ESSERE GENTILI NON VUOL DIRE ESSERE SCEMI, ESSERE ALLEGRI NON VUOL DIRE NON AVERE PROBLEMI, ESSERE

Mi sa che "finita finita" non lo era neppure lei ...

"Questa ragazza è entrata in casa mia ben accetta come la fidanzatina di mio figlio, circa un anno fa.
Dopo neanche un mese, invitata a una festa qua vicino con mio fratello,
ha piazzato un casino della madonna contro una ragazza chiamata Rebecca. Per gelosia.
Mi ha detto 'ti devo fare impazzire'. Mi ha detto di tutto 'drogato, coglione'.
Ho tollerato tutto per amore di mio figlio.
Una notte, al mio rifiuto di chiamare sua madre per dirle che rimaneva qui a dormire,
lei due notti dopo è entrata dalla finestra, si è nascosta nell'armadio e nottetempo è andata a dormire con mio figlio. Era fine gennaio".

Poi ha aggiunto: "Quella ragazza è cresciuta in mezzo alla strada da quando aveva 12 anni - continua -.
Aveva un bagaglio d'esperienza molto più grande di mio figlio, era lei che comandava nel gruppo.
Una volta mi chiamano dalla scuola: 'Guardi che li ho visti con i miei occhi, la ragazza ha assalito suo figlio e lui è tutto graffiato'.
Era lei che picchiava lui. Addirittura gli diceva di scannarci.
Aveva trovato i soldi da dare a un certo tipo per comprare una pistola per spararci.
Era tutt'altro che una brava ragazza. Era una ragazza cresciuta allo stato brado".
 
OK

Non so voi, ma io non avevo mai visto così tante immagini del Ventennio
come in questi giorni sciocchi nei quali è stata approvata alla Camera la legge Fiano.

Emanuele Fiano, deputato del Pd, di professione pare che faccia l’antifascista.
Che nel 2017 è un po’ come fare l’acchiappafantasmi, perché di fascisti in giro se ne vedono pochi e male assortiti.
Ma soprattutto non sembrano essere in alcun modo pericolosi per la tenuta democratica del nostro Paese, tanto sono residuali.

Per Fiano, e quindi anche per il governo e per il Partito Democratico, sono invece una priorità assoluta.
Dato che Montecitorio, dopo la lunga pausa estiva, ha aperto i lavori proprio con questo ddl.
Ddl che, diciamo la verità, non ha poi così tante speranze di essere approvato anche al Senato,
così come tante altre leggi – ben più importanti di questa – che moriranno insieme a questa legislatura.

Però il risultato paradossale della legge Fiano è aver messo al centro della cronaca un fenomeno nato nel 1919, 98 anni fa.
Se non conoscessimo Fiano potremmo dire che ha fatto da agit prop ai nipotini di Mussolini. A sua insaputa.

Anche perché una legge che impedisce la diffusione di un’idea e dei suoi simboli
combacia perfettamente con l’idea di fascismo che la sinistra ci ha raccontato fino a oggi.

E pensare di fare una legge “fascista” contro il fascismo è piuttosto bizzarro.

E, soprattutto, finisce per sortire l’effetto opposto: qual è il miglior modo per rendere affascinante un’idea?
Ma ovviamente vietarla.
Principio elementare che, tuttavia, non riesce a entrare nella testa di una sinistra rancorosa
e con la bava alla bocca, sempre con la testa voltata al passato e pronta a prendere a calci la bara di qualche vinto.
Perché, da qualunque lato si guardi la questione, l’antifascismo al giorno d’oggi è una battaglia contro i cadaveri.
O i fantasmi, come dicevamo prima.

Emanuele Fiano avrebbe fatto bene a ricordare la recente lezione della corte federale tedesca
che non ha messo al bando l’Npd, il partito di estrema destra neonazi, perché
“mancano delle concrete e pesanti indicazioni che possano far sembrare possibile un seguito significativo ai loro comportamenti”.

Se al posto del livore ci fosse stato un po’ di buon senso avremmo seguito l’esempio tedesco,
gettando acqua e non benzina sul fuoco. Sarebbe stata una lezione di democrazia.
 
Eccola qui....ancora....per poco, per fortuna. Dai, solo qualche mese e poi l'oblio.

Laura Boldrini torna alla carica chiedendo al parlamento di impegnarsi per far passare la misura.
"È molto atteso da molti giovani che sono nati in Italia - ha detto a margine di un convegno a Roma - credo sia conveniente per tutti farne dei buoni cittadini".
Un appello fazioso da parte di un presidente della Camera che, per la carica che ricopre, dovrebbe essere super partes.

I numeri non ci sono. Lo ius soli divide anche la sinistra.
Una divisione tanto lacerante che, a pochi mesi dal voto,
potrebbe far male a Matteo Renzi e compagni.

