libera la mente... prima ci vuole coerenza.. una regola non è regola se non la si rispetta..se uno è in parlamento non PUO' fare altro.. questa è una regola nata prima di tanti avvenimenti..
non è un uomo o donna che possono cambiare l'andamento di una città..
sono i programmi che fanno la differenza.. se ci sono i programmi seri e praticabili allora l'uomo passa in secondo piano.. il sindaco non è una star è un soggetto che ha il compito di realizzare un programma condiviso..
se i cittadini di Roma amano Di Battista tanto meglio, ma i cittadini di Roma hanno il dovere civico di votare un programma non un uomo...
se così non fosse è inutile lamentarsi ..ognuno è libero di votare chiunque.. basta che poi non ci si lamenti...
naturalmente la situazione di certe città è davvero critica e nessuno ha la bacchetta magica che all'improvviso si risolve tutto per magia.. però è importante che alla base ci sia onestà e trasparenza... queste sono le basi da cui partire...
e a proposito di liberare la mente...
Anche io all'inizio avevo criticato i 5S per la mancata alleanza, ma solo perchè ancora ragionavo con le vecchie logiche con le quali sono cresciuta, logiche vecchie che mi hanno inculcato anni e anni di compromessi, di occhi bendati, di convinzioni sbagliate, di logiche di partito, di.. "noi siamo migliori", del.."tappiamoci il naso" del.. "votiamo il meno peggio". Ecco a che cosa siamo arrivati a furia di votare sempre il meno peggio!!!!Non rimpiango niente perchè la mia coscienza è pulita, io sono pulita, e molti altri come me , politici seri, perchè ce ne sono stati e ce ne sono ancora, gente che si è battuta per un ideale, che è anche morta per questi valori in cui ho sempre creduto e nei quali ancora credo ero, come molti, in buona fede. Ma mi sento tradita e con me hanno tradito milioni di persone che hanno sperato di veder realizzati i propri sogni di giustizia sociale e di legalità, di veder risolta quella famosa "questione morale" di cui parlava Berlinguer. Ma Berlinguer è morto e con lui si è chiusa un'epoca. Facciamocene una ragione!!! Quell'epoca è finita e questi hanno tradito soprattutto lui e tutti quelli che hanno pagato con la vita la ricerca della verità. Se oggi mi guardo indietro mi vedo con tenerezza e mi dico: "che boccalona che sei stata!!" Ogni volta che siamo riusciti ad entrare nella stanza dei bottoni, abbiamo fatto come gli altri se non peggio, come in questo caso che mi viene di chiedere scusa a Berlusconi, con il quale credevamo di aver visto tutto ma mi sbagliavo. Oggi sono finalmente libera, è come se mi si fossero stati tolti i paraocchi e vi dico che hanno fatto bene a non mischiarsi con nessuno. Io ammiro il loro coraggio e la loro dedizione, hanno tutto il mio rispetto. Sbaglieranno, si di sicuro, all'interno ci sarà qualcuno che non la pensa come me, forse ci sarà da fare battaglie su alcuni temi, ma sono ONESTI CACCHIO, SONO RAGAZZI PER BENE E PREPARATI E SOPRATTUTTO SONO PULITI. A me basta questo. Sono stanca di questo marciume, sono stanca della cloaca nella quale siamo sprofondati ed è l'unica speranza che abbiamo.AVANTI TUTTA!!!!"
Fiorella Mannoia
Fiorella spesso m'annoia
io parlavo di competenza e non di onestà
e mi riferisco, se vuoi come Grillo, a quello che hanno fatto i sindaci del M5S
secondo Grillo hanno ridotto il debito
ma basta?? si deve pensare sempre quello che pensano Grillo & Casaleggio ??
Nel giugno 2014 la storica vittoria del M5s nella roccaforte rossa. Come sta il M5s un anno dopo? Resta un mix di provvedimenti di rottura con le giunte Pd, ma anche le critiche sulle sforbiciate al bilancio (sociale compreso) e il continuo faccia a faccia con il presidente della Regione.
