Eni (ENI) ENI

OTTIMO ENI E SARAS MA SOPRATUTTO SAIPEM
MA SAIPEM A 29 VI SEMBRA UN VALORE SENSATO...
IO SONO PIENO SOLO DI QUESTO TITOLO

http://finanza.lastampa.it/Quotazion...spx?per=6month

DEVE RECUPERARE TANTISSIMO


A TUTTA ENERGIA CON ENI

avanti tutta con sarassssssssssss
a tutta energia
non dimenticate anche saipem


http://finanza.lastampa.it/Quotazion...spx?per=6month

tranquilli 29 li tiene sicuramente
io accumulo...è o non è il miglior titolo del spmib !!!

guardate quanto è rimasto indietro rispetto agli altri titolacci
 
NON SOLO
KAZAI KOMUNAi ......
Scaroni si è dato molto da fare in questi anni
Ricordo che fu già condannato .....


Perché Saipem ha perso il 35%?

Scritto il 31 gennaio 2013 alle 15:01 da carloscalzotto@finanza

Come mai questo ribasso sul titolo?
Un gioiello della nostra economia, il titolo da cassetto per eccellenza e ieri il tonfo del 35% perché?
i profitti sono stati rivisti al ribasso, in più i vecchi vertici sono sotto inchiesta per corruzione e si parla anche di insider trading.

Una perdita pari a 3,36 punti percentuali, con un picco del 3,5%: è questo il riassunto del terribile mercoledì nero in Borsa di cui si è resa protagonista Saipem.
La società di San Donato Milanese, attiva in campo
petrolifero e parte integrante del gruppo Eni, ha pagato soprattutto la revisione al ribasso dei profitti del 2012 e del 2013. Ma un semplice taglio delle previsioni, da solo, non è in grado di provocare i disastri a cui si è assistito ieri a Piazza Affari. Cerchiamo di capire cosa sta accadendo alla spa lombarda.
I vertici aziendali sono stati appena cambiati, ma sul vecchio management è concentrata la magistratura, dato che si parla di un reato piuttosto grave, l’insider trading. Si tratta dell’acquisto di titoli di una società da parte di soggetti che sono a conoscenza di informazioni riservate e non di pubblico dominio.source
La Consob deve far luce su tutto questo, tanto è vero che è coinvolta anche una banca statunitense importante
Ieri è finita sotto osservazione anche per un giallo, ancora irrisolto, legato alla vendita di azioni ventiquattr’ore prima dell’annuncio del «profit warning»:

la Consob ha avviato accertamenti sul collocamento del 2,3% di Saipem, un pacchetto di quasi 10 milioni di titoli a 30,65 euro per azione (ieri in chiusura era a 20,01 euro) da parte, come ha scritto Bloomberg , di Bank of America Merrill Lynch. Bofa ha venduto le azioni con una procedura di accelerated book building a controparti non note proprio alla vigilia del crollo del titolo.
Gli accertamenti, però, richiederanno tempo.
Quest’ultima ha ceduto le sue azioni Saipem proprio due giorni prima del crollo in Borsa, una fretta che ha insospettito e che ha fatto pensare si potesse sapere qualcosa di riservato.
In questa maniera, l’istituto americano ha venduto i titoli quando costavano trentuno euro, mentre ieri sono scesi fino a quota venti.
L’abuso di mercato deve ancora essere accertato, ma la situazione rimane ambigua e non bisognerà stupirsi se salterà fuori qualcosa di poco trasparente.

Saipem ha trascinato verso il basso anche la sua controllante, dato che Eni ha lasciato sul terreno la bellezza di 5,23 punti percentuali. L’altra inchiesta che turba la spa petrolifera riguarda Pietro Franco Tali, fino a dicembre amministratore delegato: su di lui pende una pesante accusa di corruzione, a causa delle tangenti Sonatrach accertate in Algeria nel 2009.
 
La crisi alimenta il mercato nero del carburante

Con i prezzi che salgono alle stelle ora il pieno si fa di contrabbando”, titola La Repubblica. Recentemente la Guardia di finanza ha scoperto un vero e proprio mercato nero del carburante, “una truffa da grandi numeri: 36 società coinvolte 11 straniere e 25 italiane, venti milioni di chilogrammi [1kg = 1,351L] di benzina contrabbandata illegalmente e un'evasione da oltre otto milioni di euro”, scrive il quotidiano romano. Il carburante arrivava dalla Grecia nel porto di Ancona e veniva distribuito soprattutto tra i camionisti, a un terzo del prezzo normale.

Un’altra indagine ha rivelato che il gasolio fornito a prezzi agevolati agli agricoltori viene rivenduto sottobanco per il trasporto privato e il riscaldamento. A rendere sempre più attraente questo genere di frodi, spiega Repubblica, è stato lo spettacolare aumento dei prezzi dovuto alle tasse imposte dal governo per risanare il bilancio:
Il 2012 è l'annus horribilis della benzina. L'accisa è aumentata quattro volte in un anno, i prezzi sono saliti alle stelle e questa estate in alcune regioni d'Italia si è superata quota due euro al litro. Un record da quando c'è l'euro. L'Unione petrolifera denuncia un calo del consumo del 14 per cento (pari a 920 mila tonnellate) rispetto a un anno fa. [...] L'aumento dell'Iva al 22 per centro, prevista nella prossima manovra finanziaria, produrrà da qui ai prossimi mesi ulteriori aumenti (Federconsumatori calcola che tra costi diretti e indiretti ogni italiano dovrà sborsare 41 euro in più).
 
