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Dinamica aggiustamenti fortemente condizionata da crescita(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 10 dic - La "possibilita'
che i creditori privati subiscano perdite qualora lo Stato
in difficolta' non consegua l'aggiustamento necessario" e' uno
dei tre elementi "fondamentali" di una riforma a livello Ue
per la prevenzione di situazioni di insostenibilita' del
debito sovrano. Lo ha rilevato il vicedirettore generale
della Banca d'Italia, Ignazio Visco, ascoltato dalle
commissioni Bilancio e Politiche Ue di Camera e Senato.
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 10 dic - Il potenziale di
crescita puo' essere rafforzato "favorendo la competitivita'
delle imprese e la produttivita', migliorando la qualita' dei
servizi pubblici e della regolamentazione". Nel corso
dell'audizione, Visco ha rilevato che "la dinamica degli
aggiustamenti richiesti" dalle regole di bilancio Ue in
corso di riforma "e' fortemente condizionata dalla crescita
economica. Nel caso - ha aggiunto - di una crescita annua
pari al 2 per cento in termini reali, il nuovo criterio sul
debito risulterebbe sistematicamente meno stringente
rispetto al pareggio di bilancio". Visco ha rilevato che
"complessivamente, nell'ipotesi di una crescita annua del
Pil del 2 per cento, nel decennio 2011-2020 il rapporto fra
il debito e il prodotto scenderebbe di 29 punti percentuali
nel caso di raggiungimento del pareggio di bilancio dal 2016
e di 20 punti nel caso dell'applicazione della sola regola
numerica sul debito. Nel caso in cui la crescita fosse pari
all'1 per cento, la riduzione del debito sarebbe
rispettivamente di 21 e di 18 punti".