(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Tokyo, 09 dic - I dati diffusi
oggi hanno confermato che la crescita giapponese ha subito
una netta accelerazione nel terzo trimestre, triplicando il
ritmo rispetto ai tre mesi precedenti. Questo risultato e'
stato raggiunto grazie alla crescita del consumo interno in
forte aumento per motivi congiunturali. Tra questi la corsa
a godere le ultime settimane del programma di sussidi
governativi per l'acquisto di veicoli "verdi", oppure i
fumatori che hanno fatto incetta di sigarette durante
l'estate, in previsione dell'aumento delle imposte sul
tabacco, mentre l'ondata di caldo estiva ha spinto i
giapponesi a consumare piu' bevande e a rinnovare il loro
sistema di aria condizionata. La maggior parte degli
analisti prevedono, tuttavia, una inversione nel quarto
trimestre in cui la crescita potrebbe essere negativa.
Oltre alla fine dei fattori temporanei che hanno
incoraggiato il consumo, l'economia giapponese potrebbe
soffrire il dinamismo ridotto delle esportazioni, a causa
del rallentamento della crescita nei Paesi occidentali e
alla stretta monetaria prevista in Cina. Nel terzo
trimestre, il saldo delle esportazioni e delle importazioni
e' stato a crescita zero, mentre l'export era stato fino ad
ora il motore della ripresa giapponese dalla fine della
recessione del 2008-2009. Gli esportatori giapponesi sono
stati particolarmente colpiti dal caro-yen. In questo
contesto, la deflazione, riapparsa da 18 mesi in tutto
l'arcipelago, rischia di pesare di piu' sui consumi e
investimenti delle imprese. Il continuo declino dei prezzi
spinge gli acquirenti a ritardare gli acquisti nella
speranza di successivi ribassi, pur limitando le prospettive
di utili societari. Per lottare contro questo fenomeno, il
governo di centro-sinistra di Naoto Kan ha appena approvato
una manovra di circa 5.000 miliardi di yen (44 miliardi di
euro) per finanziare un nuovo piano per rilanciare
l'economia. Il piano prevede interventi a sostegno
dell'occupazione per le piccole e medie imprese, delle spese
per il sistema sanitario e per sviluppare le infrastrutture.