Da qui la scelta di far sparire la legge dai lavori del Senato.
 
Hai bisogno di voti ? Solita soluzione.......elargizioni a largo raggio ed ampio respiro.....eheheheh

Mancano poco meno di due mesi alle elezioni regionali in Sicilia e di fatto la campagna elettorale si accende.
Ad infuocarla sono state le ultime mosse di Rosario Crocetta che proprio a poche settimane dal voto
ha deciso di piazzare i suoi uomini nei posti chiave e di aumentare lo stipendio di circa 20mila forestali.

E così l'esercito infinito di forestali della Regione Sicilia riceverà un aumento in busta paga di circa 80 euro,
cifra che ha tanto il sapore del bonus renziano.

E l'adeguamento del contratto dei forestali ha stupito gli stessi sindacati di categoria
che definiscono storico l'accordo trovato con la Regione:
"È un fatto storico — dicono Cgil, Cisl e Uil siciliane — perché si sblocca una situazione ferma da sedici anni,
riallineando i salari con quelli dei forestali del resto del Paese".

Ma i botti di fine legislatura dell'ex sindaco di Gela non finsicono qui.
Crocetta ha nominato ai vertici di diversi enti tra cui quelli chiave, come ad esempio gli istituti autonomi case popolari,
tutti attivisti del Megafono. Coincidenze o scelte elettorali?
 
Esempio di ius soli


Come racconta il Tg1, la madre dei due marocchini ha ricevuto un ammonimento da parte del Questore
per atti persecutori nei confronti della vicina di casa.
È proprio la donna che abitava accanto alla famiglia a precisare quei terribili avvertimenti:

"La mamma li mandava da me - dichiara impaurita alla telecamera riferendosì ai due ragazzi - e mi diceva:
'Ti faccio scopare dai miei figli'". E ancora: "Erano in 3, mi avrebbe fatto scopare da tutti e 3". (Clicca qui il video)

Una testimonianza che sottolinea ancora una volta in che ambiento violento sono cresciuti questi ragazzi.
Ambiente che dopo le violenze quasi li giustifica con un "faranno due o tre anni di carcere poi usciranno puliti, si potranno fare una famiglia e vivere tranquilli". http://www.ilgiornale.it/news/crona...rocchini-due-anni-saranno-liberi-1441120.html

Mohamed, 51 anni, ai microfoni di Matrix, il talk show condotto da Nicola Porro su Canale 5,
parla della vicenda giudiziaria e del processo che dovranno affrontare i suoi figli:
"Faranno due o tre anni di carcere poi usciranno puliti, si potranno fare una famiglia e vivere tranquilli".

Parole che sono come un pugno nello stomaco per chi quella terribile notte ha vissuto sulla propria pelle l'orrore del branco.
"Mi dispiace per quella ragazza polacca – ha aggiunto Mohamed a Matrix – ma i miei figli non avranno più certe compagnie,
avranno capito quello che è successo e si comporteranno bene"
 
Sarebbe il caso di dire basta.

Tutti in fila dietro gli immigrati. Pure gli anziani.
Dopo le polemiche sui costi dell'immigrazione e i soldi che ogni mese
lo Stato elargisce alle cooperative, ora si scopre l'ultima grande idea dei geni dell'integrazione:
dare ai migranti gli orti una volta riservati agli anziani.

L'idea è stata partirita dalla Leone Rosso, una cooperativa che opera in Val d'Aosta
ma che è legata alla Pro.ges di Parma.
In coppia le due coop, come raccontato da Giuseppe De Lorenzo è uno dei campioni dell'accoglienza.
Milioni di euro per centinaia di migranti.
Ebbene, a Carpi (Modena) la Leone Rosso dopo aver realizzato un accordo col comune
per impiegare i profughi in attività di manutenzione di aree pubbliche,
ha ben pensato di risevare aree comunale ai richiedenti asilo che vogliano provare l'esperienza di gestire un orto.

Il fatto è che per ottenere un pezzetto di terra dal Comune, a Carpi come in tutta Italia,
esistono dei bandi specifici e spesso bisogna mettersi in fila.
Ci sono decine di anziani disposti a fare il diavolo a quattro pur di poter coltivare due zucchine.
Di solito, spiega La Verità, per poter partecipare al bando

"bisogna essere residenti nel Comune in cui si presenta la richiesta,
avere superato una certa età (di solito i 60 anni)
e dimostrare di non avere altre proprietà e di saper lavorare la terra".

Oltre ovviamente alla richiesta di dover pagare qualcosa per il consumo dell'acqua.

"Tutti parametri - scrive La Verità - che con un’assegnazione dedicata ai richiedenti asilo verrebbero a saltare".
 

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