Eni...Dogs and Horses, for pussy's lovers only - Cap. 3

buongiorno...

ancora in fase disintossicante e da cell...

ve lo incollo...


“In Italia – diceva Ennio Flaiano – l’unica vera rivoluzione sarebbe una legge uguale per tutti”. Bene, quella rivoluzione non è mai stata tanto vicina quanto oggi. È racchiusa in due emendamenti aggiunti dal ministro Alfonso Bonafede al suo ddl Anticorruzione (o Spazzacorrotti”): prescrizione dei reati bloccata con la sentenza di primo grado e carcere vero per chi evade o froda il fisco (con pene più alte e soglie di impunità più basse).

Quando i 5Stelle si sedettero al tavolo con la Lega per stipulare il Contratto, dopo lo sciagurato Aventino del Pd, il Fatto pubblicò un decalogo con le 10 norme che ritenevamo imprescindibili per giustificare un “governo del cambiamento”. In cima alla lista c’erano l’anticorruzione con gli agenti infiltrati e i premi ai pentiti; la totale trasparenza sui soldi ai partiti, ora schermati da fondazioni e onlus; il blocco della prescrizione; la galera per evasori e frodatori. Quattro grimaldelli indispensabili per scardinare il Patto dell’Impunità che regge da sempre la classe dirigente più criminale del mondo libero: cioè la nostra.

Quattro bombe atomiche in grado di spazzare via per sempre la Costituzione materiale e occulta che garantisce a lorsignori, nell’ordine, che:

a) i loro reati non verranno scoperti (niente denunce, né pentiti, né intercettazioni, né custodia cautelare, né obbligo di dichiarare i finanziatori, dunque zero indagini);

b) anche se verranno scoperti, non saranno puniti (prescrizione garantita, dunque zero condanne);

c) anche se verranno puniti, sarà per finta, cioè il carcere non lo vedranno neppure in cartolina (per i pochi sfigati che si beccano una condanna, le pene sono risibili e comunque scontabili comodamente a casa propria o ai servizi sociali).

Ergo, per i ricchi e i potenti, delinquere conviene. Ora il ddl Bonafede smantella uno per uno i tre pilastri dell’impunità:

a) con gli infiltrati e i pentiti, sarà più facile scoprire le tangenti e, con le intercettazioni e la custodia cautelare (oggi impossibili per le soglie di impunità troppo alte e le pene troppo basse), anche le evasioni e le frodi;

b) con la prescrizione bloccata dopo il primo grado, basterà fare indagini, udienza preliminare e primo processo entro 5 o 7 anni e mezzo (a seconda del reato) e poi nessuno avrà più interesse a tirare in lungo per arrivare alla prescrizione in appello o in Cassazione, perché la sentenza di merito definitiva arriverà comunque (innocenti assolti e colpevoli condannati, nessun pareggio);

c) alzando le pene, abbassando le soglie, agevolando la scoperta dei reati e impedendo la morte dei processi, sarà molto più concreto il rischio di finire in galera.

Sia prima del giudizio (custodia cautelare) sia dopo (espiazione pena). Con forti effetti dissuasivi su chi oggi delinque perché non rischia nulla, salvo la parcella dell’avvocato. E con due formidabili effetti collaterali.

1) Ridurre la corruzione e l’evasione significa recuperare decine di miliardi, da usare per redistribuire la ricchezza agli onesti, anziché ai ladri.

2) Oggi al colpevole conviene allungare il brodo con ogni sorta di cavilli, soprattutto se può pagarsi per anni un legale. Dunque sceglie il dibattimento e si fa tutti e tre i gradi di giudizio puntando tutto sulla prescrizione e contribuendo all’intasamento della macchina giudiziaria. Se invece la prescrizione diventa una chimera, perché ogni processo che inizia arriva alla fine, il colpevole ha tutto l’interesse a patteggiare o a scegliere il rito abbreviato per incassare lo sconto di pena, deflazionando il contenzioso e contribuendo a decelerare anche i processi degli altri.

Secondo voi, chi può opporsi a questo circolo virtuoso? Non certo gli innocenti e gli onesti, che hanno tutto da guadagnarvi. Ma la lobby dei colpevoli e dei loro avvocati, che hanno tutto da perdervi.

E sono legione, una potentissima legione che trova nei giornaloni (persino Repubblica ora difende la prescrizione, dopo anni di campagne contro l’ex Cirielli) la sua cassa di risonanza e in Salvini il suo santo patrono e protettore. La Lega non solo osteggia la blocca-prescrizione e nicchia sulle manette agli evasori, in barba al Contratto di governo e in perfetta sintonia con FI&Pd; ma presenta pure un emendamento alla Spazzacorrotti che neutralizza la norma Bonafede sulla trasparenza dei partiti e perpetua l’anonimato sulle “donazioni” private (cioè le tangenti mascherate) anche dall’estero a fondazioni e onlus legate ai partiti (tipo la leghista Più Voci e i suoi strani giri col Lussemburgo).

