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123mln risparmiati sui Tremonti Bond utilizzabili per cedole
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 16 nov - "Per le nostre
esigenze di capitale, finalizzate soprattutto al rimborso
anticipato dei Tremonti-bond, poteva bastare una
ricapitalizzazione da 1,5 miliardi. Ma tenendo anche conto
delle sopraggiunte nuove regole di Basilea 3, abbiamo deciso
di chiedere ai soci 2 miliardi". Lo spiega l'amministratore
del Banco Popolare, Pierfrancesco Saviotti, in un'intervista
a Il Sole 24 Ore, dove precisa: "Deve essere chiaro a tutti
che dal 2011 il Banco Popolare non avra' piu' bisogno di
capitale". Gli effetti della crisi della Grecia sui piani di
dismissioni e la pressione delle agenzie di rating hanno
convinto il Banco "che era meglio non tergiversare. Anche
perche' con l'aumento da due miliardi in cassa, rimborseremo
appena possibile gli 1,45 miliardi di Tremonti-bond.
Risparmiando cosi' 123 milioni all'anno di interessi, che
potranno essere utilizzati per remunerare gli azionisti".
L'aumento di capitale, spiega Saviotti, "ragionevolmente"
sara' fatto "subito nel primo trimestre del 2011. Porteremo
cosi' il Core Tier 1 al 7%". Inoltre il Banco, chiuso
l'aumento di capitale, intende riprendere con un maggiore
potere negoziale le trattative per la cessione degli attivi
non strategici (la banca depositaria, una quota in
Agos-Ducato e una nell'Icbpi). Quanto alla possibilita' di
cedere altre banche o sportelli del gruppo, Saviotti ricorda
che il cda ha definito fondamentali le tre banche fondatrici
del gruppo, le Popolari di Verona, Novara e Lodi, e il
Creberg. "Tutto il resto, teoricamente, puo' essere venduto.
Ma solo a prezzi che siano vantaggiosi per i nostri
azionisti". Il piano industriale del gruppo, dice Saviotti,
sara' presentato a giugno ma le linee guida saranno
probabilmente anticipate in sede di aumento di capitale.
Quanto a un ingresso di Fondazione Cariverona nel Banco,
l'ad della banca risponde: "La Fondazione e' gia' nostra
azionista e mi auguro che partecipi all'aumento di
capitale". A tutti i soci Saviotti raccomanda fiducia perche'
"dopo l'aumento di capitale il Banco Popolare avra' tutte le
forze per tornare a essere la grande banca di una volta.
(...) Il reddito tornera' a essere piu' consistente e gli
azionisti potranno godere di un'adeguata remunerazione".
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 16 nov - "Per le nostre
esigenze di capitale, finalizzate soprattutto al rimborso
anticipato dei Tremonti-bond, poteva bastare una
ricapitalizzazione da 1,5 miliardi. Ma tenendo anche conto
delle sopraggiunte nuove regole di Basilea 3, abbiamo deciso
di chiedere ai soci 2 miliardi". Lo spiega l'amministratore
del Banco Popolare, Pierfrancesco Saviotti, in un'intervista
a Il Sole 24 Ore, dove precisa: "Deve essere chiaro a tutti
che dal 2011 il Banco Popolare non avra' piu' bisogno di
capitale". Gli effetti della crisi della Grecia sui piani di
dismissioni e la pressione delle agenzie di rating hanno
convinto il Banco "che era meglio non tergiversare. Anche
perche' con l'aumento da due miliardi in cassa, rimborseremo
appena possibile gli 1,45 miliardi di Tremonti-bond.
Risparmiando cosi' 123 milioni all'anno di interessi, che
potranno essere utilizzati per remunerare gli azionisti".
L'aumento di capitale, spiega Saviotti, "ragionevolmente"
sara' fatto "subito nel primo trimestre del 2011. Porteremo
cosi' il Core Tier 1 al 7%". Inoltre il Banco, chiuso
l'aumento di capitale, intende riprendere con un maggiore
potere negoziale le trattative per la cessione degli attivi
non strategici (la banca depositaria, una quota in
Agos-Ducato e una nell'Icbpi). Quanto alla possibilita' di
cedere altre banche o sportelli del gruppo, Saviotti ricorda
che il cda ha definito fondamentali le tre banche fondatrici
del gruppo, le Popolari di Verona, Novara e Lodi, e il
Creberg. "Tutto il resto, teoricamente, puo' essere venduto.
Ma solo a prezzi che siano vantaggiosi per i nostri
azionisti". Il piano industriale del gruppo, dice Saviotti,
sara' presentato a giugno ma le linee guida saranno
probabilmente anticipate in sede di aumento di capitale.
Quanto a un ingresso di Fondazione Cariverona nel Banco,
l'ad della banca risponde: "La Fondazione e' gia' nostra
azionista e mi auguro che partecipi all'aumento di
capitale". A tutti i soci Saviotti raccomanda fiducia perche'
"dopo l'aumento di capitale il Banco Popolare avra' tutte le
forze per tornare a essere la grande banca di una volta.
(...) Il reddito tornera' a essere piu' consistente e gli
azionisti potranno godere di un'adeguata remunerazione".