegnato nel cercare dei limiti...delle penalità a chi fa coteste speculazioni

e lo sapeva pure il tronchetto...altro grande sponsor(e te credo) del cazzaro di cui sopra(sbologno l'azienda...nn ho grane...e poi quando saranno in romania compero i cavi a metà prezzo dagli stessi belgi

bene
cazzaro ti do un consiglio...

nn farti trovare in via petrarca...ma nenache in via gramsci e via roma...
anzi
dimenticati figline...incisa...anche rignano...
ma pure il valdarno aretino(zona di maria etruria) perchè il minimo che ti potrà capitare sarà una gragnuola di schiaffi

e visto che ci sei dimentica pure l'etruria intiera
rimani nel dorato eremo del piazzale(Michelangelo) coi bei vicini plurimilionari...tra una gag con presta e un party aggratisse...

buonpom

p.s. dubito la troviate nei tg...la news...ai tg vi fanno vedere qlc migliaia di porelli cooptati alla "qualunquemente" e vi ci aprono pure lo stesso...ahahaha
 
Savona come snapo :D :clap: :D

Savona come snapo percula il paraeconomista morti...

leggete l’intervento del ministro savona su ''milano finanza'' - ecco cosa ha scritto

Si sente ripetere che la Francia può programmare un deficit di bilancio per il 2,8% del suo pil, mentre l' Italia non potrebbe, perché il suo debito pubblico è inferiore al nostro. Queste affermazioni sono fuori da ogni schema logico di macroeconomia e paiono frutto di ideologia e superficiale valutazione della realtà.



La Francia ha un doppio (twin) deficit, di bilancia estera e pubblica, accompagnata da un aumento dei prezzi al consumo che ha recentemente superato il tetto stabilito dalla Bce. Unico nei principali Paesi dell'euroarea il suo disavanzo estero di parte corrente è dell'1,1% del pil, seguito solo da quello della Grecia con l'1,2%. Vive cioè al di sopra delle proprie risorse. Il suo deficit di bilancio pubblico è del 2,4%, a livello di quello preventivato per il 2019 dall' Italia, attualmente al 2%. I dati sono quelli di The Economist, che sono ben standardizzati per i confronti internazionali.


Questa condizione richiederebbe una stretta fiscale, ma il saggio di crescita reale della Francia è nell'ordine dell' 1,7%, leggermente superiore al nostro, comunque insufficiente per affrontare la sua disoccupazione del 9,2%, che non discosta dal 10,4% dell'Italia; ha dovuto pertanto scegliere se procedere nella direzione della stretta fiscale o puntare alla ripresa produttiva.


Si può discutere se abbia scelto di attivare lo strumento adatto, ossia la riduzione delle tasse, ma si deve ritenere che, se ha deciso di aumentare il deficit pubblico, la sua scelta è comprensibile, pur essendo conscia che il risultato sarà un peggioramento dei due deficit. Essa porta quest'onere a carico del resto del mondo, assorbendo risparmio estero.


L'Italia ha invece un avanzo di parte corrente sull'estero del 2,5%, vive cioè al di sotto delle sue risorse, e ha un 2% di deficit pubblico. La concezione più elementare di politica economica suggerisce di espandere la domanda interna; secondo i canoni più classici, anche «scavando fosse o costruendo piramidi». Intende invece affrontare la sua crisi di crescita, attualmente la più bassa dei principali Paesi dell' eurozona, puntando a un mix tra investimenti e spese correnti per combattere, in particolare, la povertà e la disoccupazione giovanile.


Essa non chiede di assorbire risparmio estero, ossia di portare il peso dell'aggiustamento sugli altri. Anche per l'Italia si può discutere se abbia scelto gli strumenti adatti, ma la discussione deve avvenire nel quadro della dinamica politica che deve affrontare. Una cosa è certa, che deve compensare due nuovi fattori di crisi: il primo è l' inversione della politica monetaria indotta dal raggiungimento del fatidico tetto del 2% nei prezzi al consumo dell' euroarea, con numerosi Paesi che l'hanno già superato, tra i quali la Francia e l' Olanda; il secondo è la caduta generalizzata del saggio di crescita atteso, secondo i dati della Commissione Europea.

Con l'eccezione della Germania, che però resta ancorata al suo 1,9%, tutti gli altri Paesi si attendono una decrescita che va da un massimo di -0,8% per la Francia e -0,7% per l'Austria, a un minimo di 0,1% per il Belgio e 0,2% per Portogallo e Italia. Invero, per l'Italia altre fonti ritengono che il saggio di crescita del 2018 non sia di 1,3%, ma di 1,5%, e la caduta attesa non sia dell'1,1%, ma dello 0,9%.

Anche trascurando le altalene statistiche, siamo di fronte a una generale caduta del livello di attività economica, senza nessuna reazione da parte delle autorità europee. Anzi, con la reazione consueta, secondo la quale non si deve toccare il pilota automatico dei parametri fiscali «convenuti», qualsiasi cosa accada. Queste note si limitano agli aspetti meramente macroeconomici, senza considerare le conseguenze sociali e politiche che una siffatta impostazione comporta, che da sole sarebbero sufficienti per cambiare registro.

Né conviene ampliare, per la serenità delle relazioni intraeuropee, l'analisi fin qui condotta per considerare gli effetti causati da un avanzo di bilancia corrente estera dell'euroarea pari a 476,8 miliardi di dollari, di cui 320,6 miliardi della sola Germania, superiore all'analogo disavanzo degli Stati Uniti.

I gruppi dirigenti di un'Europa che ha bisogno di crescere, per il bene dei suoi cittadini e della sua stessa esistenza, che accettano una siffatta condizione, devono spiegare perché non si mettono seriamente a discutere del suo futuro (come il governo italiano ha chiesto con il documento che sollecita una politeia invece di una governance) e indulgono in posizioni superate dalla storia. È giunto il momento di decidere chi vuole veramente l'Unione Europea, operando per mantenerla, o chi opera contro, facendo finta di volerla difendere.
 

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