Le difficoltà con
tagli e bilanci, i passi falsi con le
società partecipate, lo scontro aperto e perpetuo con
sindaci e presidente di Regione del
Pd: “Siamo accerchiati” è solito dire. E’ stato uno slalom il primo anno di mandato del sindaco Cinque Stelle di Livorno,
Filippo Nogarin. Come il collega di Parma
Federico Pizzarotti, ha dovuto adeguare gli annunci della campagna elettorale alla realtà dell’amministrazione diretta che l’8 giugno 2014 il M5s si è ritrovato tra le mani stropicciandosi gli occhi: la caduta di “
Livorno la rossa” – come hanno continuato a chiamarla con un po’ di miopia – ebbe il valore di un trionfo alle Politiche. Ma una volta nelle stanze di Palazzo Civico per Nogarin è cominciato l’ottovolante. La promessa più forte, lo stop alla costruzione di un
nuovo ospedale, sembra per ora rispettata.
Ma sui conti e sui tagli, soprattutto al sociale, sono arrivate le proteste perfino della Caritas. E su alcuni punti, come quello strategico del porto (prima industria della città), si è verificato lo scontro aperto con gli interlocutori istituzionali, che in Toscana significano sempre
Partito democratico. Così è successo per esempio che il sindaco s
i alzasse per contestare, durante una conferenza, la forma di un dossier commissionato dalla Port Authority e il segretario gli rispondesse che allora lo producesse lui uno studio migliore. Fino alle giravolte per “responsabilità istituzionale”: non si presentò a firmare il piano regolatore del porto che la città aspettava da 60 anni perché – disse –
Enrico Rossi non si faceva trovare. Per contro il governatore diffidò il sindaco: “Perde solo tempo”. Così alla fine successe che
in consiglio comunale il piano regolatore del porto passò con l’astensione dell’intero gruppo M5s (due votarono anche contro) e i voti a favore dello stesso Nogarin e del Pd, cioè della minoranza. Nogarin in disaccordo con i “suoi” consiglieri?
“No, responsabilità istituzionale” si giustificò il sindaco.
Di lavoro in casa Nogarin ne ha tanto da fare e così evita come la peste di schierarsi sulla politica nazionale. L’obiettivo è non arrivare a una rottura con la direzione nazionale del
Movimento 5 Stelle (ovvero Grillo e Casaleggio).
Ci ha provato solo una volta a dire la sua: quando i deputati Artini e Pinna sono stati espulsi ha chiesto che la decisione fosse rivista. Salvo poi fare subito un passo indietro e ribadire ai suoi che con il leader M5S preferisce chiarirsi faccia a faccia e che non farà la fine di Pizzarotti, con il quale però è molto amico. Quindi per non parlare, se ne sta nel suo: ha fatto una campagna elettorale per le Regionali ridotta al minimo e sui fatti di Parlamento preferisce non esprimersi mai.
Filippo Nogarin, sindaco M5S di Livorno, risponde a un cittadino su twitter: "Annaffiare il prato di Piazza Mazzini? Fallo te"
Grillini contro grillini, a Livorno il sindaco Nogarin bocciato dalla maggioranza M5S
Grillini contro grillini. Accade a Livorno dove il bilancio presentato dal sindaco M5S, Filippo Nogarin, è stato bocciato dal gruppo consiliare del Movimento.
Il voto è stato molto netto: su 23 consiglieri presenti, 20 "no" (5Stelle e Pd) e 3 "astenuti". Il fatto è che il bilancio consolidato del Comune è stato portato in consiglio senza i conti di Aamps, ovvero della soceità municipalizzata che a Livorno fornisce tutti i servizi del Comune.
«Abbiamo votato no - ha poi spiegato il capogruppo del Pd in consiglio Pietro Caruso - a un bilancio irricevibile perché i revisori dei conti del Comune di Livorno avevano specificato che questo era un bilancio giuridicamente legittimo ma assolutamente mancante di tutto quello che riguardava Aamps. Il bilancio di Aamps non è ancora stato approvato, quindi si andava a valutare un consuntivo falsato, monco, che non poteva essere accettato e il M5s ha fatto la stessa scelta dell'opposizione».