Quella che si sta giocando in queste ore è una partita decisiva, anzi mortale: non per il governo giallo-verde, di cui non ci importa un bel nulla; ma per la rivoluzione della legge uguale per tutti, che aiuterebbe l’Italia a ridurre il vero e unico spread davvero preoccupante (non quello dei titoli di Stato, che va e viene, ma quello della illegalità delle classi dirigenti, che ci vede sempre primi).

Per carità, parliamo pure dei decimali di deficit-Pil e dei rigurgiti di fascismo, che vanno sempre combattuti. Ma, più che il Fascistometro, servirebbe il Ladrometro. In queste ore il sistema marcio che ci ha portati alla bancarotta si gioca tutto.

Se il Partito Trasversale dell’Impunità, nascosto nella pancia del cavallo di ***** leghista, riuscirà a respingere quelle quattro norme (corruzione, evasione, trasparenza, prescrizione), avrà vinto e continuerà a derubarci in saecula saeculorum.

Se invece i 5Stelle, grazie alla congiunzione astrale irripetibile che li vede a Palazzo Chigi da posizioni di forza, riusciranno a trascinare la Lega ad approvare quelle quattro norme, a costo di minacciare la caduta del governo, avranno reso il miglior servizio al Paese di questi vent’anni.

Fosse pure l’ultima cosa che fanno prima di sparire, le persone perbene gliene saranno grate.

Marco Travaglio



è il mio pensiero...
è quello dell'Italia perbene...

1) fuori dalle balle i delinquenti...
2) fuori dalle balle i traditori sostenuti dai delinquenti...
3) fuori dalle balle gli invasori appoggiati dai traditori...

questa la battaglia vera...decisiva!

buona domenica

p.s. da soli troverete i risultati degli stress test bancari...indovinate qual'è la migliore europea tra le grandi...e la peggiore?...ahaha...ma i traditori continueranno con la narrativa del terrore...e lo faranno finchè esisteranno quelli alla base della PIRAMIDE DEL MALE(1)!
 
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buondì

set up nn bello e incompleto dai cani
tf disomogenei
ergo flat e guardiamo l'open cash

mi colpisce l'olio che...caso rarissimo...nn brinda alle sanzioni vs iran...(hp duke plausibile)
e ancora di + lo spike del 30y yeld(nn va bene)...

ci leggiamo al pom

p.s. Socci...

Il nostro calendario è un memoriale delle tragedie del Novecento. Oggi ricordiamo la Prima guerra mondiale. In altre date il secondo conflitto. C' è però una terza "guerra" di cui non abbiamo avuto consapevolezza perché non si è combattuta con i bombardieri, ma è stata una guerra economica e politica.
Ci prospettarono un gioioso approdo ai lidi dell' Europa unita: nuova terra promessa dove scorre latte e miele. L' Italia consegnò a questa mitica entità, "l' Europa" (in pratica a Paesi stranieri che perseguono con decisione i loro interessi nazionali), le chiavi di casa: la sovranità monetaria, gran parte della sovranità politica ed economica. In sintesi la nostra indipendenza. Così è stato fatto senza che gli italiani (e gran parte dei politici) si rendessero ben conto di cosa significava. Per anni siamo stati anestetizzati da una retorica, ancora dominante, che celebra "le magnifiche sorti e progressive" della Ue.
Ma oggi, dopo 20 anni, ci ritroviamo a pezzi come dopo una guerra perduta e il conto da pagare è salato. Da quarta potenza industriale del mondo siamo passati ad essere il lumicino di coda dell' Europa.
Oggi siamo un paese smarrito, depauperato, a sovranità dimezzata e pure in pieno crollo demografico.
La novità degli ultimi tempi è la rabbia e l' indignazione dovute al peggioramento delle nostre condizioni di vita, da cui peraltro è scaturito il voto del 4 marzo. Ma è spesso una rabbia che non sa risalire alle cause vere del nostro disastro.
Un po' come scriveva nel suo "1984" George Orwell: «Perfino quando in mezzo a loro serpeggiava il malcontento, questo scontento non aveva sbocchi perché privi com' erano di una visione generale dei fatti, finivano per convogliarlo su rivendicazioni assolutamente secondarie. Non riuscivano mai ad avere consapevolezza dei problemi più grandi».
È uno dei limiti della cultura politica del M5S, quella che - per esempio - ritiene che il problema sia rappresentato dai vitalizi dei politici o dalle auto blu o dalle cosiddette "pensioni d' oro". Ma c' è una parte di loro che a volte si avvicina a un' altra narrazione che sta affermandosi e che offre un quadro d' insieme di ciò che è accaduto all' Italia negli ultimi trent' anni. La si potrebbe identificare in sostanza con l' elaborazione del professor Alberto Bagnai e di molti altri economisti, giuristi, intellettuali oggi definiti sbrigativamente "sovranisti".