dunque
sappiamo che Scaroni ha denuciato la gabanelli e chiede 25 milioni di risarcimento


Forse perchè la trsmnissione report ha evidenziato che Scaroni ha un TRUST in un'isola della manica?
Paolo Gila definisce queste persone PARVENU
IL CAPITALESIMO: il nuovo feudalesimo che divora le sovranità nazionali (Paolo Gila) - YouTube


comunque io davvero spero che Scaroni riveda i contratti di fornitura del Gas russo.....
la memoria forse mi inganna ...
ma mi pare che questi contratti capestro erano stati voluti dall'allora ministro Scajola.... bah mi sbaglierò
però non mi stupirei se fosse presente nel libro soci della società KAZAI KOMUNAi
 
Disastro a Gela, ex dipendente Eni: “Operai non specializzati alla manutenzione”


http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013...ni-impiegati-operai-non-specializzati/236941/




La spuma del mare che è ormai nera come la pece. Le piccole dune di sabbia su cui sono depositate chiazze di materiale di scarico. Si presenta così la spiaggia di Gela dopo il guasto agli impianti del petrolchimico dell’Eni, che lo scorso 4 giugno ha causato lo sversamento di circa una tonnellata di greggio in mare. A mostrare le immagini inedite del disastro ambientale, un video inedito realizzato da meet up del Movimento Cinque Stelle gelese. Nel documento video anche la testimonianza di un ex operaio del petrolchimico. “Quando ho denunciato la presenza di metalli pesanti nei miei valori sanguigni, mi è stato intimato di smetterla, anche da parte dei sindacati”, racconta l’ex dipendente Eni, che ha chiesto di mantenere l’anonimato. “Alla manutenzione dello scambiatore del petrolchimico (la parte che si è guastata durante l’incidente del 4 giugno) lavorano operai non specializzati”, continua. “Il disastro ambientale che ha causato la perdita in mare del greggio è dovuto alla poca manutenzione e allo scarso personale impiegato dalla raffineria negli ultimi tempi”, denuncia invece Pietro Lorefice di Legambiente, che aveva già raccontato il dramma di Clorosoda, il “reparto killer” dell’Eni di Gela, ai microfoni del fattoquotidiano.it . Proprio a Gela si riunirà oggi la commissione Ambiente dell’Assemblea Regionale Siciliana. All’ordine del giorno il guasto del 4 giugno scorso, sul quale la procura di Gela ha aperto un’inchiesta per disastro colposo e danneggiamento aggravato di Giuseppe Pipitone
18 giugno 2013
 
Carburanti: Up, perplessita' per aumento accisa in Dlegge Fare ROMA (MF-DJ)--L'Unione petrolifera "non puo' non esprimere perplessita' per una misura che penalizza beni che per la loro caratteristica pervasivita condizionano le attivita' economiche di ogni tipo".
E' quanto si legge in una nota dell'Up che commenta l'aumento di accisa sui carburanti previsto dal cosiddetto Dl Fare. Ad essere colpiti dal carattere recessivo di tale aumento, infatti, oltre allo stesso settore petrolifero gia' in crisi per il calo dei consumi, saranno tutte le categorie di consumatori, nonche' lo stesso Stato che potrebbe registrare una ulteriore diminuzione del gettito fiscale derivante dal calo della domanda carburanti.
Proprio per questa evidenza, considerando anche l'ulteriore effetto negativo del previsto aumento di un punto percentuale dell'Iva (per un totale di circa 2 centesimi euro/litro), il presidente dell'Unione Petrolifera, Alessandro Gilotti, ribadendo il messaggio contenuto nel suo discorso all'assemblea annuale dell'associazione dello scorso 20 giugno, auspica che "il Parlamento, nella fase di conversione del Dl Fare_appena iniziata, possa trovare soluzioni alternative a quelle assunte, scongiurando cosi l'effetto di una misura che colpisce l'economia del Paese in un momento di particolare criticita'. E questo senza recare quei vantaggi significativi sull'occupazione e sulla crescita richiesti da tutte le parti sociali", conclude. liv
(END) Dow Jones Newswires
June 25, 2013 10:02 ET (14:02 GMT)

ed ENI crolla :eeh:
 
Gas Putin/ Ancora riduzioni dei rifornimenti di metano: -8%
Martedí 24.01.2006 16:22

La riduzione, le cui previsioni sono tendenzialmente in aumento, viene compensata tramite gli stoccaggi di modulazione. Lunedì, (durante la cosiddetta giornata gas, dalle ore 6 del 22 gennaio alle ore 6 di oggi) a fronte appunto di 74 milioni di metri cubi richiesti non sono stati consegnati 4 milioni di metri cubi, pari a una riduzione del 5,4% per un impatto dell'1% sui consumi italiani di gas.


Nonostante l'approvvigionamento energetico dall'ex Urss, continui a registrare dei cali, l'amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, ha tranquillizzato gli animi, ricordando che "le riserve strategiche di gas
dell'Italia saranno intaccate da metà febbraio. Una situazione per cui ''non c'è nessun problema, visto che è stato già fatto nel passato''. L'amministratore delegato del gruppo del cane a sei zampe, che ha partecipato alla firma per la nascita della nuova società Toscana
energia a Firenze, ha precisato, inoltre, che i consumi delle famiglie non saranno intaccati dalle riduzioni dell'import di gas".
con il nostro universo se ad un certo punto l'energia totale ha annullato a 0, questo è difficile da mantenere perché i tassi di variazione dei contributi positivi e negativi non sono uguali ed opposte ed anzi si evolvono diversamente nel tempo.
 
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