Dogma religioso - Questa scuola di pensiero (che è molto forte nella Lega e in FdI) spiega per esempio che l' esplosione del nostro debito pubblico - a causa del quale si chiedono da anni continui sacrifici - non è dovuta all' escalation improvvisa della spesa pubblica improduttiva (come vuole la narrazione dominante, secondo cui viviamo al di sopra dei nostri mezzi), ma è dovuta proprio ai primi passi della moneta unica europea, ovvero l' adesione allo Sme e il divorzio fra Banca d' Italia e Tesoro del 1981. Da quel momento sono stati i «mercati a decidere a quali condizioni il governo della Repubblica italiana () dovesse finanziarsi» (Bagnai). Tutto si fece più costoso.
In effetti nel 1980 il rapporto debito/Pil dell' Italia era al 56,8 per cento (quindi supervirtuoso) ed eravamo da decenni ai primi posti per crescita economica nel mondo, mentre dopo il 1981 di colpo il debito è esploso e, in quattordici anni, nel 1994, era già al 121,8 per cento del Pil. Con l' euro siamo andati ancora peggio.
Si potrà contestare questa scuola di pensiero, ma non trasformando l' Ue e la moneta unica in un dogma religioso indiscutibile. Occorrono argomenti. Egualmente quando la scuola "sovranista" indica gli effetti devastanti dei Trattati di Maastricht con le connesse privatizzazioni e le politiche "lacrime e sangue" che, invece di risanarlo, hanno messo in ginocchio il Paese facendo aumentare pure il debito.

Terzo mondo - Secondo il pensiero dominante l' Ue è una grande opportunità che abbiamo sprecato e dovremmo chiedere addirittura "più Europa". Invece secondo gli altri (cito parole di qualche tempo fa di Luciano Barra Caracciolo, giurista, diventato poi sottosegretario) «l' Europa ci porta alla morte.
Abbiamo perso un terzo del manifatturiero e oltre il 25 per cento della produzione industriale. Bisogna uscire dall' eurozona. Altrimenti diventeremo un Paese deindustrializzato e del Terzo mondo come Romania e Bulgaria. È una lotta contro il tempo». Servirebbe un confronto vero fra chi ritiene (ancora) che la Ue e l' euro siano una grande occasione e chi afferma che sono costati all' Italia quanto una guerra perduta. Una cosa però è certa: il disastro di questi 30 anni.

di Antonio Socci
www.antoniosocci.com
 
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buonpom

allora
detto che il setup fa schifetto e che c'è il rischio di venire bastonati cmq....

un paio di cose

vola...fut
c'è un ts in formazione con neck a 18.75...se la rompe ed entra ci sta una discreta serie di long(4...5?)
se invece salta 20.40 e va sopra la spallina so'...azzi...

parlo come un longer ma so' flat

ita
guardo mai i tp delle case d'affari...mai quelli al rialzo...
quando sono molto al ribasso...ci penso
stamani uno senza arte nè parte di gs su isp...da buy a sell...e questo gli è tipico...è da imbecilli delinquenti ma lo fa spesso
tp da 2.7 a 1.95 su ipotetiche difficoltà nella raccolta

nn c'entra una mazza...ma qui entra il primo nn perdere...il secondo nn trasformare mai un gain anche se piccolo in un loss...
morale vendute cagne a 15.40...eran poche...500...a 14.90...nn è un granchè ma meglio 250 neuri di un papagno sui denti:D

vedremo
 
guardato wti
candelabra mensile da teRore...brutta brutta come gli si vedon di rado
nn so come riusciranno a negarla...ma se ci riescono son dei fenomeni...la candela è da fine trend
spero sinceramente di sbagliarmi(sar conferma il pessimismo)
 
l'idea di adesso è che novembre sarà interlocutorio...metà su...metà giù...con saldo invariato
nn ho idea adesso chi delle due avrà l'onere della partenza
di certo...storicamente...candele come quella mensile del naz vanno a rileggere la shadow per creare un set up migliore(nn esiste regol sul minimo...>...<...=)
il 30 c'è il g20 e lì sapremo come va tra ciuffo e i cinesi...un accordo varrebbe tra il 5 e il 7% up...forse di +
il che nn vorrebbe dire nulla sul proseguio...ma sarebbe confermativo di un set up da longare con lievi patemi

ergo si guarda e si aspetta
si studia e si notano verosomigliane e differenze

in sintesi
quando si fa pausa è dura ricominciare...:d:
 
se e sottolineo se
il pattern sul naz è quello del 19/10... faranno una finta up e poi verranno giù...nn molto

solita regola 15' +15'

imho
 
esatto...contrario...:d:

cambia poco...sto cercando un minimo da longare e ancora nn ne vedo che mi garbino
 

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